www.resistenze.org - popoli resistenti - francia - 06-10-18 - n. 685

Guerra d'Algeria: Parliamoci chiaro

Partito comunista rivoluzionario di Francia | pcrf-ic.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

29/09/2018

Davanti all'impopolarità della sua politica, alle crepe della sua artefatta maggioranza, Emmanuel Macron ha appena tentato un'operazione di facciata: il 13 settembre 2018, ha finalmente posto termine allo scandaloso comportamento dello Stato che ha coperto la tortura e l'assassinio da parte dell'esercito francese del compagno Maurice Audin, membro del Partito Comunista Algerino. È la conclusione della lotta condotta nel corso di 60 anni da tutti coloro - in particolare di sua moglie e di suo figlio - che hanno combattuto il colonialismo per il riconoscimento del diritto dei popoli all'indipendenza e per il riconoscimento dei crimini commessi dall'imperialismo francese.

Sono stati fedeli alla lotta per Maurice Audin, tutte e tutti coloro che hanno subito tali crimini sul proprio corpo, esigendo la condanna dell'esercito francese, delle forze di polizia, di quei membri che erano coinvolti e dei dirigenti politici dell'epoca.

È chiaramente la via opposta scelta dalla presidenza della Repubblica che ha attribuito la Legione d'Onore o del Merito a 26 ex harki la settimana seguente. Gli harki (musulmani algerini lealisti, ndt) erano ausiliari dell'esercito coloniale, spesso responsabili dei lavori sporchi: arresti irregolari, torture, operazioni contro i villaggi algerini o contro i lavoratori algerini in Francia. A causa della loro situazione, in Algeria e in Francia, giocavano il ruolo che aveva svolto, alcuni anni prima, la Milizia pétainista (per non parlare dei membri del LVF) presso gli eserciti hitleriani in Europa e in Francia. Ci si può chiedere quale sarebbe stata la reazione del governo francese se fosse venuta al governo tedesco l'idea di decorare alcuni dei suoi membri.

D'altra parte, la storia non dice quali sono i criteri presi in considerazione per attribuire le decorazioni a un corpo militarizzato strettamente legato alla repressione e al terrore contro le popolazioni, ai clamori isterici e indecenti atti a farli passare per martiri. Resta il fatto che la Quinta Repubblica esprime il suo razzismo coloniale, come è "d'abitudine" in questo genere di situazione, sbarazzandosi del problema: mettendo in secondo piano i suoi ausiliari e non riconoscendo loro lo status di soldato, contrariamente a ciò che avvenne con i dirigenti militari dell'OAS, ai quali Mitterrand rese decorazioni e pensioni con rimborso retroattivo!

Oltre all'operazione politica intorno a Maurice Audin, che copia quella di Sarkozy con il tentativo di recuperare Guy Môquet, il Partito Comunista Rivoluzionario di Francia condanna il tentativo di risuscitare quasi 60 anni più tardi la "pace dei coraggiosi", che pretendeva di imporre il regime gollista.

Dal 1954 al 1962 durante la guerra d'Algeria, c'era chi lottava per la libertà e il diritto dei popoli dalla stessa parte dove c'erano Maurice Audin, Henri Alleg, François Yveton e centinaia di altri insieme al popolo algerino e dall'altra parte quelli che hanno difeso i crimini contro l'umanità commessi dal colonialismo, i suoi crimini di guerra, le torture, gli assassinii, le violenze, l'utilizzo del napalm, i campi di concentramento ecc. Questa era la parte che avevano scelto gli harkis.

Non si può tacere del resto sul ruolo della socialdemocrazia in questa guerra sporca, di cui si attende ancora la denuncia da parte delle autorità francesi e il riconoscimento della validità della lotta del popolo algerino e della necessità di riabilitare tutti coloro che sono stati condannati dai tribunali francesi per avere lottato per l'indipendenza dell'Algeria.


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