www.resistenze.org - popoli resistenti - iran - 11-01-20 - n. 734

Cresce l'urgente necessità di intensificare gli sforzi per preservare la pace nella regione e confrontarsi con le pericolose politiche avventuriste dell'imperialismo USA!

Partito Tudeh dell'Iran | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/01/2020

Secondo le agenzie di stampa mondiali, Qasem Soleimani, il comandante della Forza Quds del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica dell'Iran [IRGC], Abu Mahdi al-Mohandis, [capo di Kataib Hezbollah e] secondo in comando delle Forze di mobilitazione popolare irachene, così come un certo numero di [cittadini] iraniani, iracheni e libanesi dello stesso convoglio, sono stati uccisi in un attacco aereo vicino all'aeroporto di Baghdad. L'assassinio di Qasem Soleimani, per ordine del presidente [USA] Donald Trump, in chiara violazione della sovranità nazionale irachena e dell'intero diritto internazionale, potrebbe senza dubbio comportare rischi per la regione.

Ali Khamenei, capo supremo del regime in Iran, ha pubblicato un messaggio in seguito all'incidente, in cui annuncia tre giorni di lutto nazionale e avverte che "la vendetta di Aharsh attende i criminali le cui sporche mani sono macchiate del suo [di Soleimani] sangue e di quello di altri martiri dell'incidente della notte scorsa".

Adel Abdul Mahdi, il primo ministro iracheno, ha condannato gli omicidi di Qasem Soleimani e AbuMahdi al-Mohandis. Nella sua nota ha definito l'attacco aereo all'aeroporto di Baghdad come una "azione ostile" e una violazione all'integrità territoriale del paese, che potrebbe portare a una guerra in Iraq, nella regione e nel mondo. L'IRGC ha anche avvertito in una dichiarazione che l'uccisione di Qasem Soleimani "contrariamente alle sue intenzioni e al suo obiettivo" aprirebbe nuovi fronti contro Stati Uniti e Israele nella regione e nel mondo [intero].

Negli ultimi mesi, il Partito Tudeh dell'Iran ha instancabilmente e ripetutamente messo in guardia sul rischio delle politiche avventuriste dell'imperialismo USA e dei suoi alleati - tra cui il governo reazionario dell'Arabia Saudita e il governo razzista israeliano- nonché delle politiche imprudenti e interventiste del regime iraniano nella regione, inclusi Iraq e Libano, che negli ultimi mesi hanno visto diffondersi le proteste popolari contro le ingerenze straniere, in particolare quella del regime iraniano.

Il Partito Tudeh dell'Iran, se da un lato denuncia questo atto di terrorismo da parte dell'amministrazione Trump - che è indice della sua flagrante mancanza di rispetto del diritto internazionale - ritiene che tutti gli sforzi debbano essere compiuti per prevenire l'escalation della crisi nella regione e la canalizzazione delle tensioni verso pericolosi conflitti militari.

È anche necessario sottolineare che i conflitti militari nella regione andranno a esclusivo beneficio delle forze più reazionarie e antipopolari nella regione e in tutto il mondo e saranno contrari agli interessi della nazione e dei lavoratori. L'azione dell'amministrazione Trump si svolge in un frangente che lo vede prossimo a un processo di impeachment al Senato USA per abuso di potere, mentre gli americani sono entrati in un anno elettorale. In Iran, il nostro popolo - che è ben consapevole delle catastrofi che la guerra ha provocato in passato alla nostra patria - si è sempre preoccupato della prospettiva di un'altra guerra. L'estendersi di un'emergenza nazionale e di una situazione bellica in Iran, dopo che il crescente movimento popolare negli ultimi mesi ha portato una seria sfida al regime teocratico, sarà usato come scusa per intensificare l'atmosfera di repressione e terrore. Una situazione di emergenza nel paese porterà a condizioni più dure e severe per qualsiasi espressione di opinione, nonché a conseguenze più gravi per averla espressa. Contrariamente alla prospettiva di forze come i monarchici e il PMOI [Mojahedin del Popolo Iraniano]- che agiscono come agenti dell'amministrazione Trump e chiedono l'intervento militare USA contro la nostra patria, - [il nostro partito riconosce che] l'intensificazione dei conflitti militari danneggerà sicuramente i popoli di Iran e Iraq più di chiunque altro, gli stessi popoli che per anni sono state le principali vittime delle politiche delle forze reazionarie e dell'imperialismo statunitense.

