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Il KKE emerge come una forza costante di resistenza

Partito Comunista di Grecia | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

27/05/2019

Il 26 maggio si sono tenute tre elezioni in Grecia: Parlamento europeo, elezioni regionali e comunali.

Il KKE è riuscito a rieleggere i due deputati che aveva al Parlamento europeo, ottenendo 257.360 voti ossia il 5,5% (con l'83% delle schede scrutinate).

Inoltre, le liste di "Raggruppamento popolare" sono passate al 2° turno in 5 comuni con candidati sindaci comunisti, mentre nelle regioni e nei comuni in generale hanno aumentato significativamente il numero di consiglieri eletti.

L'evidenziazione del malcontento popolare emerso nelle elezioni ha indotto il partito al potere ad annunciare elezioni nazionali anticipate per fine giugno.

Nella sua dichiarazione ai mass media, Dimitris Koutsoumpas - il Segretario generale del CC del KKE ha notato quanto segue riguardo ai risultati elettorali:

"Prima di tutto vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno risposto alla chiamata del KKE a unire le proprie forze. Tutti coloro che ci hanno onorato, partecipando alle elezioni nelle fila del Partito, ma anche tutti coloro che in condizioni difficili si sono recati alle urne e hanno votato il KKE alle elezioni del Parlamento Europeo e per il Raggruppamento Popolare nelle elezioni comunali e regionali. Vorremmo ringraziare soprattutto tutti coloro che hanno fatto questo passo per la prima volta, i giovani uomini e donne che hanno dato il loro primo voto al nostro Partito.

In particolare la battaglia delle elezioni europee, ma anche quella delle elezioni locali, avevano caratteristiche che, in realtà, si riferiscono alle elezioni nazionali.

I risultati elettorali registrano ancora una volta l'antipopolare alternanza tra SYRIZA e ND, ovvero tra i due maggiori partiti del capitale, della UE, della NATO.

Il confronto, la polarizzazione, le false promesse, i dilemmi ricattatori specialmente tra i due partiti del sistema bipolare, hanno creato un clima tale da colpire gli strati popolari che ancora non credono nelle proprie forze, lasciandole inutilizzate.

Come sapete, il KKE - fin dal primo momento - ha affrontato tutte le battaglie elettorali con un unico criterio politico. Come abbiamo affermato in molte occasioni, l'UE dà direttive antipopolari, i governi le implementano, le autorità comunali e regionali le declinano, all'interno di un quadro istituzionale asfittico che è stato co-creato da tutti gli altri partiti che hanno governato.

Al momento, il KKE raccoglie circa il 6% ed elegge 2 membri del Parlamento europeo. I risultati del "Raggruppamento popolare" ci consegnano il 2° turno in 5 comuni dove abbiamo avuto la maggioranza negli ultimi cinque anni. Anche in altri comuni, dove non siamo arrivati al secondo turno, le schede della nostra lista hanno registrato una presenza significativa con centinaia di nuovi consiglieri nei Consigli comunali.

È positivo che il KKE rimanga una forza coerente per gli interessi popolari, con la tendenza a rinnovare le sue forze.

Naturalmente, non sottovalutiamo il fatto che i rapporti di forza siano ancora molto negativi in Grecia e in Europa, che il movimento operaio-popolare non sia ancora passato in una fase di contrattacco dinamico e ancora più di massa. Siamo pienamente consapevoli del fatto che all'interno delle ampie fasce della popolazione prevalgono rassegnazione, disfattismo, fatalismo, come conseguenza della smobilitazione e della ridotta partecipazione al movimento.

Crediamo che queste persone abbiano una posizione molto più positiva nei confronti del KKE, ne monitorino le posizioni, anche se non sono ancora convinte di fare un passo più decisivo.

I risultati elettorali di SYRIZA registrano il malcontento popolare nei confronti del suo governo, che negli ultimi anni ha attuato politiche antipopolari, continuando il lavoro dei governi di Nuova Democrazia e PASOK, allettando le persone con le "briciole", cosa che ND a modo suo ha anche proclamato.

