da
http://www.rebelion.org/noticia.php?id=4419
I contadini
marciano verso la riforma agraria
Il 15 settembre comincerà l’occupazione delle terre
I contadini paraguaiani riprendono le marce di protesta nelle
principali strade di Asuncion, mentre le corporazioni imprenditoriali accusano
il presidente Nicanor Duarte di difendere i contadini.
I manifestanti insistono nella realizzazione di una riforma agraria e la
consegna di terra ai contadini, e si propongono di arrivare alla sede della
Segretaria di Azione Sociale per lamentarsi del lavoro svolto deal Consiglio
Nazionale dell’Abitazione (CONAVI), secondo quanto ha dichiarato Felipe
Cabrera, uno dei dirigenti rurali.
Da parte sua, Gilberto Cáceres, un altro dei rappresentanti dei contadini, ha
ricordato la sparizione di 60 milioni di guaranì, circa 10.600 dollari, che
dovevano essere utilizzati per la costruzione di abitazioni popolari.
Frattanto, il Tavolo Coordinatore Nazionale delle Organizzazioni Contadine
(MCNOC) ha annunciato che il giorno 15 cominceranno le occupazioni di terre in
circa 12 dipartimenti, se Duarte non mantiene fede alla promessa di espropriare
le grandi proprietà agricole.
Il Presidente aveva promesso, tra l’altro, di restituire parte delle terre
occupate durante il regime di Alfredo Stroessner (1954-1989) e di ottenere
fondi attraverso l’emissione di buoni.
Al termine della Seconda Assempblea Plenaria Nazionale dell’organizzazione
svoltasi questo martedì, il segretario generale della MCNOC, Luis Aguayo, ha
dichiarato che la corporazione aspetta la risposta del governo e che il giorno
14 comincerà la mobilitazione nazionale con concentrazioni a Cordigliera,
Caaguazú ed Amambay ; se il Presidente non fornirà segnali per la ricerca
di una soluzione pacifica, abbandoneranno la tregua. Aguayo ha poi aggiunto che
le occupazioni di terra sono legittime perché in questo modo si assicura la
messa in opera del piano della riforma agraria da parte dei contadini, a tale
proposito è stata creata una commissione di crisi per rispondere precisamente
al problema della terra, ma non succede niente, non c’è risposta.
Per il leader del Tavolo, il presidente deve cedere gran parte delle terre
delle Forze Armate ai contadini e ridurre la spesa del settore militare.
Il settore privato, nel frattempo, ha già dichiarato che “.. il paese è
sull’orlo di un fallimento istituzionale”. Enrique Ridesse, presidente della
Federazione della Produzione, l’Industria ed il Commercio, ha assicurato che il
Paraguay sta per rompere le basi giuridiche istituzionali della Repubblica, e
ha proposto di respingere con la forza chi si azzarderà ad occupare le terre.
Secondo Ridesse il Presidente sta incitando alla lotta di classe e all’anarchia
con la sua politica populista. Il massimo rappresentante dell’Associazione Rurale,
Alberto Soljancic, ha detto che è incomprensibile, proprio ora che il
Presidente ha dato via libera ai contadini per le occupazioni di terre…
Traduzione dallo spagnolo di FR