www.resistenze.org - popoli resistenti - cuba - 26-01-20 - n. 736

Risparmio, una preoccupazione permanente

Marilys Suárez Moreno | mujeres.co.cu
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/01/2020

Un bimbo prende il cellulare della madre, lo manomette e infine lo abbandona sul bordo del tavolo; qualche istante dopo la madre lo urta inavvertitamente e cade. Esito: lamenti, urla, punizioni e la perdita di un cellulare di cui si aveva bisogno.

La cura della proprietà comune della famiglia e della società stessa deve essere oggetto di costante preoccupazione e occupazione da parte degli adulti che vivono insieme. Senza contare che i minori non sono pienamente responsabili del valore personale e del costo di determinati oggetti. Se lasciamo che un piccolo, per esempio, maneggi il cellulare della mamma a suo piacimento, non possiamo ritenerlo responsabile per aver cancellato qualcosa o per averlo rotto.

I fanciulli non devono avere soltanto un senso personale dell'attenzione sugli oggetti. Devono essere istruiti nella previsione e conservazione delle attrezzature e degli utensili della casa, tra cui il risparmio dell'elettricità, dell'acqua e non sporcare le pareti, né dare colpi alle porte e alle finestre.

Bisogna insegnare loro, quasi dalla culla, ad essere responsabili e attenti non solo dei propri beni, di quelli della famiglia e della casa, ma anche di quelli degli altri, come pure della proprietà sociale.

Se si vuole educare bene il bambino non bisogna trascurare questi aspetti di educazione familiare, che alcuni genitori prendono appena in considerazione o rimandano per quando i bambini saranno più grandi, come ad esempio il senso di risparmio, di responsabilità.

Spegnere luci inutili, chiudere l'acqua che scorre, scollegare attrezzature che non vengono utilizzate, non buttare via latte o cibo, perché, come dicevano i nonni, mangiano più gli occhi che la bocca, sono aspetti che il bambino deve imparare a valorizzare fin dall'inizio.

Qualcosa di simile accade con giocattoli, articoli scolastici, libri, vestiti, giocattoli, tablet, ecc, che rompono, sporcano e deteriorano senza indugi, sapendo che papà o mamma ne compreranno altri.

In questo mare di gratificazione materiale, dilapidazione e stoltezza, alcuni genitori dimenticano cos'è il vero amore e l'importanza di educare i loro figli come esseri onesti e responsabili. Va da sé che questo incoraggia la tendenza dei bambini a sprecare e consumare.

Questa consapevolezza si acquisisce quando, fin dai primi anni della vita, al bambino è stata inculcata la responsabilità di conservare e prendersi cura di ciò che si ha e di ciò che la società mette a sua disposizione per l'uso e il godimento: la scuola, il parco, il giardino, l'autobus, ecc...

Fin da piccoli, bambine e bambini devono imparare a dar valore al costo materiale e affettivo dei propri beni e dei beni di casa, così come quelli sociali di cui godono. Sapere che le cose non scendono dal cielo, ma fanno parte del lavoro e dell'impegno dei genitori e della società nel suo insieme.

Si tratta di imparare dalla culla i precetti etici che dovrebbero governarli fin dall'infanzia e che rendono gli uomini e le donne migliori. Un senso morale che portiamo dentro e che è urgente salvaguardare.

A lungo andare, imparerà a custodire le sue cose e a rispettare gli altri. In tal modo apprezzerà il vero valore del risparmio e dell'organizzazione economica, importanti per una vita migliore.


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