www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 06-02-21 - n. 778

Vaccini e medicine subordinati al profitto e alla competizione di gruppi e stati capitalisti

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

02/02/2021

Dichiarazione del SG del CC del KKE

In una dichiarazione sugli sviluppi riguardanti il processo di vaccinazione, il Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista di Grecia, Dimitris Koutsoumpas, ha sottolineato:

"Da qualche giorno è iniziato il processo di vaccinazione, in un clima di compiacenza e di eccessivo ottimismo coltivato dal governo.

Il KKE aveva dichiarato fin dall'inizio che questo processo sarebbe stato lungo e non doveva fornire un alibi per evitare la necessaria messa in sicurezza del sistema sanitario pubblico e l'attivazione delle misure di protezione nei settori critici come quelli di lavoro, di studio, dei mezzi di trasporto, ecc.... I vaccini, anche se sono necessari per proteggere la salute del popolo dalla pandemia, non possono sostituire le enormi insufficienze del sistema sanitario pubblico e delle misure di prevenzione, in particolare in previsione della terza ondata della pandemia. Nuove regioni del paese sono già in "zona rossa". La responsabilità è esclusivamente del governo, perchè non ha preso alcuna misura per garantire la tutela della salute del popolo.

Affermiamo anche che la Grecia non dovrebbe dipendere dagli accordi presi dall'UE con alcune imprese farmaceutiche, funzionali ad altri scopi, e che il paese dovrebbe avere accesso a tutti i vaccini disponibili, sicuri ed efficaci, al fine di avere sufficienti vaccini per raggiungere tempestivamente la massa della popolazione. Abbiamo chiesto la divulgazione pubblica dei contratti firmati dall'UE con queste società.

Il corso degli avvenimenti conferma tragicamente le valutazioni e posizioni del KKE. Lo dimostrano i lunghi ritardi nelle consegne, le guerre commerciali e la competizione geopolitica, il trattamento privilegiato degli Stati forti a scapito di quelli più deboli.

È confermato che tutto ciò è dovuto al fatto che i vaccini e le medicine sono merci lucrative, la cui ricerca, produzione e distribuzione sono soggette ai profitti e alle competizioni dei grandi gruppi e stati capitalisti.

E mentre questa situazione minaccia la salute e la vita delle persone, il governo si impegna a promuovere i "certificati di vaccinazione", che in sostanza servono gli interessi delle compagnie turistiche e di trasporto, e saranno utilizzati per ridurre le misure di protezione della salute. C'è il rischio che si ripeta il risultato dell'apertura incontrollata del turismo della scorsa estate, senza misure di prevenzione, come i test."

Riferendosi alla proposta del presidente di SYRIZA, ha affermato: "Tuttavia, questa situazione non può essere fronteggiata con l'"acquisizione del brevetto", aprendo un nuovo circolo vizioso di affari e negoziazioni con le imprese farmaceutiche. Il brevetto, che è direttamente legato alla proprietà capitalista, deve esser abolito. Sottolineamo la necessità di una industria farmaceutica socializzata dello Stato e di una cooperazione internazionale per promuovere la ricerca, lo studio, la produzione di vaccini e medicine.

Questa realtà porta ancora una volta in primo piano la palese contraddizione del nostro tempo: da un lato gli enormi progressi e conquiste della scienza, della tecnologia, del lavoro umano collettivo e dall'altro l'appropriazione di queste conquiste per aumentare i profitti dei gruppi imprenditoriali a scapito dei bisogni popolari, anche della salute e della vita. Questo è il capitalismo, il nemico visibile che ostacola il progresso sociale e la prosperità".


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