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Dichiarazione del Comitato Centrale del KKE sui risultati delle elezioni parlamentari del 7 luglio 2019

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/07/2019

1. Il CC saluta le migliaia di membri del Partito e della KNE, sostenitori del Partito, simpatizzanti ed elettori che hanno contribuito alla battaglia elettorale condotta dal KKE.

In particolare ringraziamo chi ha compiuto questo passo per la prima volta, i giovani uomini e le giovani donne che hanno dato il loro primo voto al nostro Partito.

Il nostro saluto militante va a tutti coloro che hanno sostenuto il KKE in questa battaglia elettorale, continuando con la stessa cooperazione avviata durante le elezioni del Parlamento europeo.

Questa cooperazione ha una sua dinamica, che non si esaurisce nelle candidature, né si misura solo nelle urne. Esprime processi che possono svilupparsi all'interno del movimento operaio e popolare, nelle lotte contro le politiche antipopolari che saranno proseguite dal neo-eletto governo della Nuova Democrazia.

Il giorno successivo le elezioni deve trovare nuove forze sul sentiero del contrattacco, sul percorso delle politiche di classe e della lotta di massa, del raggruppamento del movimento operaio, della promozione di un'alleanza sociale anticapitalista, antimonopolistica e dell'attrazione di donne e giovani nel movimento.

Il rafforzamento dell'influenza politica del KKE nei quartieri della classe operaia, nelle aree industriali dei centri urbani, mostra che l'unica strada per rafforzare il KKE nella lotta di classe e nel Parlamento è il lavoro nelle fabbriche, nei grandi centri commerciali, nelle aree caratterizzate dalla distribuzione nei piccoli negozi, nei quartieri popolari, nel settore sanitario, nell'educazione, specialmente dove i giovani sono maggiormente concentrati e quando diversi movimenti e azioni individuali si uniscono a livello nazionale su piattaforme comuni e mettono in discussione il sistema.

2. Le condizioni delle elezioni parlamentari, proprio come le elezioni del Parlamento europeo un mese fa, riflettono il nuovo rapporto di forze tra i partiti borghesi, caratterizzato principalmente d'alternanza di governo tra i due maggiori partiti del capitale, dei monopoli, dell'UE e della NATO.

Questa alternanza di governo si realizza nel contesto degli obiettivi più generali della classe dominante tesa a un intervento di natura programmatica per salvaguardare il sistema di governo con maggiore stabilità ed efficienza per fronteggiare i potenziali rischi futuri derivanti da una ripresa economica capitalista anemica e dalle aspre rivalità imperialiste che infuriano nella nostra regione e altrove.

I risultati elettorali hanno registrato un giustificato malcontento popolare verso il governo SYRIZA che aveva continuato il programma antipopolare dei governi ND e PASOK.

Tuttavia, è negativo che una parte della popolazione, a causa delle politiche di SYRIZA, si sia rivolta alle comprovate e antipopolari scelte precedenti. SYRIZA, implementando politiche antipopolari "di destra" con una retorica "di sinistra" ha ingenerato una maggiore confusione sui binomi "conservatorismo - di destra" e "progressismo - di sinistra". Ha permesso che ND e PASOK nel loro cinico progetto propugnante la necessità di una rapida promozione della ristrutturazione antipopolare, apparissero giustificati.

ND ha approfittato delle politiche antipopolari di SYRIZA e dell'insoddisfazione che ha causato per tornare alla gestione del governo con particolare severità. SYRIZA ha servito il sistema capitalista, l'Unione Europea, la NATO nel miglior modo possibile, con il risultato che in una certa misura ha distrutto la sua facciata di "sinistra", l'immagine che vorrebbe dare di sé come successore della Resistenza Nazionale di EAM. Allo stesso tempo, ha tentato e sta tentando di rinnovare le sue forze attingendo dallo spazio della socialdemocrazia e del cosiddetto centro-sinistra, che appare come la continuazione di E. Benizelos, di A. Papandreou e altri. Questo è il senso della "riforma di SYRIZA", in competizione nello spazio del PASOK e recentemente di MERA25. La supposta trasformazione di SYRIZA porta solo a un maggiore rafforzamento dello stesso sistema politico antipopolare.

