fonte -
http://www.solidnet.org
traduzione dallo spagnolo di F.R.
NOTIPACO, Press Communiqué [Sp.]
From: NOTIPACO,Monday, February 09, 2004
http://www.pcomunistacolombiano.org/
, mailto:notipaco@etb.net.co
Partito
Comunista Colombiano - Comitato Centrale
Fermare il
genocidio!
Aumentano gli assassini, le detenzioni e le minacce contro i militanti
comunisti e dello UP
Lo scorso venerdì 6 febbraio è stata assassinata la
dirigente comunista Maria Lucero Henao, vicino a suo figlio David Yamith Henao.
Paramilitari del Blocco Centauri delle AUC di Carlos Castano, nel mezzo del
"processo di pace", col perdono e l’oblio del governo di Alvaro
Uribe, sono indicati come autori del crimine, perpetrato in una regione sotto
stretto controllo delle Forze Militari e di polizia.
Detenzioni nel Tolima
Sabato 7 febbraio l’esercito e le forze di polizia hanno arrestato nel
municipio di Querceto 20 militanti del PCC con l'accusa di sovversione, la
stessa formula con cui si sono impadroniti di migliaia di persone innocenti in
tutto il paese.
Consiglieri comunali di Viota sono ancora detenuti
Alvaro Ayala e Jaime Violacee, sono inquisiti in un processo giudiziario
montato per annichilire, insieme alle minacce e agli assassinii, il movimento
agrario ed il PCC della regione del Tequendama. Alvaro Ayala è stato arrestato
dopo che tentava di sottrarsi ai tentativi dei paramilitari di assassinarlo.
Detenzioni e minacce
contro militanti comunisti si verificano a Fusa, Capraia, Cauca,
Pereira, Medellin, Tolima, Cúcuta ed Arauca.
Dario Tote, leader indigeno del Cauca e membro del Comitato Centrale, è stato
arrestato arbitrariamente alla fine del mese di dicembre. Il 22 gennaio di
quest’anno, reparti dell'esercito hanno tenuto in stato d’arresto per ore in
pieno centro di Bogotà, Gabriel Becerra Segretario Generale della Gioventù
Comunista Colombiana. Negli ultimi giorni si sono incrementati le minacce
telefoniche contro il Settimanale Voce.
Il Partito Comunista Colombiano reclama dal governo di Álvaro URIBE reali
garanzie politiche. Che cessi la persecuzione ufficiale e che si punisca la
raffica di assassini e minacce.
Pretendiamo che si investighi sulle autorità militari e giudiziarie che
stanno dietro i processi farsa che hanno gettato in prigione i dirigenti
comunisti e che si sanzioni la complicità dei membri delle forze armate e di
Polizia coi crimini dei gruppi paramilitari.
La buona volontà espressa dal governo nazionale per offrire
protezione e garanzie al PCC ed UP non corrispondono con i quotidiani
assassinii, minacce e detenzioni, invalidando gli accordi e gli obiettivi del
processo de ricerca della verità e giustizia, e gli accordi presi davanti
alla Commissione Interamericana dei diritti umani in merito all’accusa mossa
nei confronti dello Stato colombiano per Genocidio Politico contro l'UP ed il
PCC.
PARTITO
COMUNISTA COLOMBIANO
Comitato Esecutivo Centrale
Bogotà
9 febbraio 2004