Non è comunque positivo che le persone si volgano verso opzioni vecchie e fallite come ND e PASOK/KINAL o ad altre forze che sono pronte a svolgere il ruolo di baluardo o di complemento di un governo di gestione impopolare.

SYRIZA ha un'enorme responsabilità perché con le sue politiche ha consentito a ND e PASOK di apparire giustificati per il loro precedente lavoro antipopolare. In sostanza, li ha assolti da ogni responsabilità.

È positivo che Alba dorata sia scivolata dal terzo al quinto posto e che il KKE sia in vantaggio. Certamente, i cambiamenti di posizione, come quelli verso la Soluzione Greca, costituiscono la riformulazione di una scena politica reazionaria generale antipopolare.

I risultati del KKE mandano un messaggio di speranza ai partiti comunisti e alle forze militanti di altri paesi che stanno lottando in condizioni difficili per tracciare una linea radicale di recupero e raggruppamento del movimento comunista e operaio in Europa, lontano dall'abbraccio mortale della socialdemocrazia, dall'abbellimento della UE o dall'illusione di poterla riformare a beneficio dell'interesse popolare e dalla politica di integrazione e partecipazione alla gestione antipopolare borghese.

È un fatto positivo che in queste elezioni si sia espressa una certa tendenza a unire le forze con il KKE, con persone con le quali abbiamo lottato negli anni passati nel movimento operaio e contadino, con artisti, uomini di cultura e dello sport, dell'esercito e della polizia, alcuni dei quali avevano già fatto altre scelte politiche.

Questa tendenza a unire le forze con il KKE esprime i processi positivi che useremo per moltiplicarci nei luoghi di lavoro, nei quartieri popolari, nelle zone rurali, all'interno del movimento piuttosto che dietro le quinte del Parlamento. Siamo fiduciosi che tali processi e altri ancora più positivi esistano nei luoghi di lavoro, nei quartieri. Questa tendenza deve essere ampliata mentre ci avviciniamo alle elezioni nazionali.

Il giorno dopo le elezioni incontreremo nuove forze sulla via del contrattacco, sulla via della lotta politica e di massa. I voti per il KKE saranno riaffermati da domani mattina, dappertutto, in ogni quartiere, nelle scuole, nelle università per bloccare nuove misure, rivendicare misure di soccorso per i disoccupati, ricostruire il movimento popolare dei lavoratori, per l'Alleanza sociale

Il KKE continuerà a mostrare la strada per una via d'uscita concreta e reale per le persone, insieme con la disponibilità da subito allo scontro duro e a combattere per alleviare la situazione dei lavoratori, dei disoccupati, delle famiglie popolari, dei pensionati, dei giovani e di tutti quelli che stanno soffrendo. Occorre bloccare le misure peggiori ai danni del popolo da parte delle amministrazioni locali nei comuni e nelle regioni. Bloccare le nuove misure antipopolari governative. Rivendicare il soddisfacimento dei bisogni popolari contemporanei. Essere vigili e pronti contro i pericolosi progetti degli USA-NATO e verso le loro rivalità nella regione a cui partecipa attivamente il governo SYRIZA, con l'accordo sostanziale degli altri partiti.

A fine giugno ci aspetta la battaglia delle elezioni parlamentari. Con ottimismo lotteremo contro i dilemmi che saranno amplificati ancora di più in nome di alcune lievi differenze, che non cambiano in sostanza l'associazione strategica tra SYRIZA, ND e gli altri partiti. Facciamo appello soprattutto ai lavoratori, ai progressisti e ai militanti di non cedere ai dilemmi ricattatori che si intensificheranno nel prossimo mese.

Il nostro slogan rimane necessario e opportuno:

Con un potente KKE possiamo fare davvero una grande differenza perché si concretizzi una genuina opposizione popolare, un genuino sostegno popolare che fronteggi qualsiasi governo antipopolare che sorgerà, perché venga eretto un muro contro l'estrema destra, il fascismo e il conservatorismo, perché si possa aprire la strada insieme al popolo, che è il vero protagonista degli eventi futuri".


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