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La RPDC crea l'unità olimpica

Workers World | workers.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

23/01/2018

In genere, i giochi olimpici sono spettacoli ideati per riempire le casse delle catene alberghiere, dei magnati dei media, delle aziende di abbigliamento e attrezzature sportive e delle imprese edili. Il costo di queste stravaganze è sostenuto dai lavoratori e dai poveri delle città e paesi che li ospitano.

Ma a volte, attraverso le nebbie della retorica aziendale fatta di medaglie e bandiere sventolanti, appare un messaggio di lotta. Ai giochi di Città del Messico del 1968, due campioni, Tommie Smith e John Carlos, salirono sul podio, chinarono la testa e alzarono i pugni avvolti nei guanti neri nell'iconico saluto del Black Power mentre la banda suonava l'inno nazionale degli Stati Uniti. Questo atto simbolico ha ispirato milioni di giovani neri, molti dei quali avevano appena affrontato migliaia di poliziotti, guardie nazionali e truppe federali quando si erano ribellati in centinaia di città contro il governo, complice del brutale assassinio del reverendo Martin Luther King Jr.

Quel potente gesto ha fatto guadagnare a questi eroi l'ira velenosa e razzista di giornalisti, commentatori e politici, la cui eco è risuonata negli anni fino ad oggi, con il re dei bigotti Trump che attacca Colin Kaepernick [1] e i sui coraggiosi compagni di molte squadre sportive.

Di solito i giochi invernali si svolgono nelle aree di villeggiatura dove i benestanti si divertono sulle piste da sci. Pochissimi sono gli atleti invitati dall'Africa, dall'America Latina o dai Caraibi, quindi è probabile che passi solo la retorica ufficiale.

Il Pentagono scioccato dal successo della mossa diplomatica

Ma già le Olimpiadi invernali del 2018, che si terranno a Pyeongchang, Corea del Sud, tra il 9 e il 25 febbraio, mostrano una netta differenza. Il 1° gennaio Kim Jong Un, segretario del Partito dei Lavoratori della Corea e guida della Repubblica Popolare Democratica di Corea, ha richiesto colloqui diretti con la Repubblica di Corea - senza la presenza di funzionari statunitensi, le cui truppe occupano la Corea del Sud da quasi settant'anni. I colloqui, secondo quanto proposto da Kim, avrebbero riguardato la partecipazione coreana congiunta ai Giochi olimpici.

La leadership sudcoreana ha accettato l'offerta. Le provocatorie esercitazioni militari congiunte statunitensi-sudcoreane che si sarebbero tenute durante i giochi sono state posticipate.

Trump, naturalmente, ha dichiarato che questa mossa era dovuta alle sue crescenti brutali sanzioni contro la Corea del Nord. Allo stesso tempo, continua a minacciare questo piccolo paese di un primo attacco nucleare, dopo che di recente ha fortificato le sue difese con un piccolo numero di armi nucleari e missili come deterrente contro il vasto arsenale dell'imperialismo americano.

I colloqui si sono svolti il 17 gennaio nella zona demilitarizzata che separa i due stati della Corea. Si sono poi conclusi al quartier generale del Comitato olimpico internazionale a Losanna, in Svizzera, il 20 gennaio. Durante la cerimonia di apertura, gli atleti di entrambe le squadre sfileranno insieme sotto la bandiera dell'unificazione coreana, che raffigura la penisola coreana in blu su sfondo bianco.

La squadra di hockey femminile sarà composta da membri della Corea del Nord e del Sud. Secondo un articolo di USA Today del 20 gennaio: "I nordcoreani gareggeranno anche nel pattinaggio artistico, nel pattinaggio di velocità su pista corta, nello sci alpino e nello sci di fondo dopo aver ricevuto il consenso straordinario all'iscrizione da parte del Comitato olimpico internazionale. La delegazione nordcoreana includerà anche 24 allenatori e funzionari, oltre a 21 rappresentanti dei media. Ai governi della Corea del Nord e della Corea del Sud è stato espresso un 'sincero ringraziamento' dal presidente del Cio, Thomas Bach. Presentando l'intesa, Bach ha dichiarato che 'Un simile accordo sarebbe sembrato impossibile solo poche settimane fa'".

Inoltre, due sciatori nordcoreani con disabilità gareggeranno nei giochi para-olimpici, che si terranno a marzo sempre a Pyeongchang.

Ovviamente scioccato da questa riuscita mossa diplomatica della Corea del Nord, Trump e il Pentagono hanno inviato a Guam sei bombardieri B-52 con capacità nucleare. Il segretario di Stato Rex Tillerson ha presieduto una riunione convocata frettolosamente con 19 "alleati" a Vancouver, in Canada, il 16 gennaio. Ha dichiarato alla stampa che "dobbiamo riconoscere che quella minaccia è in crescita e se la Corea del Nord non sceglie il percorso di impegno, discussione, negoziazione, allora saranno loro stessi a innescare un'opzione (militare)." (cnn.com, 16 gennaio, precisazione CNN)

La Cina e la Russia, entrambe vicine della RPDC, non sono state invitate a questo incontro ed entrambi i paesi lo hanno condannato come provocatorio, proprio mentre il governo nordcoreano stava facendo queste aperture olimpiche.

Nel frattempo, sono scattati misteriosi "falsi allarmi" missile, prima alle Hawaii il 13 gennaio e poi in Giappone il 16 gennaio. Entrambe sono minacce sottilmente velate alla Corea del Nord, sul fatto che il grilletto di un attacco nucleare del Pentagono è ancora sensibile, nonostante l'iniziativa di pace.

Indipendentemente dal risultato sportivo di questi Giochi olimpici, è chiaro che il vero ostacolo alla pace nella penisola coreana non è il popolo coraggioso della RPDC, quanto piuttosto le minacce senza fine del Pentagono e del regime di Trump.

Ndt

1. Kaepernick è un giocatore di football americano dei San Francisco 49ers. A partire dall'estate 2016, in forma di protesta contro le ingiustizie e oppressioni subite dalla minoranza nera negli Stati Uniti, smise di alzarsi in piedi durante l'inno nazionale statunitense che è suonato e cantato all'inizio di ogni gara della NFL. Il suo gesto è stato adottato da numerosi altri giocatori, anche di altri sport, generando discussioni e polemiche, in cui è intervenuto anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump [wikipedia]


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