www.resistenze.org - popoli resistenti - croazia - 28-08-07

Da B92.net - 18/06/2007
 
Croazia: esumate vittime dell’Operazione Storm
 
Zagabria, Belgrado. Le esumazioni hanno scoperto 160 vittime serbe dell’Operazione Storm dell’Esercito Croato in una fossa comune a Petrinja.
 
Il Presidente della Commissione Persone Scomparse Veljko Odalovic ha confermato che vi erano sia vittime militari sia vittime civili di cui 30 donne, l’identificazione delle vittime comincerà tra breve.
 
Questa fossa comune è il più grande ritrovamento di questo tipo in questa regione della Croazia. Contiene i corpi dei Serbi uccisi nell’Agosto del 1995.
 
“Molto dipenderà dalla qualità dei campioni che possiamo avere. Essi vengono confrontati in laboratorio con il sangue delle famiglie delle persone scomparse per vedere se corrisponde, così possiamo affermare con una probabilità del 99,9 per cento di probabilità se la persona è quella in questione “ ha detto Odalovic parlando del procedimento di identificazione.
 
Il presidente del Centro di documentazione e informazione “Veritas”, Savo Štrbac ha dichiarato che la Croazia espressamente ha reso difficoltose le operazioni di esumazione.
 
La fossa comune situata a Petrinja risale al periodo del 1995, quando le forze croate “ sanarono il territorio” dopo la fine del conflitto, spostando i resti in tombe secondarie per aspettare un “ clima politico adatto” per autorizzare il ritorno dei resti alle famiglie delle vittime, ha poi dichiarato.
 
Odalovic ha detto che la collaborazione con la Commissione Croata per le Persone Scomparse ha finalmente dato dei risultati e che spera che gli altri dieci siti rimasti, vengano ispezionati, aggiungendo inoltre che si aspetta che vengano scoperti almeno altri 500 corpi.
 
“ Partendo dal ritrovamento, lavoreremo sui dettagli con i Croati. Presto cominceremo le indagini e ci accorderemo sulle priorità”, ha detto Odalovic.
 
Nonostante le esumazioni siano state fatte su richiesta del Tribunale dell’Aia, la Corte non ha ancora accusato nessuno in relazione ai crimini commessi contro i Serbi, durante l’Operazione Storm nelle regioni di Banija e Kordun, il cosiddetto Settore nord.
 
Strbac ha detto che ciò può essere fatto indifferentemente dalle Corti per i crimini di guerra sia Serba che Croata.     
 
 
Da Semanario Serbio - 08/08/2007
 
Comunicato dell’Associazione dei serbi di Croazia
 
La Serbia ed il popolo serbo non hanno effettuato un'aggressione contro la Croazia, ma le colpe principali furono della dirigenza croata di allora ed i relativi padrini esterni - ha comunicato l'Associazione dei serbi della Croazia, in occasione della dichiarazione del presidente croato Stjepan Mesic, secondo cui la pianificazione della guerra fu fatta a Belgrado, l'Associazione ricorda le dichiarazioni dell’ex capo di stato Croato per F. Tudjman, che nel 1992 riconobbe apertamente che la dirigenza di Zagabria valutò che solo per mezzo della guerra l'indipendenza poteva essere ottenuta e che la questione serba si risolverà solo quando il numero dei serbi nella repubblica di Croazia sarà ridotto al 3% della popolazione totale.
 
In Croazia è avvenuta una guerra civile classica, inventata ed organizzata dalla cupola di stato di Zagabria, di cui era membro Stjepan Mesic - è indicato nel comunicato. L’Associazione dei serbi ricorda che durante la guerra è stata espulsa la quasi totalità di un popolo, che ha vissuto per secoli nella terra di Krajina, con la sola colpa di essere di un altra confessione religiosa e nazionalità.
 
Traduzione per www.resistenze.org a cura di SOS Yugoslavia