Il Partito Tudeh dell'Iran fa appello a tutte le forze progressiste, amanti della libertà e amanti della pace dell'Iran, della regione e di tutto il mondo, a proseguire i loro sforzi per mobilitare l'opinione pubblica mondiale contro l'escalation delle tensioni e i pericolosi e distruttivi conflitti militari nella regione. Ai reazionari e antipopolari leader del regime al potere in Iran e al governo degli Stati Uniti non dovrebbe essere permesso di trascinare ancora una volta la regione del Medio Oriente nel fuoco e nel sangue con un'altra guerra disastrosa. La lotta per preservare la pace e fermare le forze della guerra nella regione del Medio Oriente, al fine di difendere gli interessi dei lavoratori e della nazione iraniana, è della massima importanza.

Il Comitato Centrale del Partito Tudeh dell'Iran

3 gennaio 2020


Uniamo gli sforzi per difendere la pace e prevenire un'altra guerra devastante

Partito Tudeh dell'Iran | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/01/2020

Cari compatrioti!

Il regime teocratico di Velayat-e Faqih [in Iran] ha fatto un passo pericoloso nell'escalation della crisi creata dopo l'assassinio di Qasem Soleimani e dei suoi compagni, trascinando potenzialmente l'Iran in una guerra devastante, attraverso l'attacco missilistico contro due basi militari statunitensi in Iraq (ad al-Anbar ed Erbil). Va notato che Donald Trump, il presidente di destra e razzista degli Stati Uniti, nei giorni precedenti aveva crudelmente annunciato una reazione militare sproporzionata a qualsiasi ritorsione intrapresa dal regime iraniano nel contesto dell'assassinio di Soleimani e minacciato che gli Stati Uniti erano pronti ad attaccare pesantemente 52 obiettivi strategici in Iran, tra cui una serie di siti culturali. La risposta [della Repubblica islamica] con i missili balistici e l'annuncio che tali attacchi sono stati lanciati dal territorio dell'Iran, danno dimensioni molto pericolose a questa [ultima] disavventura da parte del regime.

Un attento esame delle dichiarazioni rilasciate dall'IRGC [Corpo delle guardie della rivoluzione islamica dell'Iran], la posizione assunta da Mohammad Javad Zarif [ministro degli Esteri iraniano] e il discorso odierno di Ali Khamenei [la Guida suprema] suggeriscono che il regime [ha scommesso] che gli Stati Uniti non avrebbero reagito a questi attacchi missilistici, lasciando così aperta al regime - dopo tutte le sue minacce di prendersi una "dura vendetta" sugli Stati Uniti e di "schiaffeggiarli duramente" - la strada per i successivi negoziati con loro [gli Stati Uniti]. Nel suo discorso di oggi [8 gennaio], Khamenei ha dichiarato: "È accaduto un incidente importante. Il problema della ritorsione è qualcos'altro. Ora sono stati schiaffeggiati. Questa è un'altra questione. Azioni militari come questa non sono adeguate a tale situazione. La presenza dannosa degli Stati Uniti nella regione dovrebbe cessare".

