www.resistenze.org - popoli resistenti - romania - 16-05-16 - n. 589

Struttura salariale in Romania: La metà dei lavoratori rumeni guadagna meno di 200 euro al mese

JLF | imbratisare.blogspot.it
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Come si evince dai dati del Ministero di Lavoro, pubblicati dal quotidiano ZF, il 44% dei lavoratori salariati rumeni sopravvive con meno di 1.000 lei lordi al mese, cioè, circa 185 euro netti (parliamo di 2 milioni di lavoratori).

D'altra parte, il 28% vive con un salario tra i 185 ai 310 euro lordi, 1.000-1.700 lei netti (in questo caso parliamo di 1,3 milioni di persone).

Al di sopra di questi, un 19% riceve per il suo lavoro tra i 1.700 e i 3.000 lei, circa 310-600 euro netti, mentre nel reddito fino a 4.000 lei lordi entra solo un 4% (entrambi i gruppi contano circa 1,1 milioni di salariati, più vicini al valore più basso che a quello più alto).

Infine, solo un 5% (250.000 persone) guadagna di più, cioè circa 800 euro netti.

Il numero di lavoratori raggiunge attualmente i 4,75 milioni di persone il cui salario medio, che non è la media, molto più bassa, è di 1.700 lei netti al mese, cioè, 310 euro lordi.

La situazione in realtà è ancora peggiore, dato che sotto il salario medio si trovano il 72% dei rumeni, il che mostra che la media (cioè, il salario più usuale) è parecchio più bassa. In altre parole, più del 72% dei lavoratori della Romania capitalista percepisce una paga inferiore al salario medio ufficiale.

Non bisogna dimenticare, per finire, che la distruzione dell'industria produttiva nazionale in questi 26 anni di terapia d'urto neoliberale, fa si che i prodotti di prima necessità siano, per la maggiore parte, da importare, la qual cosa fa si che raggiungano un prezzo vicino o superiore a quello dei prezzi in Europa Occidentale.


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