www.resistenze.org - popoli resistenti - saharawi - 29-04-08 - n. 225

da CPPC, Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione - conselhopaz@netcabo.pt
 
2008 Anno internazionale per la difesa dei diritti umani nel Sahara occidentale
 
Proposta di azione congiunta in solidarietà con il popolo Saharawi
 
Cari amici,
 
All’Incontro regionale europeo tenutosi a Caracas, nell’ambito dell’Assemblea del Consiglio Mondiale della Pace (WPC), il Consiglio Spagnolo in Difesa della Solidarietà e della Pace (CEDESPAZ) e il Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione (CPPC), hanno presentato, come proposta, una lettera di denuncia indirizzata alle Nazioni Unite e all’Unione Europea riguardo la situazione del popolo Saharawi.
 
Come sapete il Sahara occidentale rimane occupato dal Marocco ed i più fondamentali diritti dell'uomo sono negati al popolo Saharawi da oltre 30 anni. Più di 180.000 Saharawi - principalmente donne, bambini e anziani - sono costretti a vivere nei campi profughi di Tindouf (Algeria) sin dal 1975. I Saharawi che vivono nei territori occupati subiscono quotidianamente persecuzioni, abusi e carcerazioni da parte delle autorità marocchine. Sebbene la missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara occidentale (MINURSO) è presente nel territorio dal settembre del 1991, per accertare il cessate il fuoco fra Marocco e Fronte POLISARIO, il referendum è stato costantemente rinviato dal governo marocchino.
 
Il quarto round dei colloqui sul Sahara occidentale, tenuto a Manhasset (New York) il 17 e 18 marzo scorsi, non ha portato alcun progresso utile alle trattative, se non quello di accordarsi sulla necessità di approfondire e sviluppare ulteriormente le trattative stesse. Questa inaccettabile situazione ha il sostegno criminale e silenzioso dell’Unione Europea, che mantiene il suo rapporto "privilegiato" con il governo marocchino. Il governo marocchino ed i loro amici saccheggiano le risorse naturali del Sahara occidentale. Questo, insieme al fatto che il Marocco sviluppa rapporti commerciali con molti paesi senza essere sanzionato per l'occupazione e per la relativa violazione dei diritti umani, devono meritare la nostra più forte condanna.
 
In questo contesto, e conoscendo il vostro continuato sforzo per le cause della pace, della libertà e della democrazia, vi proponiamo di firmare questa lettera di denuncia come sforzo comune in solidarietà con il popolo Saharawi.
 
Vostro in pace,
 
Rui Namorado Rosa 
Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione
 
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare