www.resistenze.org - popoli resistenti - polonia - 21-06-19 - n. 717

Appello all'azione contro il bando del comunismo in Polonia

Partiti firmatari | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

18/06/2019

I tentativi in atto da parte dell'autorità statale di criminalizzare l'attività comunista con modifiche del codice penale intensifica la persecuzione anticomunista in Polonia. Si tratta di una delle derive della campagna anticomunista volta a bandire il Partito Comunista Polacco. Gli interventi legislativi fanno parte della persecuzione, così come il processo ai membri del PCP e al comitato editoriale del periodico Brzask, in corso da 3 anni e mezzo, nonostante il tribunale li abbia dichiarati innocenti a gennaio. Contemporaneamente le autorità polacche sollevano altri ostacoli all'attività comunista, distorcendo la storia e distruggendo tutto ciò che è legato al comunismo e alla Polonia dei popoli.

Gli emendamenti al codice penale, compreso il divieto delle attività comuniste (articolo 256) sono stati introdotti appena 10 giorni prima delle elezioni al Parlamento europeo. Significano pene più severe e inaccettabili e l'estensione dell'ambito dei crimini punibili. Le modifiche sono numerose e riguardano 105 articoli su 360 del codice. Il governo ha presentato le modifiche legislative come reazione allo scandalo della pedofilia tra i preti cattolici e legati a questo crimine. Tuttavia, solo alcuni emendamenti riguardano tale fattispecie.

Queste modifiche reazionarie sono state eseguite molto frettolosamente. Il 14 maggio, il disegno di legge è stato inviato dal governo al Parlamento. Il giorno successivo il Sejm, la Camera bassa, ha avviato la procedura legislativa e il 16 maggio la legge è stata votata e approvata. Il passaggio successivo nella Camera alta, il Senato, ha aggiunto 43 ulteriori emendamenti, cosa che implica un nuovo passaggio nella Camera bassa. Il governo ha la maggioranza in entrambe le Camere, quindi non vi saranno ostacoli al passaggio degli emendamenti. Successivamente, la nuova legge dovrebbe essere firmata dal Presidente. E' opinione diffusa tra gli avvocati che i cambiamenti del codice violino la Costituzione e i diritti umani. Tuttavia, la Corte costituzionale è attualmente controllata dai giudici nominati dal governo.

L'articolo 256 modificato vieta il comunismo e lo equipara al nazismo e al fascismo. Nella formulazione precedente penalizzava la promozione del "sistema fascista o di altri sistemi totalitari di stato". Il tentativo messo in atto da circa 10 anni di mettere al bando i simboli comunisti con la modifica dello stesso articolo, aveva incontrato le proteste interne e internazionali e nel 2011 venne annullato dalla Corte costituzionale, tuttavia negli ultimi anni la legge è stata utilizzata in modo molto esteso, come dimostra la storia del processo del PCP e di Brzask. La nuova versione della legge vieta l'ideologia, i simboli o qualsiasi altro contenuto (stampe, registrazioni), così come l'esibizione e il possesso di qualsiasi simbolo comunista. Il nuovo codice aumenta anche la pena da 2 a 3 anni di reclusione.

I Partiti Comunisti si oppongono alla campagna anticomunista e alla criminalizzazione delle idee comuniste in Polonia e chiedono anche che tutti i procedimenti contro i comunisti vengano immediatamente interrotti.

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