www.resistenze.org - popoli resistenti - giappone - 08-01-13 - n. 435

da japan-press.co.jp
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Shii (Partito Comunista Giapponese) si impegna a bloccare le manovre per un aumento delle imposte e la revisione costituzionale
 
Japan Press Weekly
 
21/12/2012
 
Il presidente del Partito Comunista Giapponese (PCG), Kazuo Shii, il 20 dicembre scorso ha informato sulle manovre dei liberaldemocratici e del partito Komei per creare una "coalizione" con lo scopo di imporre un regressivo aumento delle tasse e la revisione costituzionale, e si è impegnato a lottare al fine di difendere gli interessi dei cittadini. Di seguito, è riportata la sua dichiarazione in una conferenza stampa alla Dieta Nazionale [il parlamento giapponese]:
 
Una maggioranza fittizia
 
Il Partito Liberal Democratico (PLD) e Komei (Nuovo Partito Komei) hanno ottenuto più dei due terzi dei seggi alla Camera Bassa nelle elezioni politiche e probabilmente insieme ricostituiranno una coalizione di governo, guidata dal presidente Abe Shinzo (PLD). Tuttavia è una maggioranza fittizia, permessa dal sistema elettorale uninominale. Il PLD ha ricevuto oltre il 60% dei seggi, ma la percentuale dei voti è stata del 24% nei collegi uninominali e il 15% in quelli a rappresentanza proporzionale. Nessun'altro risultato elettorale ha portato, come in questo caso, a un forte divario tra i seggi parlamentari e volontà popolare. In primo luogo, chiediamo al nuovo governo Abe di agire sulla base della consapevolezza di questa discrepanza.
 
Economia e crescita delle imposte sul consumo
 
Se il nuovo governo attuerà con la forza le sue politiche, entrerà inevitabilmente in grave contraddizione con le esigenze dei cittadini.
 
Per affrontare la deflazione, prevede di imporre un allentamento monetario e una forte spesa in progetti di lavori pubblici come "boccata d'ossigeno", con un aumento delle aliquote di imposta sui consumi.
 
Anche se l'allentamento monetario illimitato creerà un aumento dei prezzi, il continuo calo dei salari dei lavoratori renderà ancora più precarie le condizioni di vita popolari.
 
Non importa di quanto denaro sia fornito il mercato, gli investimenti non aumenterebbero in condizione di debolezza della domanda interna. E' chiaro che questo denaro verrà utilizzato per la speculazione e creerà effetti dannosi.
 
Il PLD propone di utilizzare 200 trilioni di yen (più di 1.800 mld di euro) in un piano per "rinforzare le infrastrutture della nazione", ma il contenuto del piano è quello di realizzare grandi opere pubbliche inutili, come la costruzione di autostrade e porti.
 
Tali inutili opere sono state già condotte nel passato in tutto il paese, nel quadro del "piano di base per gli investimenti pubblici" che ha speso 430 trilioni di yen (circa 4.000 mld di euro) in 10 anni. Ma il piano per rilanciare l'economia non ha funzionato, lasciando solo una montagna di debiti. Quest'ultima misura è solo una replica del fallimento passato.
 
La crescita della tassazione sui consumi, insieme a queste politiche, assesteranno inevitabilmente un colpo dirompente all'economia nel suo complesso.
 
Siamo in grado di uscire dalla deflazione annullando l'aumento delle tasse sul consumo e realizzando misure volte ad accrescere il reddito dei lavoratori. Ci sforzeremo di raggiungere tale scopo.
 
La questione della revisione costituzionale
 
Il governo Abe intende iniziare a lavorare sulla revisione costituzionale riducendo i requisiti per la proposta di emendamenti da parte della Dieta, passando dall'attuale maggioranza dei due terzi ad appena una maggioranza di tutti i membri di ciascuna Camera. Puntando sull'Articolo 9 (rinuncia del diritto alla guerra), Abe si propone di sgombrare gli ostacoli principali. Questa mossa contrasterà fortemente con la richiesta popolare di mantenere la pace.
 
Questa mossa sarà anche causa di un disaccordo con i popoli delle confinanti nazioni asiatiche. Una revisione dell'Articolo 9 non è solo una questione interna. La comunità internazionale guarda a questo dispositivo costituzionale come ad un impegno da parte del Giappone, che in passato ha condotto la guerra di aggressione, perché non ripeta lo stesso errore. Il Giappone può conquistare la fiducia degli altri paesi asiatici e del resto del mondo unicamente sostenendo l'Articolo 9 e promuovendone la corrispondente diplomazia pacifica. Il PCG si impegnerà a fondo per organizzare una maggioranza popolare per raggiungere l'obiettivo di preservare l'Articolo 9.
 
Il quadro politico
 
Per quanto riguarda il quadro uscito dalle elezioni, oltre alla coalizione dell'aumento delle tasse, il PLD e il Komei hanno cominciato a formare una coalizione per rivedere la Costituzione.
 
I due partiti hanno già trovato l'accordo con il Partito Democratico del Giappone (PDG) per aumentare le aliquote sui consumi. Inoltre, si stanno muovendo per allearsi con Nippon Ishin no Kai (Partito della Restaurazione del Giappone, PRG) e Minna no Tō (Partito di Tutti, PT), al fine di rivedere la Costituzione negativamente. Il PRG ha dato risposta favorevole alle aspettative del presidente del PLD per attenuare le regole per il varo di modifiche costituzionali. Ora quindi si trovano sulla stessa direzione di marcia.
 
Queste manovre gettano luce su un quadro in cui solo il PCG può svolgere il ruolo di partito di opposizione che si batte contro il blocco PLD-Komei guidato da Abe, per tutelare gli interessi popolari nei vari settori delle politiche nazionali, come l'imposta sui consumi, la Costituzione, l'energia nucleare, il patto di Collaborazione Trans-Pacifica, e le basi USA. Tenetelo a mente, ci impegneremo a fondo.
 
La collaborazione con i movimenti civili
 
Il PCG farà uno sforzo particolare per lottare insieme con vari movimenti civili. Faremo del nostro meglio per promuovere uno stile di lotta comune e condiviso, ampiamente applicato nei movimenti su varie questioni. Siamo certi che le nostre proposte politiche nei vari campi diverranno ricche di significato nelle lotte popolari. Accresceremo la nostra lotta, condividendo le nostre idee.
 

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