www.resistenze.org - popoli resistenti - iraq - 16-07-10 - n. 328

da Rebelion.org - www.rebelion.org/noticia.php?id=109720
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Faluya: Anatomia di un genocidio [Estratto]
 
David Rothscum
DavidRothscum.blogspot.com
  
14/07/10
 
Oggi, 6 luglio 2010, è stato pubblicato lo studio di Chris Busby, Malak Hamdan ed Entesar Ariabi sulla situazione sanitaria di Faluya. Lo studio è disponibile gratis all’indirizzo internet: http://www.mdpi.com/1660-4601/7/7/2828/. Forse non li conoscete ma i loro nomi potrebbero entrare nei libri di storia, perché quelle persone hanno raccolto le prove scientifiche del genocidio che sta patendo la popolazione di quella città in conseguenza dell’invasione imperialista dell’Iraq.
 
Il 2 luglio è stato pubblicato su Uruknet un articolo contenente alcune conclusioni di quello studio intitolato: “Il danno genetico e salute a Faluya. Iraq, peggio che a Hiroshima”.[1] Già ad aprile erano comparse le conclusioni preliminari su Global Research [2], una pagina web forse più nota. Abbiamo la responsabilità della circolazione di notizie così tragiche e che i media nascondono; prima dell’invasione dell’Iraq e del massacro di Faluya, alcuni di voi che fanno parte del movimento per la Verità, stavano già cercando di far conoscere (fra l’incredulità e l’indifferenza) la Sindrome della Guerra del Golfo, l’epidemia cancerogena e le malformazioni sui neonati nel sud dell’Iraq causati dall’uranio impoverito.
 
Adesso che gli orrori su cui avevate cercato di mettere in guardia stanno cominciando a essere mostrati al mondo, avete ragione di essere orgogliosi del lavoro fatto, e questo non vale solo per i principali attivisti di questa battaglia per la verità (Leuren Moret, Doug Rokke e molti altri), ma vale per tutte le persone che a loro modo hanno contribuito a diffondere le notizie di quelle atrocità. (..) Lo stesso vale per la squadra di 11 persone che hanno coraggiosamente raccolto i dati girando casa per casa a Faluya, nella diffidenza generale (si sospettava che lavorassero per i servizi segreti, tant’è che in un caso sono stati aggrediti) e nel pericolo. Grazie a quello studio ora è possibile dimostrare che le conclusioni preliminari erano ottimistiche, la realtà è peggiore.
 
Il comunicato stampa diceva che “la mortalità infantile è di 80 su 1.000 nati, a fronte di 19 in Egitto, 17 in Giordania e 9,7 in Kuwait”. Ma dal 2006 al 2010 il tasso di mortalità infantile è sempre aumentato. Se si considerano il 2009 e i primi mesi di quest’anno, la percentuale di mortalità infantile è salita a 136 su 1.000. (..) Un’altra conseguenza è la diminuzione dei neonati di sesso maschile; fra i bambini fino a quattro anni, 860 maschi e 1.000 femmine, mentre l’indice normale è di 1.050 bimbi per 1.000 bambine. Questo è la prova di una mutazione genetica. (..) Si deve pure menzionare un altro fatto scoperto dai ricercatori, vi è una forte decrescita della natalità tale da far pensare a un vero spopolamento. (..) Ma non basta, a Faluya c’è pure un’epidemia di cancro, invero prevedibile. Ci sono 4,2 casi in più di quello che dovrebbe essere l’9ndice percentuale della zona, e rispetto al cancro infantile esiste un rischio del 12,6.
 
Le forme cancerogene più diffuse sono al cervello e il linfoma ma la leucemia domina percentualmente (rischio pari a 22,2 che sale a 38,5 fra gli 0 e i 35 anni). Sono questi i casi tipici di malattie cancerogene frutto dell’esposizione a radiazioni. Anche i veterani [5] sono molto colpiti dal linfoma, mentre i bambini sono più sensibili alle radiazioni perché le loro cellule si dividono rapidamente. Tutte le prove dimostrano che la causa del disastro è l’uranio impoverito. Siamo nel 2010 e i combattimenti a Faluya sono avvenuti nel 2004. A Bassora i combattimenti risalgono al 1991, ma le conseguenze sanitarie si sono fatte notare solo nel 2001, dieci anni dopo si sono scatenate. Nel 2005 la percentuale di malattie cancerogene continuavano ad aumentare.
 
Quindi non c’è modo di pensare che le cose possano migliorare a breve. Non lo augurerei al mio peggior nemico tantomeno al popolo iracheno che in pieno deserto era riuscito a creare un paese del primo mondo e in cui persone di religioni diverse si sposavano, cristiani e musulmani dirigevano insieme un governo laico. Le donne andavano all’università e non dovevano nascondere la loro bellezza. (..) Non credo nessuno possa perdonare o essere amico di un popolo che ha mandato i suoi soldati a invader il nostro paese, distruggere il nostro DNA con le armi radioattive e che non mostra nessun pentimento o senso di colpa.
 
Quando vedessimo ciò che hanno fatto ai nostri figli nati deformi o malati di cancro, lotteremmo contro gli invasori fino a morire o cacciarli via. Non si pensi che voglia fare un appello alla violenza (..) Quando Israele ha bombardato Gaza l’ha chiamata “Operazione Piombo Fuso”, una poetica descrizione dell’uranio impoverito (si suole descrivere l’uranio come meno denso del piombo.) Quando gli statunitensi hanno preso Faluya, hanno chiamato quell’operazione massacro: “Furia Fantasma”. Un’altra descrizione poetica di quanto è stato fato alla popolazione di Faluya. (..) La radiazione invisibile che gli esseri umani non possono individuare, che uccide ogni cosa. Cos’è avvelenare una città intera se non “Furia Fantasma”. (..) Comunisti, anarchici, nazionalisti bianchi e neri, islamisti, sono tutti contro l’uranio impoverito.
 
Sono quel tipo di persone che i media definiscono estremisti perché stanno fuori dell’opposizione controllata e sono quelle che ci insegnano a odiare. In cambio, scopro che quelli che ignorano o addirittura animano questo genocidio sono quelle persone che appartengono alla classe politica dominante. Quelle sì che mi fanno paura, sono quelle persone che hanno paura di pensare con la loro testa e pensano di essere al sicuro applaudendo chi è al potere, sono quelli che rendono possibile questo genocidio.
 
Note: 
[1] http://www.uruknet.com/?p=m67602&hd=&size=1&l=e
[2] http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=18646
[3] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2137136/
[4] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1892140/
[5] http://www.math.uic.edu/~takata/Kosovo/Leukemia_And_DU/Depleted_Uranium_and_the_Incidence_of_Leukemia_among_Italian_Soldiers_in_Kosovo.pdf
[6] http://www.rauhanpuolustajat.fi/kuvat/seminaariraportti.pdf
 
Fonte: http://davidrothscum.blogspot.com/2010/07/fallujah-anatomy-of-atrocity.html rCR
Traducido del inglés para Rebelión por Beatriz Morales Bastos
 

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