www.resistenze.org - popoli resistenti - germania - 17-02-19 - n. 702

I sindacati tedeschi lanciano un avvertimento contro il ritardo nelle trattative salariali

Peoples Dispatch | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/02/2019

I dipendenti e gli insegnanti del servizio pubblico di varie città tedesche hanno lanciato un pesante avvertimento il 12 e 13 febbraio. I sindacati chiedono un aumento del 6% dei salari. Due turni di trattative su questa rivendicazione sono falliti.

I dipendenti e gli insegnanti del servizio pubblico in varie città tedesche hanno lanciato un pesante avvertimento il 12 e 13 febbraio, contro il ritardo degli accordi sulla richiesta di aumento salariale per circa un milione di dipendenti del servizio pubblico nell'ambito della TV-L. TV-L è la tabella delle retribuzioni dei dipendenti pubblici tedeschi, in base alla quale i dipendenti pubblici in Germania sono classificati su base salariale e condizioni lavorative.

Lo sciopero è stato convocato da vari sindacati, tra cui la Federazione tedesca dei dipendenti pubblici (DBB), Verdi, Unione generale istruzione (GEW), Sindacato della polizia (GdP) e IG Bauen-Agrar-Umwelt (IG Bau) per protestare contro il protrarsi dei negoziati sul contratto collettivo degli Stati federali. I sindacati chiedono un aumento del 6% della retribuzione, che comporta un aumento di almeno 200 euro (225,42 USD) al mese.

I dipendenti hanno animato marce di protesta sotto la bandiera del DBB a Berlino, Lipsia, Amburgo e Stoccarda, tra le altre città. Già a gennaio si sono svolte in luoghi diversi le prime manifestazioni per chiedere una riforma generale dei salari.

Il primo round di negoziati tra sindacati e datori di lavoro, il 21 gennaio e il secondo turno a Potsdam, il 6 e 7 febbraio, si è concluso senza successo. Le autorità hanno annunciato che il terzo turno inizierà dal 28 febbraio a Potsdam.

Il DBB ha detto che il ritardo nella contrattazione collettiva sta colpendo direttamente o indirettamente circa 3,3 milioni di lavoratori nel paese.

Il GEW ha sottolineato che gli educatori e pedagoghi di Berlino devono guadagnare quanto i loro colleghi in altri Stati federali: "Questo è soprattutto un problema di Berlino; il Senato procrastina la soluzione da diversi anni, rinviando alla contrattazione collettiva in tutti i lander. La metà degli educatori e pedagoghi sociali in TV-L sono impiegati a Berlino".


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