www.resistenze.org - popoli resistenti - irlanda - 28-01-07

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Bono si arruola nell’esercito
 
Socialist Voice
Giornale del Partito Comunista di Irlanda

Gennaio 2007

Cosa sta capitando alle rockstar irlandesi di mezza età che sentono la necessità di onorare la propria vita accettando il titolo di “baronetto” dallo stato britannico? Il primo è stato Bob Geldof, ora seguito da Bono (Paul Hewson), ad accettare questo “onore” dai parassiti di alto rango che vivono a Buckingham Palace, operando di fatto a beneficio dell’imperialismo britannico.
 
Seguono i passi di “Sir” Tony o’Reilly, proprietario dell’Independent Newspapers Group, una compagnia la cui storia è anti-sindacale e anti-operaia, perversamente anti-repubblicana, anti-neutrale, pro UE, Washington e Londra. Quindi ci fu "Sir" Michael Smurfit, capo della Smurfit Corporation che è stata messa sotto accusa per lo sfruttamento dei popoli indigeni dell’America Latina.
 
Questi due individui sono forse stati ricompensati per il loro contributo alla musica rock? No. Per la loro capacità di creare tendenza? No. Bob e Bono sono stati ricompensati per i servizi offerti alla campagna “fine della povertà”. Come i nostri lettori sanno fin troppo bene, la povertà nel mondo non è affatto scomparsa, anzi è aumentata. Sia Bush che Blair sono al governo di paesi in cui la povertà è endemica. La probabilità che vogliano seriamente porre fine alla povertà nel mondo, cambiando le politiche responsabili del diffondersi e dell’acutizzarsi della povertà a livello globale, sono alquanto remote. Se Bush non eliminerà la povertà dal proprio paese, non lo farà in Africa.
 
Dobbiamo porci la domanda se la pletora di rock star, celebrità e politici falliti abbiano agevolato oppure ostacolato la costruzione di una indispensabile alleanza globale per combattere le povertà e per il commercio solidale. Appariamo forse cinici nel credere che queste siano solo ulteriori possibilità concesse alle loro carriere in declino, aiuti nella vendita dei dischi? O soltanto un’opportunità di attirare l’attenzione dei media contando sproporzionatamente sulla loro popolarità? E’ il caso che, proprio come nel reality televisivo "Il Grande Fratello”, debbano far esibire qualche pagliaccio irlandese?
 
Gli ego di Bob e Bob sono facilmente stuzzicabili e il loro interesse è facilmente catturato da iniziative di facciata operate dagli agenti delle multinazionali e dell’imperialismo mondiale.
 
Sta diventando tristemente chiaro che corteggiare le celebrità può essere un’arma a doppio taglio. Può essere lo strumento attraverso cui il potere manipola e devia le genuine istanze delle persone in un “cul de sac”
 
Come scrisse James Connolly, “Si, essere governati dai pazzi è una grande arte inglese, con pazzi irlandesi a praticarla”.

Traduzione per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare