www.resistenze.org - popoli resistenti - francia - 21-09-21 - n. 799

Campagna contro il carovita del PCRF: Energia, impennata del prezzo del gas...

Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF) | pcrf-ic.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

03/09/2021

Da gennaio i prezzi del gas hanno continuato ad aumentare, quest'estate del 4,4% a giugno; del 9,96% a luglio e del 5,3% ad agosto...

Le famiglie popolari dovranno sopportare l'ennesima impennata del prezzo del gas previsto a settembre dell'8,7%, come annunciato dalla Commission de la Régulation de l'Energie (CRE)! La CRE si "consola" al posto dei lavoratori dicendo che l'aumento interessa tutti i paesi europei e asiatici. Secondo gli specialisti borghesi questo aumento della tariffa regolamentata potrebbe essere spiegato dalla ripresa globale! Così sono arrivate in Europa lo scorso luglio solo 13 metaniere contro le 22 dello stesso mese dell'anno scorso, generando carenze e speculazioni che gravano sulle classi più svantaggiate.

Chi potrà ancora scaldarsi questo inverno?

Infatti, se attualmente si utilizza maggiormente il gas per la cottura dei cibi, cosa accadrà quando sarà necessario accendere il riscaldamento? Quante famiglie potranno riscaldare adeguatamente la propria abitazione? Secondo l'Osservatorio Nazionale sulla precarietà energetica, il 53% delle famiglie sta già limitando il proprio consumo energetico a causa del costo che è diventato finanziariamente insostenibile. Ma gli azionisti non sono a secco (vedi il nostro articolo di marzo).

Il prezzo del Kilowatt di energia dallo scorso aprile è passato da 7,9 a 9,34 centesimi di euro, ovvero un aumento reale del 18,23% IVA esclusa! Sono seguiti sette aumenti consecutivi da gennaio. I lavoratori vorrebbero che i loro salari e redditi crescessero allo stesso modo! L'aumento riguarderà una fascia molto ampia di consumatori (7,9 milioni) che non beneficiano di un'offerta fissa annuale (prezzi fissi tutto l'anno). Questi aumenti stanno diventando esponenziali. Con l'avvicinarsi della brutta stagione, ci sono fondate ragioni per temere che sempre più famiglie dovranno abbassare o interrompere il riscaldamento, esponendosi a gravi malattie a causa del riscaldamento insufficiente. Siamo a conoscenza dello stato della sanità pubblica e delle recenti condizioni di ricovero d'urgenza...

Come per altre materie prime, l'energia rimane una delle principali fonti di surplus di profitto per i monopoli. Dopo ogni crisi o picco di crisi, la ripresa economica può essere percepita appena come tale dalla massa dei lavoratori, mentre si sente benissimo l'aumento della domanda che ne deriva, a causa della maggiore speculazione, del parassitismo e della competizione tra i monopoli e gli stati imperialisti che continuano spediti sulla rotta del massimo profitto.

Dal 2004 quasi il 100% di aumento...

Oggi, dalla privatizzazione di GDF nel 2004 diventata Engie, c'è stato un incremento che si avvicina al 100%. I lavoratori e le loro famiglie percepiscono questo fatto mentre il governo ha dato loro solo poche briciole dall'inizio della crisi sanitaria e dei relativi licenziamenti e precarietà. Come abbiamo detto a marzo, i lavoratori stanno soffrendo la crisi sia nel senso dell'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, compresa l'energia, e sia della deflazione salariale.

Denunciamo il capitalismo e combattiamo l'alto costo della vita...

Il capitalismo nella sua fase finale, l'imperialismo, richiede ai paesi di privatizzare interi settori dell'economia e dei servizi, compresa l'energia, e in virtù delle loro posizioni i monopoli fissano i prezzi al consumo perseguendo la loro legge del massimo profitto. Abbiamo così ancora una volta la dimostrazione che questo sistema fondato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e di scambio, di concorrenza sfrenata tra monopoli e tra Stati imperialisti, è intrinsecamente incapace di soddisfare i bisogni sociali fondamentali delle popolazioni, e lo Stato che vi è subordinato, risulta incapace di tutelare i lavoratori e gli strati popolari.

...per una politica energetica diversa!

I lavoratori nella loro lotta per una politica energetica alternativa, devono promuovere la parola d'ordine di "un polo per il servizio pubblico dell'energia" e quella del "controllo centralizzato e democratico dei lavoratori" attraverso l'uso progressivo e flessibile, senza interruzioni e al minor costo del gas e dell'elettricità, preservando gli ecosistemi. Il rovesciamento rivoluzionario del capitalismo e la rottura dello Stato borghese da parte dei lavoratori, seguita dalla costruzione del socialismo-comunismo, una società fondata sulla socializzazione dei mezzi di produzione e di scambio e la loro gestione democratica da parte degli stessi lavoratori, diventa necessaria per la l'applicazione qualitativa e reale di tale politica alternativa.

Come parte della sua campagna "Accusa il capitalismo", il Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF) invita i lavoratori a intensificare la lotta contro l'alto costo della vita e l'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità.


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