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Uscire dal tunnel oscuro della crisi interna è responsabilità collettiva delle forze politiche e sociali del nostro popolo

Ufficio Politico del FPLP |  hadfnews.ps
Traduzione da Parallelo Palestina

11/07/2021

L'arena palestinese è rimasta scioccata dal criminale assassinio dell'avversario e combattente Nizar Banat per mano dei servizi di sicurezza dell'Autorità e dalle conseguenti reazioni popolari e dallo stato di repressione, abusi, persecuzioni e arresti da parte dei servizi di sicurezza.

Questo crimine ha portato all'espansione della intrattabile crisi interna palestinese, che si aggrava giorno dopo giorno, a causa dell'espansione e dell'intensificarsi dell'aggressione, dell'assedio, del terrorismo degli insediamenti e della giudaizzazione alla luce della collusione internazionale e regionale e della normalizzazione araba ufficiale. Questo accade a causa della perseverante gestione arretrata degli accordi nazionali e del dominio esclusivo e fazioso contrario agli interessi nazionali, che ha prodotto una leadership calcificata e gruppi di interesse corrotti che hanno legato i loro interessi al persistere dell'occupazione e della divisione. Ne conseguono una perenne politica di stagnazione e procrastinazione, il blocco del rinnovamento delle strutture delle istituzioni nazionali palestinesi e dello svolgimento delle elezioni.

Uscire da questo tunnel oscuro è una responsabilità collettiva affidata alle forze politiche e sociali del nostro popolo, che richiede una comprensione profonda e responsabile delle condizioni attuali e dei piani e progetti dell'occupazione.

Dobbiamo cessare di scommettere sulle condizioni del Quartetto e continuare invece a scommettere sull'approccio distruttivo degli insediamenti. Dobbiamo lavorare per attuare ciò che è stato concordato a livello nazionale allo scopo di liberarci dall'occupazione e porre fine agli Accordi di Oslo, ai suoi impegni sulla sicurezza, politici ed economici.

La crisi che stiamo vivendo oggi conferma per la millesima volta che tutti i trattati di sicurezza e di parte presi al di fuori di consultazioni collettive nazionali saranno inutili e falliranno ripetutamente, poiché non possono esistere trattati senza le decisioni e gli output del dialogo nazionale, che è stato sospeso.

Oggi abbiamo un disperato bisogno di cure nazionali complete e profonde che possano porre fine allo stato di autodistruzione che sta vivendo l'arena palestinese, attraverso le seguenti misure:

Primo: neutralizzare le ripercussioni dell'assassinio criminale dell'oppositore e combattente Nizar Banat, con un trattamento radicale delle sue cause e delle sue  negative conseguenze. Formare un comitato nazionale neutrale per indagare sul crimine e divulgarne i risultati fra le masse del nostro popolo. Prendere le misure necessarie per garantire che i colpevoli siano ritenuti responsabili in conformità con la legge e l'ordine costituito. Garantire il rispetto verso il martire come rispetto generale verso il nostro popolo, considerandolo un martire della rivoluzione. Nel contesto di questi provvedimenti, le forze di sicurezza verranno ritirate dai centri cittadini e il governatore di Hebron e il vice funzionario preventivo del governatorato saranno temporaneamente sospesi fino al completamento delle indagini.

Secondo: ritenere il governo Shtayyeh responsabile del criminale assassinio di Nizar Banat, in quanto responsabile dei servizi di sicurezza che hanno attaccato e ucciso il martire nel loro quartier generale, nonché responsabile degli eventi repressivi contro i manifestanti che ne sono seguiti. Tutto ciò rende necessario il licenziamento del governo Shtayyeh e l'appello alla formazione di un governo di unità nazionale svincolato dai condizionamenti del Quartetto o di altri. Occorre rafforzare la fermezza del nostro popolo e creare le condizioni per lo svolgimento delle elezioni.

Terzo: enfatizzare le libertà e il diritto di manifestare pacificamente per tutti, ai sensi del decreto del marzo 2021, condannando chi rinnega o ostacola l'attuazione di tale decisione. Attivare allo scopo il Comitato per le libertà approvato dagli Accordi del Cairo, rilasciando i detenuti per reati di opinione o politici, interrompendo le citazioni e i procedimenti giudiziari, chiedendo perdono al popolo palestinese per gli attacchi ai manifestanti pacifici, ai numerosi combattenti colpiti, simbolo e liberazione del nostro popolo.

Quarto: convocare una riunione del Comitato di attivazione e sviluppo dell'OLP come quadro di leadership temporaneo e come riferimento politico per il nostro popolo, secondo gli accordi nazionali, e fino a quando non si raggiungerà una sintesi sulla formazione di un nuovo Consiglio nazionale che garantisca una giusta e inclusiva rappresentanza. Definire un'agenda per lo svolgimento di elezioni globali, compresa la ricostruzione del sistema politico palestinese sulla base del partenariato nazionale. Costruire una strategia nazionale globale che ponga fine agli accordi di Oslo e neghi ogni riconoscimento all'occupazione.

Quinto: formare una leadership nazionale unificata per la resistenza popolare che esalti la sostenibilità dei modelli creati dal nostro popolo a Beita, Sheikh Jarrah e Silwan, e stabilisca il loro lancio in tutti i punti di contatto e le linee di lotta, capitalizzando le conquiste ottenute dalla resistenza a Gaza.

Sesto: mitigare gli effetti dell'aggressione sul nostro popolo concordando la formazione di un comitato nazionale professionale per la ricostruzione, lontano da qualsiasi ricatto politico o restrizione da parte dei paesi donatori o dell'occupazione, e collegandolo ad un processo di sviluppo che fornisca servizi di base ai residenti della Striscia e apra l'offerta di opportunità di lavoro e alleggerimento della disoccupazione.

Ufficio Politico del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina


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