www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 12-06-21 - n. 793

I lavoratori in sciopero sono scesi in massa nelle strade

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

11/06/2021

Proposta per un nuovo sciopero il 16 giugno

Tutta la Grecia è rimasta "paralizzata" il 10 giugno quando migliaia di lavoratori hanno partecipato allo sciopero più grande degli ultimi anni e alle manifestazioni di Sindacati, Federazioni e Centri di Lavoro, inviando il messaggio che con la loro lotta i lavoratori possono gettare nella spazzatura il disegno di legge anti-operaio del governo. Migliaia di scioperanti hanno espresso la necessità di continuare e intensificare la lotta, scandendo lo slogan: "giù le mani dalla giornata lavorativa di 8 ore".



I sindacati sono orientati a intensificare la lotta con un nuovo sciopero generale il 16 giugno, giorno in cui la maggioranza di governo in parlamento cercherà di approvare il progetto di legge anti-operaio.



"Il popolo ha scritto oggi una pagina gloriosa nella sua storia", ha sottolineato Giorgos Perros, membro della Segretaria Esecutiva del PAME, alla fine della marcia in Piazza Syntagma, di fronte al parlamento, chiedendo al governo di ritirare la mostruosità anti-operaia.



"Continuiamo la battaglia, coinvolgiamo altri lavoratori nella lotta. Il 16 giugno, saremo più numerosi", ha proseguito Perros, mentre migliaia di manifestanti gridavano slogan in difesa della giornata lavorativa di 8 ore e delle conquiste dei lavoratori, dichiarando la loro determinazione a intensificare la lotta.

Il SG del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas ha partecipato alla manifestazione di massa dei sindacati ad Atene e ha rilasciato la seguente dichiarazione ai media: "Qualsiasi cosa faccia il governo, questo progetto di legge è condannato nella coscienza dei lavoratori. I lavoratori e le lavoratrici, i giovani, hanno ora l'ultima parola. Se capiscono e realizzano la loro forza, possono cancellare questo disegno di legge e gettarlo nel posto che merita, nella pattumiera. Non si può vivere come schiavi nel 21° secolo".












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