www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 12-06-20 - n. 754

Un accordo tra la borghesia di Grecia e Italia non è da celebrare

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/06/2020

L'Ufficio Stampa del CC del KKE ha emesso il seguente comunicato rispetto all'accordo greco-italiano:

"L'accordo per la delimitazione delle zone marittime tra Grecia e Italia, annunciato dai Ministri degli Esteri dei due stati, non è da celebrare.

Si tratta di un accordo al servizio degli interessi e piani delle classi borghesi dei due stati membri della NATO e dell'UE, che sono coinvolti negli antagonismi imperialisti in corso, con dolorose conseguenze per i popoli della regione.

Coloro che parlano di un "giorno storico" non tengono in considerazione che la delimitazione della piattaforma continentale tra i due paesi, nel 1977, non ha servito gli interessi dei popoli e non ha evitato l'intensificazione dei problemi nella regione più ampia. Lo stesso vale per la delimitazione della Zona Economica Esclusiva tra Cipro, Israele, Egitto e Libano.

Inoltre, le dichiarazioni secondo cui l'accordo tra Grecia e Italia neutralizza gli argomenti legali e politici utilizzati dalla leadership turca nel quadro dell'escalation dell'aggressività nel Mediterraneo Orientale, sono esagerate e minimizzano gli avvenimenti preoccupanti e pericolosi nel Mediterraneo Orientale, nell'Egeo, nel Medio Oriente e Nord Africa.

Il KKE da tempo sostiene che la delimitazione delle zone marittime e il diritto delle isole alla piattaforma continentale e la ZEE derivano dalla Convenzione Internazionale del 1982 sul diritto del mare e ha condannato l'inaccettabile accordo Turchia-Libia, nonché la concessione di licenze ad una compagnia petrolifera statale turca per realizzare esplorazioni nella piattaforma continentale greca violando i diritti delle isole greche.

I popoli di Italia, di Grecia, i popoli della regione con la loro lotta possono formare le condizioni per vivere in pace e utilizzare la ricchezza del mare, le risorse naturali, a proprio beneficio.

Ovviamente, il KKE studierà in profondità l'accordo greco-italiano sulla delimitazione delle zone marittime e la regolazione della pesca".

10/06/2020


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