www.resistenze.org - popoli resistenti - germania - 19-09-16 - n. 602

Contro il mantenimento della messa al bando del Partito Comunista di Germania (KPD)

Partito Comunista Tedesco (DKP) | solidnet.org
Traduzione da marx21.it

14/09/2016

Il 10 settembre, 250 militanti e amici del Partito Comunista Tedesco (DKP) hanno manifestato a Karlsruhe, sede della Corte Costituzionale Federale, e hanno chiesto di revocare la messa al bando del Partito Comunista di Germania (KPD). 60 anni fa, la Corte Costituzionale mise al bando il KPD perché aveva organizzato la resistenza contro la rimilitarizzazione della Repubblica Federale prevista dal cancelliere Konrad Adenauer. Alla manifestazione, la parlamentare Karin Binder ("Die Linke") ha chiesto di revocare il divieto del KPD. Un rappresentante del perseguitato Partito Comunista di Ucraina (KPU) ha partecipato alla dimostrazione.

Alla manifestazione e all'incontro che ne è seguito, un giurista, rappresentanti del DKP ed ex funzionari del KPD hanno chiarito che il bando era in contraddizione con la Legge Fondamentale della Germania Federale. Il presidente del DKP, Patrik Köbele, ha dichiarato nel corso della manifestazione: "Viviamo in uno stato fuori legge". Il termine "stato fuori legge" (Unrechtsstaat https://en.wikipedia.org/wiki/Unrechtsstaat) è usato dalla propaganda borghese per calunniare la socialista Repubblica Democratica Tedesca. Köbele ha affermato che la corte non mise fuori legge il KPD per veri reati, ma per la sua resistenza alla rimilitarizzazione. Il vice presidente del DKP, Hans-Peter Brenner ha evidenziato il fatto che la corte non solo mise fuori legge l'organizzazione dei comunisti, ma pure la concezione del mondo dei comunisti: il Marxismo-Leninismo.


Alla manifestazione tre ex membri del KPD, che oggi militano nel DKP, hanno parlato della lotta del loro partito contro la messa al bando, del loro imprigionamento, del lavoro illegale e delle forma che assunse per creare un nuovo partito comunista legale: il DKP. Una di questi è Heidi Hummler, funzionaria del KPD e della Gioventù Libera Tedesca (FDJ) che fu dichiarata fuori legge nella Repubblica Federale già nel 1951. Heidi Hummler ha dichiarato: "Per i comunisti, il divieto non deve significare la fine del mondo" ed ha riferito come i militanti del KPD nonostante la persecuzione hanno lavorato nei sindacati e nel movimento per la pace. Anche l'ex presidente del DKP, Herbert Mies, e lo studioso comunista Willi Gerns, che avevano ricoperto importanti incarichi nella FDJ e nel KPD, hanno parlato delle loro esperienze.

A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista di Ucraina, Vladimir Aleksij ha riferito in quale modo il regime di Kiev perseguita i comunisti, falsifica la storia dell'Unione Sovietica e dà libero sfogo ai teppisti fascisti. Aleksij ha paragonato il processo per la messa al bando del suo partito a quello contro il KPD. Patrick Köbele ha ribadito la solidarietà del DKP con i comunisti ucraini e ha affermato che anche oggi i comunisti sono costretti a lottare contro la persecuzione e la sorveglianza esercitate dallo stato borghese. I partiti comunisti della Finlandia (SKP) e della Grecia (KKE) hanno inviato un saluto alla manifestazione ed espresso la loro solidarietà con la lotta contro il bando al KPD.


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