Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
22/01/2021
Ritirare la nuova legge - Le università e le scuole devono essere riaperte in sicurezza
Giovedì 21 gennaio gli studenti universitari hanno protestato nel centro di Atene per i loro studi, la loro istruzione e il loro futuro, chiedendo che le università, chiuse da circa un anno, vengano riaperte e denunciando i piani del governo di istituire una forza di polizia all'interno delle università.
Con un concentramento nel centro di Atene e un corteo verso il Parlamento, 25 associazioni studentesche hanno manifestato insieme a insegnanti, sindacati e federazioni di lavoratori che hanno unito la loro voce a quella degli studenti. "Difendiamo la nostra educazione e il nostro futuro", "ci battiamo per la formazione e l'istruzione di cui abbiamo bisogno", hanno detto, chiedendo che i 30 milioni che il governo stanzia per istituire una forza di polizia siano destinati a riaprire le università con tutte le misure necessarie contro la pandemia.
Fuori dal Parlamento, gli studenti con in mano i libri di testo, hanno scandito lo slogan: "Alle nostre istituzioni non mancano forze di polizia, ma soldi, insegnanti e libri", chiedendo finanziamenti per la riapertura delle università e opponendosi alla creazione di una polizia universitaria e alle espulsioni dalle università.
Manifestazioni simili si sono tenute in molte altre città del paese. A Salonicco, il presidio degli studenti è stato ingiustificatamente e violentemente attaccato dalla polizia. Il KKE ha denunciato l'attacco e ha chiesto il rilascio di tutti gli studenti arrestati.
In una dichiarazione, il CC dell'organizzazione giovanile del Partito Comunista di Grecia, la KNE, ha sottolineato: "Se il governo crede che si libererà degli studenti e delle loro legittime richieste, si sbaglia di grosso! Non è detta l'ultima parola! Continueranno risolutamente la lotta per ottenere la riapertura delle università, perché siano pubbliche e gratuite, per promuovere l'insegnamento e la ricerca a vantaggio del popolo e non per gli affari e gli investimenti di pochi. Lotteranno perché nelle università regni la libertà accademica e la ricerca e non per la repressione e l'autoritarismo!"
