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La Romania è il paese con meno spesa sanitaria pro capite dell'Unione europea

Un vallekano en Rumania | imbratisare.blogspot.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

05/04/2020

Nel bel mezzo della pandemia di coronavirus, Eurostat ha pubblicato i dati sulla spesa sanitaria pro capite di ogni paese membro dell'Unione europea. Com'è noto, la malattia causata dal nuovo virus, il Covid-19, sta mettendo alla prova i sistemi sanitari di tutti i paesi. Di qui l'importanza che i cittadini dispongano di unità di terapia intensiva ben dotate e di una sanità pubblica sviluppata e solida.

Tuttavia, come si può vedere dal grafico di Eurostat pubblicato in questo articolo, la Romania non si posiziona molto bene. Dopo 20 anni di strategie d'urto volte a distruggere lo stato rumeno, il neoliberismo ha lasciato il paese alla coda della spesa sanitaria dedicata a ogni cittadino.

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Così la Romania stanzia solo 494 euro all'anno per la salute di ogni rumeno, circa il 5,2% del PIL, ultimo posto tra tutti gli Stati membri dell'UE, ben al di sotto della media europea (che non è neppure un modello, perché già sappiamo che il suo obiettivo principale non sono i suoi cittadini, ma i mercati): 2.895 €.

Per quanto riguarda la percentuale destinata alla salute dei cittadini, la media comunitaria è del 9,9%, con pochissimi Stati membri al di sopra (Francia, Germania, Svezia, Austria, Belgio, Danimarca e Paesi Bassi).

In entrambe le statistiche, la Romania è in coda: una situazione molto delicata in un momento in cui la pandemia di Covid-19 sta iniziando a diffondersi nel paese. Tuttavia, per il governo, come per qualunque tirannia dei mercati e del Capitale, non saranno mai importanti i lavoratori in quanto persone, ma come creatori di ricchezza per il sacrosanto mercato.

Per questo motivo, nonostante le pessime condizioni in cui i vent'anni di terapia d'urto neoliberale hanno lasciato la sanità pubblica, in Romania i lavoratori sono ancora costretti a recarsi quotidianamente al lavoro (a condizione che non siano in grado di riempire le tasche del padrone da casa), mentre vengono concessi importanti aiuti economici alle imprese per far fronte alla crisi economica, non sanitaria, provocata dalla pandemia.

Fonte dati: https://adevarul.ro/


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