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Dichiarazione del Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi (NCPN) e del Movimento della Gioventù Comunista (CJB) a 75 anni dalla fine della Germania nazista

Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi (NCPN) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

06/05/2020

A 75 anni dalla liberazione

Dichiarazione del Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi (NCPN) e del Movimento della Gioventù Comunista (CJB)

Sono trascorsi 75 anni dalla liberazione dei Paesi Bassi dall'occupazione fascista. Il 5 maggio, la capitolazione delle truppe tedesche nei Paesi Bassi fu negoziata a Wageningen. Pochi giorni dopo, il 9 maggio 1945, la guerra in Europa era finita, mentre in Asia proseguì fino al settembre 1945.

Rimane importante celebrare il 5 maggio ed essere coscienti delle radici della Seconda guerra mondiale e del fascismo, nonché del significato della resistenza organizzata nella quale il Partito Comunista dei Paesi Bassi (CPN) svolse un ruolo decisivo. Tuttavia, sono proprio questi tre aspetti cruciali da cui si può e si dovrebbe imparare molto, ma che purtroppo non vengono ricordati nelle commemorazioni ufficiali.

1. Il fascismo, nato negli anni Venti e Trenta in Italia e Germania come in altri paesi, ha ricevuto il sostegno finanziario e materiale dalle grandi imprese private. Attraverso l'abolizione della democrazia borghese, la militarizzazione e gli aperti attacchi terroristici diretti al movimento della classe operaia, i capitalisti miravano a sottomettere il movimento operaio e a preparare i loro paesi alla guerra imminente.

2. La Seconda guerra mondiale ebbe un doppio carattere. Da un lato fu una colossale invasione dell'Unione Sovietica da parte della Germania nazista e dei suoi alleati, con l'obiettivo di distruggere il socialismo. Allo stesso tempo, la guerra fu il risultato delle contraddizioni tra le varie potenze imperialiste in competizione per il controllo di colonie, risorse e mercati.

3. Il CPN e il movimento comunista internazionale avevano previsto in anticipo questi sviluppi. Gli anni Venti e Trenta videro i comunisti assumere una posizione di avanguardia nella lotta contro il crescente fascismo e la guerra incombente. L'Internazionale Comunista giocò un ruolo importante in questa lotta, così come la sua sezione giovanile, l'Internazionale della Gioventù Comunista, che ha resistito alla militarizzazione e alla propaganda bellica sparsa tra i giovani da parte delle forze politiche borghesi. Il CPN era attivamente impegnato ad aiutare i rifugiati politici fuoriusciti dalla Germania nazista già nel 1933. Dopo essere fuggiti dai nazisti, questi rifugiati furono costretti a nascondersi nei Paesi Bassi, perché la Germania nazista era ancora considerata uno stato "amico". Questo lavoro illegale ha fornito ai membri del CPN importanti esperienze che si sarebbero dimostrate utili per la successiva resistenza durante l'occupazione.

Durante la guerra, i membri del CPN hanno contribuito alla resistenza in modo sostanziale. Un contributo fondamentale fu lo Sciopero di Febbraio: il 25 febbraio 1941 l'Europa fu scossa dalla notizia che centinaia di migliaia di persone avevano smesso di lavorare. Il CPN aveva organizzato lo sciopero in risposta alle razzie (rastrellamenti) compiute ad Amsterdam nei giorni precedenti, dove centinaia di ebrei erano stati arrestati. Uno dei risultati dello sciopero di febbraio fu il fatto che i Paesi Bassi non vennero incorporati nel Reich tedesco.

I comunisti presero il comando della lotta armata e delle missioni pericolose, come gli atti di sabotaggio e le liquidazioni. Per questo motivo, migliaia di membri del CPN furono giustiziati o finirono nei campi di concentramento. I nomi dei membri del CPN, come Hannie Schaft, Jan Bonekamp e molti altri, sono diventati simboli della resistenza grazie alla loro eroica lotta.

I comunisti erano in prima linea nella resistenza in tutta Europa, non solo nei Paesi Bassi. Il comportamento eroico mostrato dai comunisti era il risultato degli ideali e delle prassi comuniste, della lotta collettiva, della solidarietà, della fratellanza e della fiducia nella forza delle persone comuni della classe operaia. Per questo motivo, i rapporti prebellici del CPN e i suoi stretti legami con la classe operaia, stabiliti attraverso la lotta di classe, furono di importanza vitale per la resistenza finale nei Paesi Bassi.

I Paesi Bassi furono liberati dalle truppe inglesi, americane e canadesi. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che, dall'altra parte dell'Europa, l'Unione Sovietica e l'Armata Rossa fornirono il contributo decisivo per la sconfitta della Germania nazista.

La distorsione anticomunista della storia diffusa dai partiti politici borghesi e dall'UE, che tace il ruolo del CPN nella resistenza, che tenta di equiparare il fascismo e il comunismo, che arriva al punto di dichiarare l'Unione Sovietica corresponsabile dello scoppio della Seconda guerra mondiale, è estremamente pericolosa. Con questa narrazione, si nascondono le cause e il vero carattere del fascismo e della guerra.

Rendiamo omaggio ai membri del Partito Comunista dei Paesi Bassi e agli altri combattenti della resistenza che hanno contrastato l'occupazione fascista.

Né allora, né adesso, mai più nessun fascismo!

CC del NPCN

CC del CJB


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