www.resistenze.org - popoli resistenti - corea del sud - 11-01-06

Estratti di stampa sudcoreana

A cura del Comitato per la Pace e la riunificazione della Corea di Torino

 

Notizie dalla Corea del Sud (05-01-06)

 

Volgare provocazione del governo sudcoreano

Pyongyang, 26 dicembre

Il ministro degli Esteri e del Commercio sudcoreano ha accusato la Repubblica Popolare Democratica di narcotraffico ed emissioni di valuta falsa, cogliendo l’occasione per riprendere la questione del nucleare nordcoreano in funzione filostatunitense.

Un caso di consueto servilismo proyankee, ma non è solo una delle sistematiche provocazioni contro la Corea del Nord cui siamo abituati, è invece, come denuncia il direttivo del Fronte Democratico per la Riunificazione della Patria (FDRP), una violazione della dichiarazione congiunta cui si era arrivati attraverso il lavoro diplomatico a sei sulla questione del nucleare.

Le prove dell’evidente volontà bellicosa statunitense e dei suoi tirapiedi, i traditori della nostra patria, consolidano continuamente la volontà di accrescere le capacità difensive nordcoreane e comprensibilmente, anche la necessità dello sviluppo del deterrente nucleare.

Una tale provocazione da parte di un ministro, è sufficiente per screditare completamente un governo che non ha né onore né coscienza nazionale.

 

Critiche al ministro della Difesa sudcoreano

Pyongyang, 26 dicembre

A proposito delle solite dimostrazioni di servilismo filostatunitense propinate da uomini di governo sudcoreano, in questo caso il ministro della Difesa, che ha allertato circa la “minaccia” militare del Nord, la gratitudine verso le truppe USA occupanti il Sud, la “fortuna” di quest’occupazione, ecc,

il portavoce del Comitato per la Riunificazione Pacifica della Patria (CRPP) ha dichiarato quanto segue:  “Denunciamo categoricamente quelle stupide parole; oltre a costituire la consueta provocazione alla Repubblica Popolare Democratica, sono un crimine antinazionale che persegue la sempiterna strategia di rompere le relazioni Nord – Sud, relazioni che si stanno sviluppando favorevolmente sotto la bandiera della Dichiarazione Congiunta del 15 di Giugno, e che vanno in senso contrario all’epoca della riconciliazione della nazione coreana. Chi rappresenta una minaccia militare nella Penisola Coreana non è il Nord, ma il Sud, dove sono annidate le truppe straniere.

Le frenetiche manovre USA e delle autorità sudcoreane sono avviate a provocare una nuova guerra, nella Penisola Coreana.

Quelle parole ridicole pronunciate dal ministro della Difesa sono di ostacolo per l’esecuzione dell’accordo scaturito dall’attività diplomatica fra Nord e Sud, pertanto riteniamo che siano doverose delle scuse formali da parte delle autorità sudcoreane, utili a stemperare una situazione di tensione militare fin troppo delicata.

 

Traduzione dallo spagnolo di MA