In un messaggio pubblicato oggi sulla pagina Facebook ufficiale del Primo ministro iracheno [ad interim], Adel Abdul Mahdi, è stato affermato che Teheran aveva preventivamente informato Baghdad del suo attacco [missilistico]. Nel messaggio, che portava la firma del suo portavoce, si afferma che il governo iracheno aveva ricevuto un messaggio verbale ufficiale dalla Repubblica islamica dell'Iran che annunciava che la "risposta all'assassinio di Qasem Soleimani" era iniziata o sarebbe iniziata. Questo messaggio affermava inoltre - citando il regime - che l'attacco alle posizioni delle forze statunitensi in Iraq "sarà limitato".

Sulla base delle valutazioni sugli attacchi missilistici dell'Iran da parte di esperti militari - trasmesse dalla CNN, il canale di notizie degli Stati Uniti - è stato dichiarato: "Se l'obiettivo degli attacchi missilistici iraniani era di colpire le forze americane, questo attacco non sembra razionale, ma se l'obiettivo di questo attacco era invece quello di attuare gli ordini di Ali Khamenei di punire gli Stati Uniti per l'omicidio di Qasem Soleimani, allora sembra molto ragionevole". Secondo [l'agenzia di stampa iraniana] ILNA, citando il sito web della CNN, un ufficiale militare USA avrebbe dichiarato che le loro forze avevano ricevuto un avvertimento prima degli attacchi missilistici della Repubblica islamica. Il funzionario USA ha affermato che l'esercito aveva ricevuto un avvertimento per attivare l'allarme della minaccia d'attacco e che, quindi, le forze [della base] sono state in grado di scendere nei loro rifugi.

Cari compagni iraniani!

In una dichiarazione che il nostro Partito ha rilasciato dopo l'assassinio di Qasem Soleimani, è stato affermato che mentre condanniamo l'atto terroristico dell'amministrazione Trump - che indica il suo totale e criminale disprezzo per il diritto internazionale - crediamo che tutti gli sforzi debbano essere fatti per prevenire l'escalation di una crisi nella regione e la canalizzazione delle tensioni verso pericolosi conflitti militari. Abbiamo anche sottolineato che i conflitti bellici e militari in Medio Oriente andranno a beneficio esclusivo delle forze più reazionarie e antipopolari nella regione e in tutto il mondo e sarebbero contro gli interessi della nostra nazione e dei lavoratori.

L'esperienza storica dimostra che molti dei conflitti distruttivi nel mondo sono iniziati a causa di politiche imprudenti e provocatorie di questo tipo. La più grande minaccia alla nostra patria e alla regione è [rappresentata dal fatto] che né la leadership della Repubblica islamica né il presidente degli Stati Uniti, nel fare la loro analisi finale, hanno mai preso in considerazione - né prenderanno mai in considerazione - gli interessi dei popoli della regione e della propria nazione.

Il Partito Tudeh iraniano chiede ancora una volta a tutte le forze progressiste, amanti della libertà e amanti della pace dell'Iran, della regione e di tutto il mondo di compiere ogni sforzo per evitare l'escalation di tensioni e pericolosi conflitti militari nella regione.

I "conflitti militari limitati" non solo non porteranno alla riduzione delle tensioni ma potrebbero indubbiamente gettare le basi per devastanti conflitti militari che sarebbero certamente catastrofici per la nostra patria e la regione. L'esperienza dei due attacchi militari statunitensi contro l'Iraq e la tragedia che la popolazione di quel paese ha affrontato negli ultimi due decenni è una chiara indicazione di ciò che potrebbe attendere oggi la nostra patria. Sottolineiamo ancora una volta che non permetteremo ai leader reazionari e antipopolari dei regimi al potere in Iran e negli Stati Uniti di trascinare la regione del Medio Oriente nel fuoco e nel sangue con la crisi di un'altra guerra. Sforzarsi di mantenere la pace e prevenire l'inizio di una guerra devastante è di urgente e massima importanza nell'attuale situazione, per difendere gli interessi dei lavoratori e della nazione iraniana.

Comitato centrale del Partito Tudeh dell'Iran

8 gennaio 2020


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