www.resistenze.org - popoli resistenti - iraq - 23-12-03

da Parti du travail de Belgique - http://www.ptb.be/scripts/article.phtml?section=A1AAABCCBC&obid=22150
traduzione dal francese a cura di F.R.

Perché gli USA volevano tanto Saddam Hussein?


George Bush pretende che l'arresto di Saddam Hussein liberi l'Iraq del suo tiranno. Altri affermano che Saddam Hussein è stato solamente un pedina degli americani fino alla prima guerra del Golfo nel 1991. Reazione di Mohammed Hassan.
Davide Pestieau 17-12-2003

Mohammed Hassan. Se volete comprendere la storia di Saddam Hussein e dell'odio degli Stati Uniti al suo riguardo, bisogna paragonarlo a Nasser, il presidente egiziano negli anni 50 e 60.

Quando Nasser ha nazionalizzato il canale di Suez nel 1956, (il canale di importanza strategicca che collega il mediterraneo all'oceano indiano), è stato paragonato, come Saddam Hussein più tardi, a Hitler. Nasser era accusato di reprimere gli islamici dei Fratelli musulmani. Di affamare i contadini egiziani per la costruzione dello sbarramento idroelettrico di Assouan. Di minacciare di gettare Israele al mare. L'Egitto ha dovuto affrontare due guerre: nel 1956 contro Israele, la Francia e la Gran Bretagna. Poi nel 1967 contro Israele, sostenuto dagli Stati Uniti.

Per l'imperialismo, il principale crimine di Nasser era la sua volontà di unire il mondo arabo in un insieme economico e politico capace di essere realmente indipendente degli Stati Uniti e dell'Europa.

Ma si può paragonare veramente con Saddam Hussein?

Mohammed Hassan. Saddam Hussein è stato influenzato molto da Nasser. Quando la rivoluzione in Iraq esplode nel 1958, caccia il re ed i 10% di proprietari fondiari che controllano il paese sotto un regime feudale pro - britannico. Del resto, Ahmed Chalabi, attuale dirigente iracheno pro - USA, vicino a Rumsfeld e Bush, è proprio il figlio della famiglia irachena più ricca dell'epoca, che ora vuole ricuperare i suoi beni.

Il 1972 è la svolta reale per l'Iraq, con la nazionalizzazione del petrolio: le compagnie petrolifere britanniche sono espropriate. Il paese conosce allora un sviluppo industriale senza precedente. Ma anche sociale. Lo stato è stato diretto da un’alta borghesia nazionalista, ma che ha costruito delle scuole e delle università. L’Unicef ha riconosciuto che l'Iraq ha praticamente sradicato l'analfabetismo e spinto la scolarizzazione ad uno dei tassi più elevati del Medio Oriente (l’87% dei giovani di 12 a 17 anni andavano a scuola prima del 199)1. L'Iraq ha investito nell'agricoltura, nell'elettrificazione e nella sanità. L'Iraq sostiene anche la Siria, nel 1967 e nel 1973, contro le guerre israeliane.

Ma gli americani non hanno ragione a indicare la mancanza di democrazia?

Mohammed Hassan. Allora, primo di tutto, avrebbero dovuto cominciare coi governi feudali del Golfo, di Arabia Saudita, del Kuwait, del Bahrein o dell'Oman. Se si parla di dittatura, di assenza di costituzione, di assenze di diritti per le minoranze e per le donne, è là che bisognava cercare.

In quanto all'Iraq, c'erano certamente dei problemi di democrazia, era molto lontano da essere un modello politico ideale. Ma questo appartiene agli iracheni, ed ad essi solo, di giudicare i loro dirigenti e la loro storia, senza nessuna interferenza straniera. Il colonialismo USA non può risolvere certamente questo problema.

Supponete che l'Iraq sia fantasticamente ricco e superpotente a livello militare. Trovereste normale che vada a rovesciare il governo USA e arresti Bush e Rumsfeld, sotto il pretesto che ci sono più di due milioni di persone nelle prigioni americane, un quarto del numero totale al mondo? Che le minoranze nere e latinos sono discriminate? Che ci sono più di 40 milioni di persone sotto la soglia di povertà?

E che risponde a quelli che affermano che Saddam Hussein è stato un pedina degli americani, particolarmente all'epoca della guerra contro l'Iran tra 1980 e 1988?

Mohammed Hassan. Che bisogna guardare i fatti. Sapevate che l'Iraq non ha avuto nessuna relazione diplomatica con gli USA tra 1958 e 1984? Che lo Scià, dittatore iraniano pro - USA prima de1979, ha sostenuto e finanziato attivamente su ordine di Washington il gruppo curdo di Barzani in Iraq, per indebolire l'Iraq di Saddam Hussein?

La presa di potere degli islamici e di Khomeiny in Iran nel 1979 ha cambiato la situazione. Anti-americano, il regime iraniano sviluppava un'ideologia religiosa di espansione senza frontiere. Aveva delle ambizioni regionali verso l'Iraq. Con la guerra, sperava di spingere gli sciiti iracheni contro il partito Baath. L'Iraq voleva difendere lo stato nazionalista arabo. La guerra è esplosa tra i due paesi, ciò fu un grave errore.

Gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per indebolire i due campi. Hanno finanziato i due campi: l'Iraq ma anche l'Iran attraverso il famoso Irangate ed Oliver North. Il risultato economico principale è che i regimi arabi pro-USA hanno potuto approfittare della situazione per abbassare i prezzi. E trascinare così l'Iraq, l'Iran, ma anche l'Unione Sovietica in un grave crisi finanziaria. Esangue per questa guerra, ma rinforzato militarmente, Saddam Hussein ha lanciato nel 1989, alla Lega araba, la necessità di un'unione economica araba. Da questo momento, è stato l'uomo da abbattere per gli americani.