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- popoli resistenti - paraguay - 27-09-09 - n. 288
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
In difesa della nostra sovranità
Comunicato del Partito Comunista Paraguaiano
Al popolo paraguaiano
Quante volte i rappresentanti governativi statunitensi di alto livello sono venuti in Paraguay per dare spiegazioni in merito agli aiuti militari e non militari al nostro paese, o rispetto alla loro industria di armamenti che ha alimentato le grandi guerre del mondo? MAI.
Cosa abbiamo da temere dal popolo boliviano, i cui rappresentanti sono ripetutamente venuti nel nostro paese a dare spiegazioni sui loro investimenti militari o sui movimenti alla frontiera? NULLA.
I reali invasori non danno spiegazioni, non vengono per chiarire tutte le questioni che riguardano il nostro governo e il nostro popolo. Il popolo boliviano e il suo governo non sono invasori o nemici. Sono nostri fratelli. Paraguaiani e boliviani morirono in una guerra che fu innescata dalle imprese statunitensi, olandesi e inglesi per il controllo del petrolio presente nella regione del Chaco. Entrambi i popoli sono stati vittime di questi imperi, che hanno cercato appropriasi delle nostre risorse.
Oggi qualche deputato e senatore di Patria Querida, UNACE e le altri partiti cercano di farci credere che la Bolivia sia nostra nemica, domandando a gran voce l’intervento di truppe statunitensi. Questi parlamentari sono ANTIPATRIOTTICI. Vogliono consegnare la nostra sovranità all’impero che ha invaso e ucciso e che oggi è alla disperata ricerca di risorse naturali ed energetiche. Non si dimentichi che è stato il governo degli Stati Uniti ad invadere l'Iraq mentendo al mondo, solo per appropriarsi dei suoi vasti giacimenti di petrolio.
Non facciamoci ingannare. Questa dipendenza dagli Stati Uniti è incoraggiata dai gruppi politici più reazionari e antipatriottici del nostro Paese come quelli che incoraggiano la nostra ancestrale sottomissione al dominio statunitense, sacrificando la nostra dignità e sovranità, come Patria Querida, UNACE e altri politici filo-imperialisti.
E’ per questo motivo che accogliamo con favore la decisione del presidente Lugo di respingere il "Plan Horizontes" che implicava l’arrivo di 500 soldati americani. Tuttavia, richiamiamo l'attenzione sul fatto che il Paraguay mantiene altri accordi militari con il governo degli Stati Uniti. Accordi fino ad ora nascosti, di cui il popolo non sa nulla e riguardo ai quali i parlamentari non si degnano di informarsi e di informare la popolazione sul contenuto che contempla la presenza e l’attività di truppe americane sul suolo paraguaiano, mentre invece chiedono così tante spiegazioni alla Bolivia e al suo governo.
Il comandante delle nostre forze armate, Cíbar Benítez ha già ammesso pubblicamente che non vi era una presenza "forte" del personale militare Usa nella zona di San Pedro durante l'operazione Jeroviaha, operazione che ricordiamo per la repressione di famiglie contadine e per le accuse di omicidio, tortura e violenza.
NON POSSIAMO NEGARE LA STORIA, le stesse forze militari statunitensi sono state quelle che hanno formato i torturatori della dittatura, quelle che diedero protezione a coloro che uccisero e fecero sparire i nostri connazionali, queste forze sono il braccio del progetto criminale e di dominio degli Stati Uniti, che per decenni sono penetrati in diversi paesi attraverso "programmi umanitari" come il "Punto Cuarto" o "Alianza para el Progreso" col fine occulto di controllare le risorse naturali e fermare l'organizzazione dei popoli per l'indipendenza e la sovranità. La storia dell'America Latina è piena di queste terribili e sanguinose esperienze di dominazione.
Allo stesso modo in cui sosteniamo il rifiuto del "Plan Horizontes", chiediamo ed esigiamo che siano rescissi tutti gli accordi civili e militari con gli Stati Uniti, un paese che ha più volte invaso paesi sovrani, ha sostenuto colpi di stato e con il sangue ha imposto il dominio sulle risorse naturali di altri paesi. SE SI DIMENTICA LA STORIA SAREMO CONDANNATI A RIPETERLA.
Solo l’integrazione politica, economica, culturale e militare dell’America Latina, fondata sulla reciprocità ed il rispetto, come dimostrato dalla Bolivia, renderà possibile la liberazione dei nostri paesi dalla logica neoliberista e predatrice promossa da Washington.
Il Partito Comunista Paraguaiano sostiene delle Forze armate paraguaiane patriottiche, sovrane e totalmente libere dalla penetrazione imperialista straniera. Sappiamo che le nostre Forze armate sono composte da donne e uomini patriottici, eredi di un impulso libertario e pronti a difendere la nostra sovranità, senza l'aiuto “di forze militari imperialiste”.
NON SI SACRIFICHI LA NOSTRA DIGNITÀ E SOVRANITÀ
Per la liberazione del nostro popolo!
Partito Comunista Paraguaiano,
21 Settembre 2009