www.resistenze.org - popoli resistenti - congo - 21-03-07

da: www.ptb.be
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Riprendono gli aiuti occidentali: i congolesi aspettano una rottura netta col passato.
 
Un'onda di promesse di sostegno finanziario s’infrange sulla capitale congolese. 
 
Tony Busselen
 
21-03-2007
 
Era dal 1990, anno della commissione belga-congolese di cooperazione bilaterale allo sviluppo, che non venivano più erogati finanziamenti. De Decker, ministro belga per la Cooperazione allo sviluppo, ha promesso un aiuto di 195 milioni di euro tra 2008 e 2011 per la ricostruzione delle infrastrutture dello stato congolese.
 
Il direttore della Banca Mondiale, Paul Wolfowitz, annuncia un aiuto di 1,5 miliardi di dollari (1,14 miliardi di euro) per lo stesso periodo, ed infine Louis Michel, commissario europeo allo Sviluppo, promette da parte sua 161 milioni di euro per quest’anno.
 
Il Congo è un paese completamente devastato da 36 anni di dittatura mobutista e cinque anni di guerra di aggressione sostenuta dagli Stati Uniti ed ha bisogno urgente di questo denaro. Principalmente per i lavori infrastrutturali, la costruzione delle strade, l'agricoltura, l'educazione, la sanità, la ricostruzione dei ministeri della Giustizia, delle Finanze e dell'Interno.
 
Durante la loro visita a Kinshasa di inizio marzo, De Decker, Wolfowitz e Louis Michel hanno lanciato " un entusiastico appello a sostenere la ricostruzione del Congo ". Le prospettive di guadagno che il paese rappresenta per le multinazionali, ed il timore di vederle sfumare a causa dalla concorrenza cinese, sono motivazioni di un certo rilievo.
 
Sottolineiamo anche che questi accordi sono stati conclusi con il Congo in quanto stato indipendente, senza l'ingerenza del vecchio consiglio di tutela patrocinato dagli Stati Uniti ed oggi scomparso. Le principali condizioni legate alla concessione di questo sostegno finanziario sono la lotta contro la corruzione ed una buona amministrazione.
 
I congolesi, da parte loro, attendono un vero cambiamento delle loro miserabili condizioni di vita ed una rottura netta con le pratiche del passato. Il quotidiano L'Avenir, il 10 marzo scorso, non ha esitato a qualificare come truffe tutti gli aiuti finanziari occidentali accordati nel passato al governo Mobutu, e causa fondamentale della miseria economica e delle guerra.
 
Il quotidiano precisa che, da ora in avanti, saranno apprezzati i leader "che servono gli interessi del popolo e non più quelli che difendono ardentemente gli interessi stranieri".
 
Tradotto dal francese per www.resistenze.org a cura del Centro di Documentazione di Cultura Popolare