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CARI
AMICI VI SCRIVIAMO A CAUSA DELLA DIFFICILE SITUAZIONE NELLA QUALE CI
TROVIAMO IN QUESTO MOMENTO. COME CREDO SAPPIATE IL PKK è ENTRATO A FAR
PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE DEL UNIONE EUROPEA.
HANNO
MINACCIATO DI PERSEGUIRE POLITICAMENTE CHI CONTINUERA A FARE POLITICA IN
SOSTEGNO A QUESTO PARTITO. ANCHE SE DAL 4 APRILE 2002 IL PKK SI è
SCIOLTO ED è NATO UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE CHE SI CHIAMA KADEK
(CONGRESSO PER LA LIBERTA E LA DEMOCRAZIA DEL KURDISTAN).
IL GOVERNO
TURCO STA GIA CHIEDENDO AL UNIONE EUROPEA CHE VENGA MESSA ANCHE KADEK
NELLA LISTA DELLE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE. IN QUESTO MOMENTO
ABBIAMO BISOGNO CHE SI PARLI DELLA FORTE REPRESSIONI CHE IN ATTO NEI
CONFRONTI DEL POPOLO KURDO SIA IN EUROPA MA SOPRATUTTO IN TURCHIA E IN
KURDISTAN.INFATTI DAL 4 MAGGIO GLI ELICOTTERI MILITARI HANNO
RINCOMINCIATO A SORVOLARE NELLA REGIONE KURDA. E QUESTO SI PUO
TRASFORMARE NELLA RIPRESA DELLA GUERRA. PER QUESTO VI CHIEDIAMO DI FARE
SERVIZI GIORNALISTICI CHE PARLINO DELLA SITUAZIONE KURDA. SIAMO A VOSTRA
COMPLETA DISPOSIZIONE PER QUALUNQUE ULTERIORE INFORMAZIONE. E VI
RINGRAZIAMO PER IL VOSTRO FUTURO IMPEGNIO.
VI ALLEGHIAMO IL
COMUNICATO STAMPA CHE PARLA DELL' INIZIO DELLE OPERAZIONI MILITARI IN
KURDISTAN.
UFFICIO D'INFORMAZIONE DEL KURDISTAN IN ITALIA
VIA
QUNTINO SELLA 41
00187 ROMA
TEL. 06.42.01.35.76 FAX.
06.42.01.37.99
EMAIL. uiki.onlus@tin.
it
UIKI -
Onlus Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia
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7 maggio 2002
COMUNICATO STAMPA
Il giorno stesso nel quale l'Unione Europea ha
incluso il PKK nella lista delle organizzazioni terroristiche, la
Turchia ha dato il via ad una operazione militare in Kurdistan. In
conseguenza dell'ennesimo atto di tolleranza dell'Unione Europea
rispetto al terrore perpetrato nei confronti del popolo kurdo, la
Turchia ha potuto rinforzare la sua politica di annientamento e
negazione della popolazione kurda e, cogliendo al volo questa
possibilita', ha mosso il suo potere militare contro di essa. I paesi
dell'Unione Europea hanno ignorato che i kurdi hanno, unilateralmente,
cessato il fuoco 4 anni fa e hanno dichiarato al mondo la loro speranza
di veder risolvere la questione kurda attraverso metodi democratici e
pacifici e, con l'inserimento del PKK nella lista delle organizzazioni
terroristiche, ha iniziato un periodo nel quale la violenza e le
atrocita' saranno legittimate. Nonostante tutti gli avvertimenti dei
kurdi e dei loro amici europei, per questioni esclusivamente economiche
e politiche, lo scorso 3 maggio ha inserito il PKK nella lista delle
organizzazioni terroristiche. Lo stesso giorno la Turchia ha avviato un
operazione militare che riguarda le regioni dei monti Cudi, Besler,
Beytussebap, Eludere sud e la regione orientale di Sirnak. Oltre a
questo, alle 11:00 di ieri i soldati turchi sono stati invitai, per
mezzo di elicotteri Sykorsky nel Kurdistan meridionale e, piu'
precisamente, nella regione di Haftani, a nord est di Zaxo. Tutte queste
operazioni, che stanno continuando con forte intensita', sono dirette
contro le Forze di Difesa Popolare. Altre informazioni ci riferiscono
della morte di due guardiani di villaggio, nel territorio di Berwari,
che sono saltati su delle mine antiuomo che l'esercito aveva posto in
quella regione durante passate campagne militari. Altre informazioni ci
comunicano che, anche nelle regioni di Sirnak e Silopi sta avendo luogo
una operazione militare su vasta scala. Questi preparativi fanno
intendere che, a breve, si assistera' ad una massiccia azione nel
Kurdistan meridionale. Facciamo appello affinche' i paesi della UE
cambino la loro decisione di inserire il PKK nella lista delle
organizzazioni terroristiche, che ha fornito la scusa per operazioni
militari che porteranno alla perdita di molte vite civili. Chiediamo
alla UE e alla societa' civile di chiedere la fine di questi attacchi
che minacciano ogni possibilita' di riconoscere la legittima domande dei
kurdi e la possibilita' di trovare una soluzione pacifica alla questione
kurda.
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