www.resistenze.org - popoli resistenti - cina - 16-03-08 - n. 219

Le violenze scatenate dai seguaci "non violenti" del Dalai Lama (video)
 
Il servizio diffuso nel mondo (in lingua inglese) dalla televisione cinese sulle violenze scatenate a Lhasa dai seguaci del Dalai Lama ed esaltate dai media al servizio degli interessi imperialisti e delle forze interessate a creare difficoltà politiche e diplomatiche allo svolgimento delle Olimpiadi di Pechino
 
http://www.china.org.cn/2008-03/15/content_12685166.htm
 
Il Dalai sostiene la violenza che colpisce Lhasa
 
La situazione comincia a tornare alla normalità a Lhasa dopo una giornata di finestre infrante, negozi derubati e una moschea data alle fiamme. Il governo regionale tibetano conferma la morte di sette persone a seguito della rivolta.
 
I testimoni dicono che i disordini sono iniziati circa all'una di venerdì. Diverse persone si sono scagliate contro la polizia locale e hanno gettato pietre vicino al Monastero Ramogia nel centro di Lhasa, la capitale del sud-ovest della Regione Autonoma del Tibet del Sud-Ovest della Cina. I rivoltosi hanno appiccato il fuoco ai negozi lungo le due strade principali della capitale.
 
Sono stati segnalati almeno cinque incendi e il fumo denso copriva l'intera città. Un funzionario del governo tibetano ha detto all'agenzia di stampa cinese Xinhua, che vi sono prove sufficiente per dimostrare che il sabotaggio a Lhasa è stato organizzato dalla cricca del Dalai.
 
Gli atti di violenza hanno assunte varie forme, ha aggiunto il funzionario: dal saccheggio all'incendio doloso, sconvolgendo l'ordine pubblico e danneggiando cose e mettendo a repentaglio la vita delle persone. Molti i feriti, il numero esatto non è ancora noto, a seguito delle violenze ora ricoverati in ospedale.
 
Un altro funzionario locale ha dichiarato che i servizi del governo regionale stanno prendendo misure efficaci per gestire la situazione.
 
Sulla gigantesca e mistificante campagna propagandistica ( a cui non ha mai mancato di prestarsi zelantemente anche il candidato premier della "Sinistra l'Arcobaleno") in merito alla "questione Tibet":
 
http://www.resistenze.org/sito/te/po/ci/poci7n13-002391.htm
http://www.resistenze.org/sito/te/po/ci/poci7n19-002422.htm