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- popoli resistenti - slovenia - 24-11-07 - n. 204
Lubiana: 70.000 alla marcia di protesta contro la politica economica del governo
19/11/2007
70.000 dimostranti hanno percorso le vie di Lubiana, capitale della Slovenia, il 17 novembre 2007. Sindacati, pensionati e studenti, attivisti della sinistra, movimenti contro la guerra e gruppi comunisti e marxisti hanno marciato insieme per richiedere salari più alti per i lavoratori. In Slovenia, il salario medio mensile è di 1.200 euro, ma il 75% dei lavoratori non arriva a questa somma.
80.000 lavoratori percepiscono un miserabile salario minimo di 350-400 euro al mese. La Slovenia ha il più alto tasso di inflazione dell’UE (5,2%), che è stato causato dall’adozione dell’euro quale nuova valuta. La protesta è stata organizzata da SSS-svobodni sindikati Slovenia (Sindacati liberi della Slovenia). Circa il 20% dei 2 milioni di abitanti della Slovenia vive in condizioni di povertà. In Slovenia, i prezzi per gli alimentari e l’elettricità sono cresciuti anche del 25-30% nel corso dell’anno 2007.
I dimostranti protestavano anche contro il Primo Ministro della destra neofascista, Janez Jansa, uno dei mercanti di armi e dei profittatori delle guerre jugoslave cominciate nel 1991! Jansa fu uno degli organizzatori del contrabbando di armi in Croazia e Bosnia tra il 1991 e il 1994, mentre era ministro della difesa nel governo di quegli anni. Il gruppo di profittatori che si raccoglieva attorno a lui ha violato il diritto internazionale e l’embargo ONU sul traffico di armamenti nella ex Jugoslavia.
Morte al fascismo, libertà per il popolo!
Lottiamo per la solidarietà e lo stato sociale!
Socialismo, non capitalismo!
Ufficio rivoluzionario per l’informazione pubblica della Slovenia
Comitato comunista sloveno
Rudolf Baloh
Savez komunisticke omladine Jugoslavije SKOJ
The League of Yugoslav Communist Youth SKOJ
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Traduzione dall’inglese per www.resistenze.orga cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare