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da rebelion.org
http://www.rebelion.org/noticia.php?id=39135
Record storico di torture e uccisioni di civili
Secondo le Nazioni Unite, almeno 100 iracheni al giorno muoiono di morte violenta
 
Peter Symonds
11/10/2006

Gli ultimi dati delle Nazioni Unite sull'Iraq rivelano un panorama devastato dalle torture, l’incremento delle morti di civili e l’anarchia, fatti che suppongono una condanna inappellabile dell'occupazione capitanata dagli USA. 
Tre anni dopo l'invasione illegale, la violenza dell'esercito statunitense e dei suoi alleati per eliminare qualunque opposizione è ora finita nella spirale di un confronto civile settario. 
Secondo una relazione resa pubblica dalla Missione di Assistenza dell’ONU per l'Iraq (UNAMI) [1], il numero di morti di civili in tutto il paese è arrivato al cifra record di 6.599 nei mesi di Luglio ed agosto, cioè, circa 100 al giorno, superiore a quella di 5.818 dei due mesi precedenti. I dati di UNAMI indicano un aumento, dalle 710 morti di gennaio, alle 1.129 di aprile, alle 3.149 in giugno, le 3.590 in Luglio e le 3.009 in agosto. Probabilmente la cifra è superiore. Le stime di UNAMI si basano su due fonti: il ministero [iracheno] della Sanità, coi registri di morti forniti dagli ospedali, e l'Istituto di Medicina Legale di Baghdad che controlla i corpi non identificati che vi arrivano.
Nel mese di Luglio, il ministero della Sanità non ha informato delle morti registrate nella provincia di Anbar, la regione con la più feroce resistenza alle truppe statunitensi. 
UNAMI nella sua relazione, indica che continua a ricevere i rapporti delle forze comandate dagli USA che “[...] partecipano ad incidenti con uso eccessivo della forza e con restrizioni alla libera circolazione di civili. I caduti sono procurati dai gruppi di resistenza antistatunitense e dalle bande criminali.” Tuttavia, il numero è incrementato sempre di più dalla violenza settaria.
“Quegli assassini riflettono il fatto che gli assassini indiscriminati di civili sono continuati in tutto il paese, poiché centinaia di corpi appaiono con segni di gravi torture e con i segni di esecuzioni.
Assassini eseguiti dagli Squadroni della morte o da gruppi armati, con connotazioni di vendette o settarismi”, aggiunge la relazione. 
UNAMI segnala anche l'aumento di “assassini d’onore” di donne, con un aumento di donne e ragazze con spari nel petto, invece che alla testa. Come dicono informatori locali, gli estremisti sunniti e sciiti hanno stabilito comitato segreti per l'applicazione della sharia, responsabili della brutale imposizione dei suoi reazionari codici morali sulle donne.

Baghdad, campo di battaglia 
La maggioranza degli assassini, 5.106 in Luglio e agosto, sono avvenuti a Baghdad, che si è convertita nel campo di battaglia tra le milizie settarie [2]. Gli attentati violenti e le rappresaglie che implicano massacri arbitrari di civili sono fatti quotidiani. Una città di più di cinque milioni di abitanti, che in altri tempi era orgogliosa del suo cosmopolitismo, si sta dividendo in sobborghi dove avvengono pulizie etniche. 

La relazione di UNAMI calcola in 300.000 persone gli sfollati dal mese di febbraio, quando c’è stato l'attentato contro la moschea di al-Askariya nella città di Samarra, quello che ha provocato una repentina escalation della violenza comunitaria. 
Kofi Annan, segretario generale dell’ONU lunedì [18 settembre] ha dato l’allarme: “[...] esiste il grave pericolo che lo Stato iracheno si sgretoli in mezzo ad una guerra civile totale.”
La responsabilità di questo macello settario ricade sull'Amministrazione Bush che ha confidato nei fondamentalisti sciiti e nei partiti nazionalisti curdi per imporre il suo controllo in Iraq [3]. 
Molte delle bande di assassini che si muovono in seno alle forze poliziesche, tra cui la celebre Brigata Wolf del ministero, sono state create proprio da statunitensi nel 2004, applicando il modello degli Squadroni della morte finanziati dagli USA in America latina. Quest’anno, analisti statunitensi hanno difeso sempre di più pubblicamente la divisione dell'Iraq basata su principi settari e comunitari, quale mezzo per mantenere il paese ed il suo petrolio sotto il controllo statunitense. 
Non risulta sorprendente che forze governative e vari gruppi di milizie si servano di reti di camere segrete di tortura a Baghdad. La diligente elezione del primo ministro Iyad Alaui, portata a capo da Washington, ha stabilito il modello nel 2004, quando secondo le dichiarazioni dei testimoni oculari allo Sydney Morning Herald, Alaui in persona ha ucciso sei detenuti ammanettati nel centro di sicurezza di al-Amiriyah di Baghdad, davanti a membri della polizia e dell'esercito statunitense. Come ha dichiarato uno dei testimoni: “Alaui volle mandare un messaggio ai suoi poliziotti e soldati affinché non si spaventassero tanto se dovevano ammazzare qualcuno.”
 
Tortura ed esecuzioni extragiudiziali 
La tortura e le brutali esecuzioni sono ora un fatto quotidiano. La Relazione di UNAMI segnala:
Frequentemente “i cadaveri che vengono portati all'Istituto di Medicina Legale presentano segni di gravi torture, tra gli altri, ferite prodotte da acidi e scottature causate da sostanze chimiche, perdita della pelle, ossa rotte, colonna vertebrale, mani e gambe, occhi e denti estratti, e ferite da trapani e chiodi.” 
Manfred Nowak, relatore speciale dell’ONU per la Tortura e la Crudeltà, diceva giovedì [21 settembre] a Ginevra che in Iraq l’uso della tortura è ormai “fuori controllo”:
“La situazione è tanto cattiva che molta gente dice che è peggiore di quella che era all'epoca di Sadam Husein; ci sono gruppi terroristici, c’è l'esercito, la polizia, le milizie. C'è troppa gente rapita, gravemente torturata ed assassinata.”
Nowak ha intervistato rifugiati iracheni nella vicina Giordania e ha dichiarato di aver ricevuto denunce di torture nelle prigioni dirette dai ministeri iracheni degli Interni e della Difesa, come di prigioni sotto il controllo USA e dei suoi alleati. "Molte di quelle denunce, non ho dubbi, erano affidabili." Nowak ha voluto la pubblicazione completa dei risultati di un'indagine governativa sulle violazioni dei diritti umani nel centro di detenzione di al-Jadiriya nel novembre del 2005. 
Un funzionario del Dipartimento di Stato statunitense sul Times ha respinto veementemente le affermazioni di Nowak: “Come si può paragonare la tortura autorizzata dallo Stato in una dittatura, con la situazione attuale che “non possiamo controllare?”
Ma la tortura è proprio quella che l'Amministrazione Bush ha autorizzato non solo a Baghdad, ma a Guantánamo e nella rete di prigioni della CIA in tutto il mondo. Diplomaticamente, Nowak ha dichiarato che la situazione sembrava essere migliorato da quando vennero alla luce i maltrattamenti statunitensi ai carcerati di Abu Ghraib, ma non esiste conferma indipendente sulle attuali condizioni all'interno delle prigioni militari USA in Iraq. 
La relazione di UNAMI afferma che 35.000 iracheni erano detenuti alla fine di agosto, il 28 % in più che alla fine di giugno [4]. Di essi, 13.371 erano carcerati dagli USA e dalle forze armate straniere che continuavano a praticare ricerche e detenzioni arbitrarie su grande scala. Tutti i carcerati sotto custodia statunitense erano mantenuti indefinitamente, senza accuse, in flagrante violazione dei diritti democratici elementari. Fino al 9 di settembre, solo 1.445 erano stati condotti a giudizio davanti a tribunali iracheni e 1.252 erano stati i condannati.
 
La settimana scorsa, un ex carcerato, Muayad Yasin Hassan, ha dichiarato ad Associated Press che era stato fermato “per ragioni di sicurezza” nell’aprile del 2004 ed era rimasto per 13 mesi ad Abu Graib e Bucc, dove fu interrogato senza tregua. Gli fu negata l'assistenza di un avvocato e qualunque contatto con la sua famiglia. Un altro ex carcerato, Walid Abdul Karim, che era infuriato per il trattamento ricevuto in una prigione militare statunitense, ha dichiarato: “Odierò agli statunitensi per il resto della mia vita.” 
Il 1 settembre, il segretario generale dell’ONU, in una relazione al Consiglio di Sicurezza, esprimeva preoccupazione perché le detenzioni arbitrarie e le torture continuavano ad estendendosi. "Il 1 di giugno del 2006, un'ispezione di una prigione condotta da rappresentanti del governo iracheno e della Forza Multinazionale ha trovato 1.431 prigionieri con segni di maltrattamenti fisici e psicologici. Sono state presentate un totale di 52 petizioni di detenzione contro funzionari del ministero dell'Interno, ma sono ancora in attesa di esecuzione.”
La tortura e le esecuzioni proseguono senza diminuire. Nel corso della settimana [iniziata lunedì 18 settembre] sono stati trovati nella capitale circa 200 cadaveri. Il portavoce dell'esercito statunitense, generale William Caldwell, ha dichiarato che si era verificato un picco, ed ha aggiunto: “Molti dei corpi avevano chiari segni di tortura e di esecuzioni. Crediamo che i responsabili di questo tipo di violenza siano gli Squadroni della morte ed altri gruppi armati illegali.”

Ma dato che sappiamo qual è l’origine degli Squadroni della morte, non possiamo rifiutare l'implicazione delle forze statunitensi.


Note di IraqSolidaridad:
 

1.       English Informe della Missione di Assistenza delle Nazioni Unite per l'Iraq (UNAMI) ed in IraqSolidaridad: 3.500 persone assassinate a Baghdad in luglio e agosto da paramilitari. “Gli squadroni della morte” causano nove volte più vittime che gli attentati attribuiti ad Al Qaeda

 

2.       Il primo bilancio corrispondente a Baghdad del mese di settembre l'ha portato l'Istituto Anatomico Medico forense, l'obitorio centrale della capitale che ha ricevuto 1.440 cadaveri, l’85 % di essi vittime della violenza, una cifra appena un po' inferiore a quella dei due mesi precedenti (1.815 in luglio e 1.550 in settembre) (Reuters, 5 ottobre, 2006)

 

3.        3. Si veda in IraqSolidaridad: Carlos Varea: La violenza settaria in Iraq e la nuova guerra in Medio Oriente. Gli USA aumentano il numero di truppe in Iraq e “rioccupano” Baghdad, oltre a: “Più di un centinaio di giornalisti iracheni assassinati nell'Iraq occupato” | Stephen Ronzi: “La responsabilità USA nella violenza settaria dell'Iraq - più di 14.000 iracheni arrestati dagli occupanti. L’ONU riconosce il vincolo degli squadroni della morte ai nuovi apparati di sicurezza iracheni” |" Opzione El Salvador" per l'Iraq - Il Pentagono studia di inviare forze speciali per la creazione di Squadroni delle morte iracheni | Mahan Abedin: Badr, L’Iran e i nuovi corpi di sicurezza iracheni.

 

Traduzione dallo spagnolo di FR per www.resistenze.org