www.resistenze.org - popoli resistenti - francia - 17-01-21 - n. 775

Fusione PSA/FCA e premio scandaloso al CEO di General Electric...: tumori del cancro capitalista!

Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF) | pcrf-ic.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/01/2021

Il "mondo che verrà", tanto sbandierato da Emmanuel Macron nel corso del 2020, è sempre più radioso per il grande capitale e sempre più buio per i lavoratori. In Francia la riduzione dei salari, il degrado delle condizioni di lavoro e di vita, il taglio dei posti di lavoro e delle industrie continuano con un'intensità crescente. Il gruppo Lapeyre prevede di liquidare 750 posti di lavoro, la fabbrica Michelin prevede la soppressione di 2.300 posti di lavoro, il gruppo Danone prevede di tagliare 2.000 posti di lavoro entro il 2023, mentre Bridgestone chiude lo stabilimento di Bethune, 30.000 posti di lavoro nel settore aeronautico per il solo 2020 e la lista di questi drammi sociali si allunga ogni giorno...

Nel frattempo, i monopoli e l'oligarchia finanziaria continuano i loro lucrosi affari: ciò vale per la fusione del gruppo francese PSA (Peugeot-Citroën) con il gruppo italo-americano FCA (Fiat Chrysler Automobiles), che formerà il nuovo gruppo automobilistico Stellantis e diventerà il terzo monopolio nel settore automobilistico mondiale con più di 400.000 dipendenti. Naturalmente, però, il conto di questa fusione, vale a dire il costo immediato di 4 miliardi di euro e le economie di scala valutate a 5 miliardi di euro all'anno, dovrà essere pagato. Da chi altri, oltre ai lavoratori, il cui sfruttamento sarà inevitabilmente aggravato? Come conferma il capo della CGT presso PSA a Poissy: "La redditività, l'obiettivo dei nostri azionisti, si farà alle spalle dei lavoratori in termini di attacchi all'occupazione, di attacchi al potere d'acquisto e di attacchi ai nostri diritti collettivi." La solidarietà di classe tra i 400.000 lavoratori di Stellantis, dovrà quindi esprimersi senza esitazioni nelle lotte per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle conquiste ottenute!

Un altro esempio recente di un capitalismo che ha superato i limiti del tollerabile: il premio, stabilito tra i 47 e i 230 milioni di dollari che sarà versato da General Electric (GE) a Larry Culp, il suo presidente-direttore generale (CEO). Mentre la General Electric ha annunciato un piano di risparmio di 2 miliardi di dollari e13.000 tagli ai posti di lavoro la scorsa primavera, Larry Culp riceverà questo premio come ricompensa per i buoni risultati ottenuti in borsa dall'impresa! Non c'e' bisogno di ulteriori commenti, poichè ci assale la nausea...

Questi "tumori" del capitalismo, che sono i fatti sopra citati, rivelano il carattere sempre più parassitario, sclerotico e distruttivo di questo putrescente sistema economico in crisi. Tali constatazioni screditano anche il discorso illusorio dei riformisti di LFI o PCF, che sostengono di rendere il capitalismo più "umano".

Il Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF), dal canto suo, esprime la sua solidarietà ai lavoratori della General Electric e della PSA. Per la difesa dei loro posti di lavoro e dei loro diritti devono formare grandi alleanze con le popolazioni locali; la lotta, l'unico modo per ottenere risultati positivi, deve anche affrontare la questione della proprietà capitalista e appropriarsi della parola d'ordine della nazionalizzazione senza indennizzo e con il controllo operaio dei monopoli che distruggono i posti di lavoro.
Nel quadro della nuova campagna "Accusiamo il capitalismo!" il nostro partito invita a unirsi in un fronte di lotta generale contro il capitalismo, sistema di sfruttamento da rovesciare per costruire un'altra società in cui i mezzi di produzione e di scambio saranno socializzati e interamente orientati ai bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie!


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.