www.resistenze.org - popoli resistenti - libano - 21-10-19 - n. 725

Aggiotaggio, tasse e offensiva sui salari

Marie Nassif - Debs *
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

19/10/2019

Il Libano di nuovo nel caos, ma il popolo non vuole arrendersi

Da qualche settimana il Libano vive una crisi finanziaria e monetaria molto seria, le cui pericolose ripercussioni stanno iniziando a manifestarsi su una situazione socio-economica già molto malata.

Questa crisi finanziaria, latente da diversi mesi e dovuta all'interferenza di Washington nel settore bancario del paese presumibilmente per ostacolare Hezbollah, punendo le banche che gli danno credito, è appena scoppiata a seguito delle nuove misure prese dagli Stati Uniti attraverso le due agenzie di rating finanziario Standard & Poors e Fitch, contro il nostro paese... A questo dobbiamo aggiungere il ritiro da parte di alcuni capitalisti siriani di diverse centinaia di milioni di dollari depositati in alcune banche libanesi e il rifiuto, inatteso, di alcune compagnie (nei settori delle telecomunicazioni, grano, benzina e farmaceutica) di essere pagate in lire libanesi.

Tutte queste cause combinate, e in assenza di politiche chiare, hanno fatto divampare il prezzo del dollaro [1] contro la valuta nazionale e hanno permesso ad alcune società finanziarie e alcuni speculatori di ottenere enormi guadagni prima che la Banca centrale intervenisse sul mercato valutario.

Questa crisi è solo la punta dell'iceberg, tanto sul piano interno quanto quello delle interferenze regionali (e, persino, internazionali) su un paese che, dall'anno 2011, vive al passo con la crisi siriana e cerca anche di gestire la situazione di oltre un milione di rifugiati siriani [2] a cui non dobbiamo dimenticare di aggiungere circa cinquecentomila rifugiati palestinesi. Parliamo di oltre un terzo di quella metà di popolazione che vive già intorno alla soglia di povertà e in cui cresce la disoccupazione, in particolare tra i giovani. In effetti, l'allargamento della guerra economica tra le potenze capitaliste e il costo della recrudescenza dei conflitti nella regione araba, specialmente nello Yemen e ancora in Siria con l'attuale offensiva turca, hanno reso la vita difficile per le masse popolari che soffrono sulla loro pelle il ricorso della borghesia allo sfrenato aggiotaggio, da un lato, ma anche e soprattutto a un'offensiva generalizzata contro i salari, le pensioni e le prestazioni sociali, tra cui i servizi di base, l'istruzione, la sanità...

La legge di bilancio 2019, approvata con un ritardo di otto mesi, e il progetto di bilancio per il 2020 contengono, in risposta ai dettami dei rappresentanti delle 50 organizzazioni e paesi internazionali presenti il 6 aprile 2018 [3] alla Conferenza di Parigi sul sostegno finanziario al Libano, battezzata Conferenza CEDRE-1, imposte e tasse dirette e indirette come prelievi sui salari delle masse popolari. Tra l'altro il progetto di bilancio 2020 prevede il congelamento degli stipendi per tre anni nel servizio pubblico; di contro non vengono toccati gli stipendi dei deputati e dei ministri, né, soprattutto, sono state toccate le grosse fortune e gli utili registrati dalle banche e dalle società finanziarie e fondiarie. E la cosa più scioccante di tutto ciò è che degli undici miliardi di dollari annunciati, il Libano ha ricevuto solo le briciole, in quanto non gode di sufficiente credibilità la lotta che il governo Hariri dovrebbe guidare per arginare la "corruzione" e le "spese inutili", in particolare nel settore pubblico.

Note

*) Ex Secrétaire générale adjointe du PCL, Coordinatrice du Forum de la Gauche arabe

1] Il dollaro è aumentato da 1.507 a 1.600 lire libanesi, con un aumento del 9,3 per cento. Questa situazione è durata circa una dozzina di giorni prima che scendesse a 1.510 lire libanesi; di conseguenza, le banche e le società finanziarie hanno guadagnato milioni dalla vendita delle loro riserve in dollari, mentre chi ne ha acquistate alcune migliaia per pagare le spese fisse ha perso circa $ 68 (60 euro), ogni mille dollari acquistati.

2] I censimenti affermano che il loro numero è aumentato da un milione e seicentomila a un milione e duecentomila

3] Lo scopo di questa Conferenza svoltasi il 6 aprile 2018 era, a un mese dalle elezioni parlamentari, rafforzare la classe dirigente, di qualsiasi tendenza, per dargli qualsiasi strumento utile a porre fine al malcontento popolare, che si fa sentire ovunque.


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