Settori importanti del “movimento” in Polonia mettono in guardia da facili ottimismi nei confronti dei moti ucraini
di Mauro Gemma
Il sito “kprf.ru” del Partito Comunista della Federazione Russa ha pubblicato
la versione integrale in russo di un articolo di commento agli avvenimenti di
questi giorni in Ucraina, apparso nel sito polacco www.lewica.pl, dal
titolo “La lezione ucraina”.
“Lewica.pl” è uno dei siti che maggiormente esprimono le posizioni
del movimento “altermondialista” polacco e dei settori più vivaci del movimento
sindacale. L’intento dell’articolo sembra quello di prendere le distanze dalle
posizioni espresse da alcuni gruppi del “movimento” ucraino, di sostanziale
adesione alla cosiddetta “rivoluzione arancione”.
E’ interessante rilevare come, pur esprimendo un giudizio non certo lusinghiero
del ruolo di Viktor Janukovic, considerato espressione degli interessi
oligarchici dell’oriente dell’Ucraina, il commento del sito polacco definisca
“ancora peggiore” la prospettiva della vittoria di Viktor Juschenko, alfiere di
un’opposizione “creata dalle forze neoliberali e nazionaliste” che “potrebbe
portare molto più velocemente a compimento le riforme neoliberali, aprendo il
mercato ucraino alle corporazioni transnazionali”.
In base a tale analisi, “lewica.pl” esprime anche un giudizio durissimo della
posizione assunta a sostegno di Juschenko dal Partito socialista di Aleksandr
Moroz, che viene definito “una tipica socialdemocrazia est-europea tecnocratica
e opportunista”.
Viene anche criticata l’atteggiamento di sostanziale “neutralità” assunto dalla
parte maggioritaria del Partito Comunista di Ucraina, che, secondo il commento
del sito, avrebbe di fatto indotto la classe operaia del sud-est del paese “ a
scendere in strada a fianco di Janukovic e non dei comunisti”.
“Pienamente corretto” viene invece definito il giudizio che del ruolo di
Juschenko (“una marionetta dell’Occidente”) formula il Partito Progressista
Socialista di Ucraina, anche se a questa organizzazione viene rimproverato un
allineamento acritico alle posizioni di Janukovic.
Una severa critica non viene neppure risparmiata a quella parte di trotskisti e
anarchici ucraini (ed anche stranieri) che ritengono che le proteste di massa
nel centro di Kiev “possano essere utilizzate per realizzare delle
trasformazioni sociali”, dal momento che essi dimenticano di non disporre di
“un potenziale sufficiente per ottenere risultati da questa campagna politica”.
“Prendendo parte alla coalizione di liberali e nazionalisti” questi gruppi
“hanno ripetuto l’errore commesso in precedenza dai loro compagni in Serbia”,
quando, dopo aver espresso un grande attivismo nella lotta per rovesciare
Milosevic, “sono loro mancate le forze per intervenire contro il destro Kostunica,
che ha occupato il posto di presidente”. Uno dei risultati è stato che oggi, ad
esempio, “il sindacato anarco-sindacalista è perseguitato dal potere, ed è
stato praticamente sciolto con il pretesto della lotta al terrorismo”.
“Lewica.pl” invita così anche il “movimento” ucraino a trarre lezione dagli
avvenimenti del passato, senza nutrire eccessivi entusiasmi circa i possibili
sviluppi di una situazione che è saldamente tenuta sotto controllo dalle forze
nazionaliste e liberiste. “La maggioranza dei gruppi di sinistra polacchi”, -
conclude il commento del sito, “non manifestano alcuna ingenua fiducia nei
confronti della “rivoluzione” ucraina e non prenderanno certo parte al “sabba”,
allestito dai politici del potere nazionale “per aiutare l’Ucraina”.