www.resistenze.org - popoli resistenti - corea del sud - 28-11-11 - n. 387

da http://www.korea-dpr.com/users/italy/page19/files/ff8137c68466195cb9253cf6871adf0e-204.html
 
I sudcoreani contro l'Accordo di libero scambio con gli USA.
 
Appello del Fronte Democratico Nazionale Anti-Imperialista della Corea del Sud.
 
24/11/2011
 
Alcuni giorni fa, agenzie di stampa e testate italiane hanno riportato la notizia delle proteste dei cittadini sudcoreani contro la proposta di legge sull’Accordo di libero scambio tra Corea del Sud e USA. Non è la prima volta che fatti "esemplari" del genere facciano traboccare il vaso dell’indignazione dei sudcoreani nei confronti del governo di Seoul e della subordinazione di questo agli interessi di Washington: basti pensare allo scandalo legato all’importazione di carne statunitense (fatta passare pressoché senza controlli durante l’epidema della "mucca pazza").
 
La proposta di legge sull’Accordo di libero scambio è stata ratificata tra le proteste della popolazione e dell’opposizione, che ha boicottato la seduta.
 
Per capire cosa significa questo accordo, traduciamo l’appello alla nazione dell'8 novembre, firmato dal Fronte Democratico Nazionale Anti-Imperialista.
 
Ribelliamoci contro la ratifica dell’Accordo di libero scambio Corea - USA da parte dell’Assemblea nazionale
 
Un appello alla nazione
 
Il movimento contro l’Accordo di libero scambio Corea-USA si sta diffondendo in tutta la Corea del Sud.
 
Partecipano alle proteste operai, contadini, giovani e studenti nonché alunni delle scuole medie e casalinghe.
 
L’Accordo di libero scambio è un trattato umiliante che conduce l’economia sudcoreana e i mezzi di sussistenza popolari alla mercé delle forze straniere, che fa precipitare in modo criminale il popolo sudcoreano nell’abisso della morte.
 
Gli USA, nell’accordo, devono osservare 7 clausole; la Corea del Sud ne deve adempiere a 55.
 
In particolare, un’impresa statunitense può far causa contro le autorità sudcoreane, mentre un’impresa sudcoreana non può intreprendere alcuna azione contro l’amministrazione USA.
 
Se il trattato verrà ratificato, 3,5 milioni di contadini sudocoreani subiranno un danno enorme, l’agricoltura e l’allevamento andranno in bancarotta.
 
Inoltre, le industrie metalmeccaniche e automobilistiche saranno prede degli interessi statunitensi e saranno sotto il loro controllo.
 
La sanità pubblica e la cultura andranno verso una fine imminente.
 
I sudcoreani si stanno ribellando alla ratifica dell’Accordo di libero scambio da parte dell’Assemblea nazionale.
 
Nonostante ciò, il regime conservatore al potere insiste sulla giustezza dell’Accordo.
 
Lee Myung-Bak sostiene che l’Accordo aiuterà a sviluppare l’economia e l’occupazione, riducendo la Corea del Sud ad essere il cinquantunesimo stato americano.
 
Lamentandosi del ritardo della ratifica, Lee spinge il parlamento ad approvare il trattato al più presto.
 
Di pari passo con Lee, il Grande Partito Nazionale compie sforzi disperati per far passare l’Accordo in parlamento ignorando i partiti d’opposizione. In primo luogo, il GPN inganna il sentimento pubblico, sostenendo che tratterà con gli USA i problemi che verranno fuori dopo la ratifica dell’Accordo.
 
Nello stesso tempo, il GPN manda la polizia a reprimere con la forza le manifestazioni contro la ratifica dell’Accordo. La polizia picchia i manifestanti a bastonate, arresta e usa gli idranti addirittura contro i bambini.
 
Lee Myung-Bak tenta di scappare dalla sua miserabile condizione di isolamento interna ed esterna attraverso la ratifica dell’Accordo, per finire il suo mandato senza difficoltà con le spalle coperte dagli USA. Il GPN tenta di par passare l’Accordo all’Assemblea nazionale per vincere le elezioni generali e presidenziali del prossimo anno guadagnandosi in questo modo l’aiuto economico dei ricchi.
 
La Corea del Sud diventerà una colonia degli USA e il benessere del popolo andrà in rovina se l’Assemblea nazionale approverà l’Accordo di libero scambio.
 
La situazione attuale richiede con urgenza che il popolo intensifichi la lotta contro la ratifica dell’Assemblea nazionale.
 
Cari connazionali!
 
Ribelliamoci contro la ratifica dell’Accordo di libero scambio!
 
Cari operai, contadini e pescatori!
 
Voi siete le prime vittime dell’Accordo di libero scambio Corea-USA. Mettete al sicuro la vostra vita, siate all’avanguardia nella lotta contro l’Accordo!
 
Cari concittadini!
 
Gli alunni delle scuole medie stanno ispirando la lotta con le fiaccolate notturne.
 
Riprendiamoci il nostro diritto ad esistere, partecipiamo alle fiaccolate contro l’Accordo che porta immensi profitti ai ricchi e porta il popolo alla morte.
 
Trasformiamo la lotta contro la ratifica dell’Assemblea nazionale nella lotta contro il governo e il GPN.
 
Lee e il GPN sono coloro che hanno escogitato l’ultimo disperato tentativo di far passare l’Accordo in parlamento.
 
I fatti provano che Lee e il GPN sono sostenitori del regime statunitense e contrari al loro stesso popolo.
 
Smascheriamo la disonestà e la corruzione di Lee, puniamolo in nome del popolo.
 
Dichiariamo la distruzione del GPN, la fonte di tutti i mali, e facciamo vedere che chi volta le spalle al popolo è destinato alla rovina.
 
Spodestiamo il GPN dall’Assemblea nazionale, continuando la lotta verso le elezioni generali.
 
L’unità porta alla vittoria.
 
Le forze progressiste riformatrici dovranno ricompensare l’appoggio del popolo e il suo incoraggiamento, come dimostrato nelle ultime elezioni municipali, distruggendo il tentativo del Grande Partito Nazionale di far passare l’Accordo di libero scambio attraverso il congresso.
 
L’ufficio di propaganda del Comitato Centrale del Fronte Democratico Nazionale Anti-Imperialista
 
Seoul, 8 novembre Juché 100 (2011)
 
 

Resistenze.org     
Sostieni una voce comunista. Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione o iscriviti al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support a communist voice. Support Resistenze.org.
Make a donation or join Centro di Cultura e Documentazione Popolare.