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RCWP: La nostra prospettiva è chiara, lotta di classe rivoluzionaria!

Intervista esclusiva con Ilya Ferberov, Segretario generale del Partito Comunista Operaio Russo (RCWP)

International Comunist Press (ICP) | icp.sol.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

06/10/2017

Sappiamo che in agosto avete organizzato una riuscita conferenza sul lascito politico e teorico della Grande Rivoluzione d'Ottobre e sui compiti attuali dei comunisti. Puoi commentare brevemente i risultati di questo incontro?

Valutiamo questi risultati come positivi. In primo luogo, siamo riusciti a riunire i rappresentanti di 45 Partiti comunisti e operai del mondo (30 dei quali hanno partecipato a tutti i lavori e i rimanenti 15 inviando le loro relazioni). Abbiamo invitato solo i partiti più vicini a noi in termini ideologici, cioè i partiti del marxismo rivoluzionario. E tutte le relazioni, a nostro giudizio, sono state di un alto livello teorico.

In secondo luogo, l'argomento principale della conferenza verteva sui modi per avvicinarsi al nostro obiettivo comune. Talvolta la discussione ha assunto un tono piuttosto severo, il che è naturale data la grave situazione contemporanea. Ma come risultato abbiamo potuto elaborare la dichiarazione finale "Centenario dell'Ottobre", documento che a nostro parere riveste un importante significato teorico e pratico per il Movimento comunista internazionale. Attualmente, 40 partiti partecipanti alla conferenza hanno già firmato questa dichiarazione.

Così, come risultato della conferenza, le posizioni dei partiti si sono più chiaramente articolate e avvicinate l'una all'altra.

Come considerate la situazione attuale del Movimento comunista internazionale nel centenario dell'Ottobre? Quali doveri hanno i comunisti in un mondo dove la crisi sistemica del capitalismo si fa sempre più evidente?

Crediamo che lo stato del Movimento comunista internazionale sia vicino a una crisi. Il tutto a causa del prevalere dell'opportunismo nel movimento. Le più influenti tra le masse lavoratrici sono le forze opportuniste. Questo è comprensibile e non è la prima volta che accade nella storia (basti pensare alla crisi della Seconda Internazionale), ma non dovrebbe impedirci di essere ottimisti in senso storico. La crisi sistemica (generale) del capitalismo è in realtà progredita, fatto che porta a una rapida politicizzazione delle masse, genera le precondizioni oggettive della formazione di una classe operaia come classe rivoluzionaria per sé. In molti paesi e nel mondo nel suo insieme, le forze veramente comuniste stanno acquisendo sempre maggiore influenza. Stanno creandosi i loro diversi gruppi internazionali, che a lungo termine dovrebbero portare anche alla creazione di una nuova Internazionale comunista. La nostra prospettiva in tale situazione è chiara: la lotta.

Pensi che il capitalismo sia stato restaurato e stabilizzato con successo in Russia durante i lunghi anni al potere di Putin? Che tipo di potenzialità rivoluzionarie esistono nella Russia di oggi? Quali saranno le dinamiche di una nuova rivoluzione socialista in Russia?

Sì, crediamo che il sistema capitalista sia pienamente formato in Russia e che si muova anche verso il livello del capitalismo imperialista. Se nei primi anni (sotto il governo di Yeltsin) il compito principale dei controrivoluzionari era la distruzione dell'economia e dei rapporti sociali socialisti, ora è innanzitutto la conservazione e il rafforzamento del sistema esistente di dittatura della borghesia. Tuttavia, è difficile definire la situazione attuale come "stabile". L'élite dominante è sotto una doppia pressione: da parte del suo popolo, delle sue masse lavoratrici, che ritornano alla lotta sociale in varie forme, e da altri rapaci imperialisti che non possono sopportare l'emergere di un nuovo concorrente.

La situazione economica in Russia è entrata in uno stato di crisi. La vita dei lavoratori è in costante peggioramento. All'interno della élite dominante emergono contraddizioni continue. Tutto ciò porta inevitabilmente alla maturazione dei fattori oggettivi della situazione rivoluzionaria. Tuttavia, i fattori soggettivi tardano a delinearsi. La propaganda borghese coltiva abilmente nelle menti delle persone ogni tipi di pregiudizio borghese: da quello nazional patriottico e militare, che invoca l'unità dinanzi a una minaccia esterna, all'oscurantismo religioso e alle manifestazioni di sciovinismo forsennato, dividendo i lavoratori lungo le linee dei caratteri nazionali e confessionali.

Inoltre, esiste un pericolo molto reale di stabilimento nel paese di una aperta dittatura terroristica dei circoli più reazionari e più sciovinisti del capitale finanziario, vale a dire l'istituzione del fascismo. Le autorità hanno costantemente seguito questo cammino negli ultimi anni.

Quindi, mentre i fattori rivoluzionari oggettivi stanno rafforzandosi, quelli soggettivi sono in calo. In quale direzione oscilla l'umore delle masse dipende da molte cose. Dobbiamo ammettere onestamente che, al momento attuale, il nostro partito (il solo partito marxista rivoluzionario nel paese) è ancora debole e non ha sufficiente forza per influenzare milioni di persone.

Puoi raccontarci degli attuali obiettivi e del lavoro del vostro partito? Su quali temi politici vi state principalmente concentrando? Quali sono i riflessi nella società della propaganda politica e delle attività organizzative che svolgete?

L'orientamento principale viene prima di tutto: lavorare tra la classe operaia; vale a dire lavorare per organizzare una classe rivoluzionaria, consapevole dei suoi interessi fondamentali e in grado di combattere per essi. Riteniamo che il lavoro organizzativo e ideologico, informando le masse, introducendo l'ideologia comunista nella loro coscienza, sia la via da seguire a questo scopo. Stiamo combattendo attivamente contro le numerose illusioni presenti nelle menti della classe operaia, con una coscienza piccolo-borghese.

E ancora. Un orientamento importante per noi in questa situazione è il nostro rafforzamento organizzativo sulla base dell'unità ideologica. E, di conseguenza, la lotta per la crescita dei ranghi del nostro partito, per l'afflusso di giovani, lavoratori e studenti. Abbiamo intenzione di ampliare significativamente la scala e aumentare il livello di formazione teorica dei comunisti e dei simpatizzanti. Per il momento, consideriamo il nostro lavoro come attività preparatoria volta a ottenere una reale influenza nella società. Finora abbiamo raggiunto un'influenza notevole solo nei circoli e nelle organizzazioni comuniste, ma non nelle masse.

Non abbandoniamo il nostro lavoro nell'arena internazionale. Al contrario, cerchiamo una più stretta collaborazione con i nostri più stretti e fraterni partiti comunisti e conduciamo una lotta irriducibile contro le forze opportuniste.

Quali sono i vostri piani e preparativi per la commemorazione della Grande Rivoluzione d'Ottobre il 7 novembre?

Oltre alla attiva partecipazione al meeting di Solidnet in programma, intendiamo organizzare un certo numero di eventi. Cominceremo con le celebrazioni a Leningrado: un incontro cerimoniale, una manifestazione, un concerto di gala (questo programma sarà dal 3 al 6 novembre), poi verranno gli eventi di Mosca (6-7 novembre). Saranno meno ambiziosi perché, innanzitutto, il 7 novembre sarà un giorno lavorativo e in secondo luogo, a Mosca, le autorità attueranno una politica più intransigente verso l'opposizione. Probabilmente, non ci permetteranno di tenere una manifestazione separata e dovremo limitarci a un raduno.


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