AKEL: Appello di solidarietà contro le provocazioni del governo turco

Partito Progressista dei Lavoratori di Cipro (AKEL) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

09/10/2014

Cari compagni,

Il 3 ottobre 2014, il Ministero degli Affari Esteri Turco ha emesso un avviso ai naviganti con il quale si vincolano illegalmente aree facenti farte della Zona Economica Esclusiva (ZEE) della repubblica di Cipro riconosciuta a livello internazionale. Più specificatamente, la Turchia vieta alla Repubblica Cipriota la perforazione nella totalità della ZEE sulla costa meridionale di Cipro. Pur non essendo membro della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, la Turchia ha contestato in passato il riconoscimento di alcune parti della ZEE della Repubblica. Ora, la Turchia intensifica la tensione promuovendo le proprie richieste in relazione a nuove aree, in relazione alle quali non ha alcun diritto legale o legittimo, in violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. La Turchia sta di fatto continuando a violare la sovranità di un membro delle Nazioni Unite (ONU) e dell'Unione Europea (UE). Essa sfida inoltre le deliberazioni del Consiglio dell'UE e le risoluzioni dei Parlamenti Europei che riaffermano i diritti della Repubblica di Cipro in relazione alla propria ZEE e richiedono che la Turchia mantenga relazioni di buon vicinato.

Invitiamo i vostri partiti ad esprimere solidarietà con tutti i mezzi possibili, chiedendo al Parlamento e al governo dei vostri paesi di denunciare tali azioni di aggressione unilaterali e illegali. Preghiamo di tenere presente che a causa delle azioni illegali Turche, i colloqui inter-comunitari per la soluzione del problema di Cipro sono stati sospesi.

Saluti comunisti.

Andros Kyprianou, Segretario Generale del CC AKEL