www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 20-02-18 - n. 663

Sulla posizione del KKE contro i pericolosi piani di USA-NATO-UE e l'implicazione della Grecia in essi

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

12/02/2018

Articolo della Sezione Relazioni Internazionale del CC del KKE

Molti mezzi di comunicazione internazionali nel precedente periodo hanno concentrato la loro attenzione sulla Grecia e sulle manifestazioni nazionaliste, che hanno avuto luogo a Salonicco e Atene, con l'appoggio aperto del principale partito d'opposizione, la ND (Nuova Democrazia), così come altre forze come "Unione dei Centristi" e l'organizzazione fascista criminale "Alba Dorata". Con lo slogan principale "Macedonia è Grecia", le forze nazionaliste, incluse quelle fasciste, cercano di sfruttare la giustificata preoccupazione del popolo sugli sviluppi nelle relazioni del paese con la FYROM, per seminare il veleno del nazionalismo, dello sciovinismo.

Il KKE non solo non ha appoggiato queste manifestazioni, ma ha anche preso una posizione contraria, ha denunciato la ND e gli altri partiti che cercavano di pescare nelle acque torbide del nazionalismo e assolvere i fascisti che partecipano in esse.

Così la pubblicazione del giornale albanese "Shekulli" ("Secolo") che ha affermato che il KKE ha appoggiato queste manifestazioni, provoca solamente disgusto. Nonostante la rapida reazione della Sezione Relazioni Internazionali del CC del KKE che ha chiesto al giornale una rettifica e di smettere di disinformare i suoi lettori, questo tuttavia non è successo. Sembra che, tra le altre cose, lo sciovinismo della "Grande Albania", seminato dalle forze politiche borghesi e dai mezzi di comunicazioni del paese vicino, accechi la gente. Tuttavia, nulla può screditare il KKE e la sua attività.

Il KKE dai primi anni della sua fondazione si è opposto all'espansionismo sciovinista della borghesia greca, che allo stesso modo delle altre forme di espansionismo sciovinista che si svilupparono e continuano a svilupparsi nella regione, ha come obiettivo quello di collocare i lavoratori "sotto bandiere altrui", sotto la bandiera dei capitalisti, chiamandoli a versare il loro sangue per gli interessi del capitale e occultare gli interessi di classe comuni delle classi operaie dei Balcani. Il KKE mantiene un fronte ideologico-politico forte contro l'espansionismo sciovinista, il nazionalismo e il gingoismo. Sia durante la campagna nazionalista in Grecia nel 1992 (a cui parteciparono tutti partiti politici e tra essi il Synaspismos, il predecessore di SYRIZA), come oggi, il KKE difende la verità: ha evidenziato che è un fatto innegabile che la Macedonia è una grande regione geografica condivisa tra quattro Stati balcanici secondo il Trattato di Bucarest nel 1993. Allora, la Grecia ricevette il 51%, la Serbia il 39% (FYROM), la Bulgaria il 9,5% e l'Albania lo 0,5%. Inoltre, il KKE ha segnalato che mettere in discussione questa realtà con lo slogan "Macedonia è solamente Grecia", facendo riferimento alla regione geografica intera di Macedonia, apre il vaso di Pandora, alimenta il nazionalismo e lo sciovinismo estremo, fornisce un alibi a chi cerca la revisione dei trattati, come nel caso della classe dominante turca che vuol mettere in discussione il Trattato di Losanna. Questo accenderà la polveriera dei Balcani.

Allo stesso tempo, il KKE si è opposto anche al cosmopolitismo del capitale che nelle attuali condizioni è fomentato dal governo di SYRIZA-ANEL, che cerca di giungere ad un accordo rispetto al nome FYROM senza trattare nell'essenza le questioni dell'irredentismo per facilitare l'ingresso del paese vicino nella NATO e l'UE. Così che il governo di SYRIZA-ANEL dimostra che ha assunto il ruolo di "portavoce" della NATO, degli USA, dell'UE. Sta estendendo le basi di USA e NATO in Grecia, sta spendendo grandi quantità di denaro per l'acquisto di materiale militare dalla NATO, che il popolo greco sta pagando molto caro. Sta rafforzando la cooperazione con stati assassini, come Israele e l'Arabia Saudita. Cerca di integrare i cosiddetti "Balcani Occidentali" nelle unioni imperialiste della NATO e dell'UE. I piani dell'UE e della NATO si stanno sviluppando nel quadro della sua feroce competizione con Russia e Cina nella regione.

Con queste iniziative il governo di "sinistra" cerca di facilitare la penetrazione del capitale greco nei Balcani, per aumentare la sua reddittività e promuovere l'obiettivo del "rafforzamento del ruolo geostrategico del paese", che in realtà non ha nulla a che vedere con la prosperità, la pace e la sicurezza del popolo greco e degli altri popoli della regione.

Il KKE sottolinea che la partecipazione nella NATO e nell'UE, non è un fattore di sicurezza né per il popolo della Grecia né per i popoli degli altri paesi e questo si è dimostrato nel corso delle relazioni greco-turche. Vediamo che la borghesia turca continua con la sua provocatoria posizione attraverso le sue forze politiche fondamentali (AKP e CHP), mette in discussione i diritti sovrani della Grecia nell'Egeo, continua le violazioni con navi e aerei militari, mette in discussione apertamente i trattati che determinano le frontiere, utilizza la minaccia di guerra se si applica il Diritto marittimo da parte della Grecia nell'Egeo ecc.

Il KKE sta rafforzando la sua lotta contro la partecipazione della Grecia nei pericolosi piani imperialisti. Chiede la chiusura della base di Suda e delle altre basi straniere in Grecia. Chiede il ritiro dei soldati greci dalle missioni fuori dalle frontiere. Chiede il ritiro della Grecia dalla NATO e dall'UE e considera che questo si possa realizzare solo con il potere operaio.

Il KKE sottolinea che i popoli stanno avanzando nel proprio promettente cammino della lotta congiunta, per espellere gli imperialisti dai Balcani e dalla regione ampia, rovesciare il barbaro sistema capitalista che crea la povertà e le guerre.

Sulla base di questi obiettivi, ha annunciato che realizzerà una grande manifestazione martedì 27 febbraio in piazza Syntagma (fuori dal Parlamento) dove il Segretario Generale del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas, pronuncerà un discorso sul tema: "Le posizioni del KKE rispetto agli avvenimenti nei Balcani, nel Medio Oriente, nel Mediterraneo Orientale, le relazioni greco-turche, la questione cipriota" e dopo si realizzerà una marcia verso l'ambasciata degli USA ad Atene, con i temi principali:

- No ai piani di USA - NATO - UE
- Gli imperialisti si spartiscono di nuovo il mondo, stanno dividendo i popoli
- No alla linea politica del governo di SYRIZA-ANEL che sta giocando il ruolo di "agente" della NATO


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