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KKE: No alla continua bancarotta del popolo

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

27/06/2015

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Il 26 giugno 2015 il Partito Comunista di Grecia (KKE) ha realizzato manifestazioni di massa nelle principali città della Grecia contro le nuove politiche antipopolari e i nuovi accordi con i creditori che il Governo SYRIZA-ANEL sta preparando.

Dimitris Koutsoumpas, il Segretario Generale del Comitato Centrale del KKE, nel suo discorso nella piazza centrale di Atene, tra le altre cose, ha affermato:

"Il popolo greco deve dire un grande NO all'accordo, NO alla propria continua bancarotta, NO ai partiti della strada a senso unico dell'UE e del potere del capitale. Il popolo greco deve tracciare una rotta verso la sua reale presa delle redini del potere.

Il popolo deve lottare al fianco del KKE e impedire le misure antipopolari, nelle strade, nei luoghi di lavoro.

SYRIZA è salita al governo dirottando le richieste dei lavoratori e del popolo. Adesso sta tentando di ingannare il popolo ancora una volta, distorcendo e travisando il voto della gente secondo i propri interessi.

Cinque mesi dopo le elezioni, il governo si appresta a presentare al popolo il conto con le misure del nuovo accordo, che sono un vero e proprio cappio attorno al collo delle famiglie degli strati popolari. Esse hanno sanguinato e continueranno a sanguinare per il debito, per l'UE, per il profitto dei monopoli, se non iniziano un contrattacco nella direzione della rottura e dello scontro con l'UE e i monopoli.

Il popolo greco deve rifiutare sia le proposte dei creditori e delle 'tre istituzioni', sia le proposte del Governo Tsipras contenute nelle 47+8 pagine: sono entrambe proposte barbare, una ghigliottina per il popolo.

Il Governo SYRIZA-ANEL, così come i suoi partner europei e il FMI, con l'intervento degli USA, non hanno risparmiato alcuno sforzo per salvare la Grecia capitalista all'interno del quadro dell'Europa capitalista".

Nelle prime ore del mattino del 27 giugno, il Primo Ministro Alexis Tsipras ha annunciato un referendum, la cui domanda sarà se il popolo accetta la proposta dei creditori o no.

In un intervento durante il programma del canale Mega TV, poco dopo il discorso del Primo Ministro, Yiannis Gkiokas, membro del CC del KKE e responsabile del suo Ufficio Stampa, ha sottolineato che "la posizione del KKE è chiara. Il NO del popolo Greco deve essere diretto verso entrambe le proposte: la proposta dei creditori e anche la proposta del Governo contenuta nelle 47 pagine, che ha subito l'aggiunta di ulteriori dettagli durante tutto questo periodo.

Entrambe le proposte contengono misure selvagge e a spese del popolo.

Il referendum ha le caratteristiche di un ricatto contro il popolo ed ha lo scopo di renderlo complice nei piani antipopolari imponendogli la scelta tra due mali.

Il Governo deve smettere di raccontare favole sul presunto rispetto della volontà popolare. Il popolo ha sofferto negli anni passati ed è stato dissanguato con i memorandum e l'applicazione di altre leggi. E durante questi 5 mesi il Governo non ha abolito nessuna legge; non solo ha mantenuto intatto il quadro precedente, ma sta anche proponendo nuove misure ai creditori.

Il Governo sostiene che la proposta dei creditori è al di fuori del mandato popolare. La sua proposta, invece, è all'interno dei vincoli del mandato popolare?

Il Governo mente al popolo greco. Gli ha promesso che avrebbe potuto essere liberato dai memorandum e dall'austerity restando all'interno dell'UE e della via dello sviluppo capitalistico e ora sta provando a gestire il collasso della propria narrativa elettorale.

Il popolo deve dire NO a entrambe le proposte in ogni modo e usando ogni mezzo disponibile. Deve rigettare il piano dei creditori e anche il piano del Governo. Deve sollevarsi e lottare per l'unica soluzione realistica per i propri interessi, che è la rottura con l'UE e con l'attuale modello di sviluppo".


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