SYRIZA, proprio come il PASOK in passato, cerca di travisare le barbariche politiche antipopolari con il manto del "progresso" e di una "alleanza progressista", denigrando in definitiva i valori del vero progresso, alimentando riflessi reazionari sia con le sue politiche, ma anche con la negazione delle speranze di una parte significativa delle persone.

Una parte del malcontento popolare è stato diretto alle altre forze che erano a supporto e preparate a svolgere un ruolo di argine all'autentico radicalismo popolare o di complemento alla gestione del governo antipopolare a beneficio dei capitalisti, sostituendo quelle precedenti, come il Potami, l'Enosi Kentron, l'ANEL e altri. SYRIZA continua a disorientare le forze operaie e popolari nella logica di una gestione apparentemente più "indolore del capitalismo", della "correzione dell'UE" e della partecipazione "necessaria" alla NATO.

3. L'equilibrio dei rapporti di forza tra le classi restano molto sfavorevoli, non solo in Grecia ma anche in Europa nel suo complesso. Nella nostra regione, il sindacato e il movimento popolare non sono ancora entrati in una fase di contrattacco decisivo e di massa.

Il fatto che i partiti borghesi possano ingannare la vasta maggioranza popolare, crea ulteriori difficoltà nella lotta popolare-operaia. I risultati elettorali riflettono una tendenza generale di ritirata verso il conservatorismo, alla ricerca di soluzioni di una presunta migliore gestione del sistema capitalista. All'interno di ampie fasce della popolazione domina la tendenza a rivendicazioni minime, al disfattismo e al fatalismo. Tuttavia, molti lavoratori scelgono i maggiori partiti borghesi a malincuore, senza entusiasmo e, cosa più importante, senza l'aspettativa che qualcosa possa cambiare in meglio la loro vita, mantenendo la debole speranza che "le cose non peggioreranno".

Oggi, questi lavoratori hanno una posizione più positiva nei confronti del KKE, monitorandone le posizioni e riflettendo seriamente sul Partito, anche se non si sono ancora convinti di compiere un passo più decisivo. Le posizioni del KKE hanno attratto interesse e considerazione positiva, indipendentemente dal fatto che le persone abbiano scelto il KKE nelle urne, oppure no.

Tutto ciò ha un valore per le persone, ma costituisce anche una responsabilità per il KKE che deve essere un potente trampolino di lancio per i militanti che si uniscono nelle fila del movimento operaio-popolare. Il KKE ha fiducia nella classe operaia, è convinta che farà a pezzi le speranze della classe borghese e dei suoi partiti che puntano a manipolarla e renderla esitante ancora per un lungo periodo. Alla fine la classe lavoratrice diventerà il fattore chiave per il cambiamento nei rapporti di forza nel movimento e a livello politico con l'obiettivo di prendere il potere.

4. Il KKE utilizzerà il potere dei suoi 300.000 elettori e il consenso del 5,3% dei voti espresso dal popolo greco attraverso i suoi 15 deputati parlamentari eletti, al fine di servire gli interessi delle persone. Sarà il sostegno coerente e militante dei lavoratori per rafforzare il movimento operaio e popolare nel contrattacco contro le politiche governative antipopolari che continueranno, ma anche contro la pseudo-opposizione degli altri partiti borghesi.

Positivo è l'aumento dei voti nella regione dell'Attica, sia in relazione alle elezioni del Parlamento europeo del maggio 2019 che rispetto alle elezioni parlamentari di settembre 2015, anche in base alla particolare importanza che l'Attica ha per il resto del paese.

La percentuale del KKE è stata raggiunta in condizioni di polarizzazione, di dilemmi ricattatori, di delusione, astensionismo, ripiego, coltivati non solo da ND ma anche dalle altre forze borghesi e opportuniste che si presentano come di "sinistra" o "pragmatiche", mentre l'interferenza del grande business e dei suoi alleati è stato intenso, testimoniato dalla pressione impiegata per rafforzare ND e SYRIZA, insieme agli ostacoli posti tra l'altro per impedire il voto, si pensi che migliaia di lavoratori lavorano lontano dal luogo in cui esercitano il loro diritto di voto.

