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Atene, 8-10 ottobre 2004
Dall’intervento del Partito Socialista di Lettonia all’incontro dei partiti comunisti e operai
http://www.vide.lv/lsp/ ,
mailto:treikals@mail.bkc.lv

Succede nella “democratica” Lettonia, facente parte della “democratica” Unione Europea


“In Lettonia, il partito comunista è fin dall’inizio fuorilegge, e i membri del Partito Comunista di Lettonia non hanno il diritto di partecipare come candidati ad ogni tipo di consultazione elettorale, non possono venire naturalizzati (ciò vale per gli appartenenti ad etnie diverse da quella lettone, considerate di “serie B” dall’attuale regime dell’apartheid accettato, senza obiezioni di rilievo, nell’Unione Europea, nota del traduttore), e ottenere la cittadinanza della Lettonia, non godono del diritto di esercitare qualsiasi impiego statale, dal momento che, nella “democratica” Lettonia che fa parte della “democratica” Unione Europea, si discriminano persone per le loro convinzioni politiche. Avere a che fare con il nostro partito, che è composto in prevalenza da ex membri del Partito Comunista di Lettonia, è ritenuto sconveniente, o più semplicemente pericoloso: si può essere licenziati e anche subire altre repressioni”.

Traduzione dal russo di Mauro Gemma