www.resistenze.org - popoli resistenti - canada - 11-01-08 - n. 210

da: P.C. del Canada - www.communist-party.ca  mailto:inter@cpc-pcc.ca - People’s Voice, numero di dicembre 2007
 
Sopprimere i Taser – porre fine alla brutalità della polizia
 
Dichiarazione comune del Partito Comunista del Canada e della Lega Comunista Giovanile, 20 novembre 2007
09/01/2008
 
Il numero crescente di morti causate da Taser negli assalti della polizia ha indotto una vasta gamma di organizzazioni a chiedere un’indagine pubblica federale sull'uso indiscriminato di questa arma ed una moratoria sul suo uso da parte della polizia. Il Partito Comunista del Canada e la Lega Comunista Giovanile appoggiano queste richieste, come parte di una serie più ampia di misure per stabilire un monitoraggio e il pieno controllo civile sulle forze di polizia.
 
Il 15 ottobre Robert Dziekanski morì in pochi secondi per una brutale e non provocata aggressione Taser, steso da quattro agenti RCMP all'aeroporto di Vancouver. Dal luglio 2003, la sua morte è stata il 18° caso in Canada in cui è coinvolta la polizia per l’uso di Taser ( negli Stati Uniti la stima di morti analoghe occorse è di 280, dal 2001).
 
Il caso di Dziekanski è una tragica esemplificazione del cattivo uso di questa arma mortale. I RCMP e le autorità aeroportuali inizialmente tentarono di attenuare il ruolo chiave della polizia nella tragica morte del signor Dziekanski, ma l'attacco era avvenuto sotto gli occhi di testimoni, uno dei quali filmò l'intero episodio. Il video mostra che gli agenti usarono il Taser come prima opzione per trattare con l'immigrato polacco che era in stato confusionale, stressato dopo essere stato bloccato per molte ore nell'aeroporto. Dopo aver colpito con il Taser il sig. Dziekanski, la polizia lo mise a terra con forza estrema e usò l'arma una seconda volta; una procedura che si concluse con la sua morte in pochi secondi.
 
Alcuni osservatori competenti hanno correttamente affermato che gli agenti RCMP coinvolti in questa operazione dissennata non hanno seguito le procedure corrette per trattare con un individuo disturbato- particolarmente dal momento che Robert Dziekanski non minacciava nessuno. L'elenco di errori della polizia fa inorridire: non si presero alcun tempo per valutare la situazione o parlare con gli astanti, che tentavano di dire loro che lui non parlava inglese; invece di cominciare con misure meno forti, la polizia usò immediatamente lo strumento più violento disponibile; invece di aiutare la sua vittima indifesa a sedersi dopo il primo attacco Taser, la polizia continuò la sua aggressione fisica. Per le loro azioni oltremodo imprudenti, gli ufficiali che hanno comandato questo assalto dovrebbero andare incontro ad una grave imputazione. Dovrebbe essere anche aperta un’indagine sul ruolo degli operatori privati dell’aeroporto in questo caso.
 
Ma questo incidente è molto più di un caso di cattiva condotta o di inadeguata preparazione della polizia. In nome di "legge ed ordine" e con la venerazione del comparto dei media, le forze di polizia in realtà sono un potente strumento dello stato per imporre impunemente i pregiudizi discriminatori della classe dominante. Nella morte di Dziekanski, indagini limitate alle circostanze non riveleranno mai la piena portata del problema.
 
Le forze di polizia sono regolarmente impegnate in aggressioni brutali contro la popolazione aborigena, persone di colore, immigrati, dimostranti e presunti "sobillatori". Proprio nel Canada, le ‘indagini’ su tali abusi sono condotte dall’interno o da altre forze di polizia, con l’ovvio risultato che tali azioni criminali quasi sempre vengono insabbiate. Non meraviglia che molti agenti di polizia presumano di poter usare la forza estrema praticamente in ogni situazione senza subire le conseguenze.
 
Adesso c’è un coro crescente di richieste di mettere fine a questa impunità. Gli agenti di polizia che commettono crimini non devono ottenere liberatorie dopo farseschi "riesami" interni; devono affrontare gli stessi standard legali e le stesse procedure investigative del resto della società. Il pesante modello di razzismo che sta alla base di gran parte della brutalità della polizia deve finire, con la rapida rimozione di alcuni agenti responsabili di azioni o di dichiarazioni razziste.
 
Dovrebbe almeno essere aperta un'inchiesta federale sull'uso di Taser. Invece di far affidamento sui "rapporti" dei produttori, che negano l'effetto mortale di questa arma, ci dovrebbe essere un studio scientifico, completo e imparziale, sui morti per armi Taser; e la rapida assunzione delle raccomandazioni necessarie. Nel frattempo, il Parlamento dovrebbe ordinare una moratoria immediata sull'uso di Taser.
 
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org di Bf