La percentuale del KKE è stata raggiunta grazie il duro lavoro di migliaia di militanti e amici del KKE e di altre persone che si sono unite nella causa comune durante tutto il periodo precedente nel movimento e nelle diverse battaglie elettorali. È stata raggiunta presentando al popolo greco la vera questione delle elezioni, nei termini di che il potere che conferiranno al KKE dal giorno dopo sarà dalla parte della resistenza contro l'attacco antipopolare, guidando il contrattacco per soddisfare i bisogni contemporanei della classe operaia e popolari. Perché la forza del KKE esprime l'unica via d'uscita per le persone, la lotta del popolo per diventare padrone della ricchezza che produce, per il potere dei lavoratori, per il socialismo.

Dal 2012, momento in cui era più viva l'illusione che SYRIZA avrebbe fornito soluzioni "amichevoli" all'interno della struttura dell'UE e della barbarie capitalista, il KKE ha evidenziato il pericolo: quando le aspirazioni delle persone saranno frustrate, lasceranno posto al fatalismo e al disfattismo, allontanandole dal movimento operaio e popolare.

Un voto per il KKE anche quando esprime una scelta parziale o temporanea, ha la caratteristica di scontro con lo status quo, di emancipazione dalla politica conservatrice. Soprattutto per i giovani, dal momento che è un voto che richiede una conoscenza della storia del movimento operaio rivoluzionario, in condizioni di un equilibrio negativo nei rapporti di forza a livello mondiale e di ripiego, di un multiforme rafforzamento dell'anticomunismo con l'obiettivo di soggiogare la coscienza della gioventù e dei lavoratori al sistema corrotto e marcio. La forza elettorale del KKE è sempre modellata dalla lotta di classe, al suo apice o in un momento di crisi. E, in queste circostanze, la stabilità e l'influenza del KKE hanno un'importanza particolare. In ogni caso, è stato confermato che lo sviluppo della coscienza di classe non avviene automaticamente, attraverso l'impoverimento relativo o assoluto, l'intensità dello sfruttamento, l'aggravamento dei problemi immediati delle persone; se l'azione attorno a tutti questi problemi non è parte dello sviluppo di una lotta ideologica e politica, non solo contro l'uno o l'altro governo, contro l'una o l'altra figura politica, ma nel complesso contro il sistema capitalista stesso.

Non trascuriamo il fatto che usando, diffamandoli, i valori comunisti e del Movimento di Resistenza (EAM), e più ampiamente delle lotte del movimento popolare in Grecia e a livello internazionale, SYRIZA ha smobilitato le persone di sinistra con un orientamento radicale e influenzato negativamente il movimento operaio-popolare, mentre, nella fase precedente in cui la crisi economica capitalista era al suo apice, diffamava il movimento sindacale organizzato. Da ciò è stata accumulata molta esperienza negativa, un fatto che il movimento sindacale può utilizzare oggi per proteggere le sue lotte da forme di azione che alla fine indeboliscono il suo carattere organizzato di classe. Sotto il governo della ND, non saremo sorpresi se gli sforzi di SYRIZA e lo spazio opportunista per l'"unione contro la destra" si ripeteranno, con un attacco al Partito quale obiettivo strategico.

5. Il KKE ha dimostrato di tendere la mano a tutti coloro che vogliono percorrere il cammino della verità di classe, della giustizia, della difesa delle idee e dei valori del socialismo-comunismo, del rovesciamento del capitalismo, della lotta antimperialista e contro la guerra.

Le donne e gli uomini militanti hanno preso parte alle elezioni, nelle lotte in cui il KKE ha aperto la strada, quando gli altri partiti chiedevano che il popolo si astenesse dal movimento per essere manipolati, intimiditi, illusi. Persone che avevano avvicinato diversi spazi politici fino a al giorno prima, erano con il KKE.

