www.resistenze.org - popoli resistenti - guatemala - 20-09-10 - n. 332

da www.insurgente.org
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
L'espulsione di immigrati dagli Stati Uniti colpisce l'economia del Guatemala
 
20/09/2010
 
Le continue deportazioni di immigrati dagli Stati Uniti, che nel primo semestre dell'anno hanno raggiunto 56.665 persone, minacciano l'economia del Guatemala, dove centinaia di migliaia di famiglie sopravvivono grazie all’invio di denaro dai loro parenti da quel paese. Il 55 percento dei beneficiari degli invii che arrivano dagli Stati Uniti sono donne che utilizzano principalmente le entrate per beni di consumo ed in minore misura per spese sanitarie, educazione o aperture di attività commerciali.
 
Statistiche del Ministero dell'Economia del Guatemala segnalano che esistono nel paese circa 325.000 micro-imprese finanziate con il denaro proveniente dalle rimessefamiliari. Si stima che i quasi 1,4 milioni di guatemaltechi che risiedono illegalmente negli Stati Uniti, inviano gran parte delle loro entrate alle famiglie che in molti casi riescono a supplire alla mancanza di un salario.
 
Il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia segnala che in media le rimesse mensili provenienti dagli Stati Uniti è di 275 dollari per famiglia, che ha rappresentato negli ultimi due anni un ingresso annuale di 3.900 milioni di dollari. Le cifre contrastano con il reddito medio di una famiglia indigena guatemalteca che è di circa 150 dollari al mese.
 
Il principale fattore che genera l’emigrazione di migliaia di guatemaltechi, pronti ad abbandonare il proprio paese per cercare un futuro migliore per le loro famiglie, è la povertà , che colpisce almeno la metà dei 13 milioni di abitanti della nazione centroamericana. In alcune comunità dei dipartimenti di San Marcos, Quiche e Huehuetenango, questa situazione ha provocato che la presenza dei padri si sia ridotta solo al 12 percento delle famiglie.
 
Statistiche della Direzione Generale di Migrazione del Guatemala affermano che ogni anno, almeno150.000 guatemaltechi cercano di arrivare illegalmente negli Stati Uniti, dei quali l’ 80 percento vieni poi deportato.
 
A fronte dell'incremento dei flussi migratori e all’emanazione di leggi anti-immigrati come quella recentemente approvata in Arizona, il presidente guatemalteco Álvaro Colom ha sollecitato nel passato mese giugno, l'applicazione di uno Status di Protezione Temporanea che permetta agli immigrati di evitare l’espulsione, attualmente al vaglio di Washington. Una relazione della Procura dei Diritti Umani segnala che la stabilità di molte famiglie è a rischio, poiché nel 2010, il 35 percento del totale di deportati era residente negli Stati Uniti da uno a cinque anni, il 26 percento dai sei ai dieci anni ed il 20 percento da meno di un anno.
 
Nonostante il fatto che le espulsioni continuino, i primi sei mesi del 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, hanno registrato un leggero incremento del valore delle rimesse del 2,5 percento.
 
Ma un'analisi della Banca del Guatemala avverte che questa lieve crescita può derivare dal fatto che gli immigrati guatemaltechi, davanti all'inasprimento delle leggi sull'immigrazione statunitensi, stanno rimpatriando tutti i loro risparmi.
 
 

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