Il KKE continuerà in questa direzione, nelle lotte quotidiane, nelle battaglie che abbiamo di fronte, nel tentativo di aumentare i punti di resistenza e contrattacco, radicati in ogni luogo di lavoro, per accrescere la forza del Partito con il contributo di giovani donne e uomini militanti, per sviluppare l'alleanza sociale dei lavoratori salariati, con i lavoratori autonomi, gli agricoltori e i piccoli proprietari di negozi, con gli artisti, le persone provenienti dai settori dell'istruzione, della salute, della cultura e dello sport, abbracciando più ampiamente le donne e la gioventù.

Ci impegneremo con tutti i mezzi disponibili perché la proposta politica del KKE che risponde alle criticità del modo di produzione capitalistico sia oggettivamente un faro di resistenza e speranza per una nuova società socialista-comunista, sappia "stimolare" l'interesse e conquisti i cuori e le coscienze di più lavoratori e giovani.

6. E' positivo che la formazione criminale neonazista Alba Dorata sia in declino in termini di voti e percentuali, rimanendo fuori dal Parlamento. Naturalmente, non dobbiamo sottovalutare il fatto che le forze che hanno promosso questa formazione, la stiano "ritirando", mantenendo questa entità nazista come riserva, così come il fatto che una percentuale del voto per Alba Dorata sia trasferito ad altri partiti borghesi e ai relativi spazi politici ideologici, come nel caso di "Soluzione greca".

Il rafforzamento del KKE è la condizione fondamentale per respingere e isolare completamente tali forze perché è l'unica organizzazione che lotta contro il sistema che le crea e le utilizza. Il KKE ha costantemente e consistentemente lottato contro tali forze, non ha mostrato tolleranza, non ha tentennato, non ha "pescato nelle acque torbide" del nazionalismo, come hanno fatto gli altri partiti.

7. I voti per il KKE saranno espressi da oggi in ogni luogo di lavoro, in ogni quartiere, nelle scuole, nelle università; diventeranno una forza per bloccare nuove misure, per l'organizzazione di lotte e, in generale, per la resistenza popolare puntando al vero nemico, soccorrendo i lavoratori, i disoccupati, le famiglie popolari, i pensionati, i giovani, di tutti quelli che pur creando la ricchezza sociale patiscono a causa del mancato soddisfacimento dei loro bisogni.

Sappiamo che le difficoltà non sono finite. Il mito dell'era "post-memorandum" e della "crescita equa e sostenibile per tutti" o della "crescita con prosperità" non riguardano la vita quotidiana della gente. Il giorno seguente ci sarà, prima di tutto, la competizione e lo sfruttamento capitalista da cui deriva il Memorandum a lungo termine dell'Unione Europea, gli impegni antipopolari dell'Unione Europea che portano a una maggiore bancarotta per il popolo. Questa è la strategia che SYRIZA e ND hanno, insieme a PASOK, KINAL e MERA25.

Le nuove condizioni richiedono l'organizzazione di un ampio contrattacco politico-ideologico per dimostrare che esiste un'altra strada, la strada per rovesciare il sistema di sfruttamento.

Il nuovo governo è già pronto a rispondere alle richieste del capitale con nuove drastiche misure a sostegno del suo profitto. Di conseguenza seguirà la stessa politica nei suoi assi principali: in politica interna che estera, ma anche con la partecipazione attiva nei progetti imperialisti nella regione con i pericolosi impegni nei confronti della NATO e degli USA, con nuove misure antipopolari basate sulle precondizioni già concordate con l'UE.

Il KKE con tutto il suo potere, dentro e fuori dal Parlamento, lotterà contro tutto questo, contro il nuovo governo di Nuova Democrazia, contro le nuove delusioni che SYRIZA e gli altri partiti del capitale semineranno, prendendo solo in considerazione le necessità dei lavoratori e del popolo; il KKE sarà a capo dell'organizzazione delle lotte della classe operaia, degli strati popolari e medi, contro l'attacco unito del capitale, UE e NATO. Organizzerà la resistenza popolare per aprire la strada a un autentico rovesciamento, con la classe operaia, il popolo al potere.

La risposta e la partecipazione degli strati popolari a questo invito del KKE costituisce il voto migliore e più significativo di fiducia nel loro potere e a loro vantaggio.

Martedì 9 luglio 2019

Il Comitato Centrale del KKE


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