www.resistenze.org - popoli resistenti - sudan - 14-03-09 - n. 265

da Partito Comunista del Sudan - www.midan.net - in www.solidnet.org
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
La situazione politica del paese
 
12 marzo 2009
 
Cari compagni,
 
Sabato 28 febbraio 2009, l’Ufficio politico del Partito Comunista sudanese ha tenuto la sua prima riunione dopo il suo 5° Congresso. Il primo dei compiti in agenda consta nell’accertare che siano state apportate le modifiche ai documenti congressuali così come emendati durante il Congresso, per la necessaria approvazione nella forma definitiva in seno alla prossima riunione del Comitato Centrale e la successiva diffusione e discussione ai vari livelli di partito.
 
La riunione ha esaminato la situazione politica da ogni prospettiva e ha assunto le seguenti risoluzioni.
 
1 - Condanna i violenti avvenimenti che si sono verificati nella città di Malakal nel sud del paese tra le forze armate governative e quelle del SPLM (Sudan People Liberation Movement Army). Si chiede ad entrambe le parti di rispondere davanti al pubblico delle proprie azioni, di individuare i colpevoli e perseguirli penalmente, al fine che tali eventi non abbiano a ripetersi. Questi tragici sviluppi che colpiscono persone innocenti hanno un effetto decisamente negativo sull’unità del Paese e sull'attuazione dell'Accordo Globale di Pace. Si invitano le parti a rispettare pienamente lo spirito e la lettera dell'accordo.
 
2 - Decide di continuare le consultazioni e il coordinamento delle azioni con le forze patriottiche rispetto alla sentenza della Corte Penale internazionale sul Presidente della Repubblica, al fine di salvaguardare le conquiste dell’Accordo di Pace, e di esigere che vengano rispettate le modifiche alle leggi che erano in contraddizione con la Costituzione transitoria del 2005, per impedire la violazione e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e per contribuire a raggiungere una soluzione giusta al problema del Darfour.
 
3 - Coerentemente alla posizione del Partito riguardo al Sionismo come entità strumentale all’imperialismo mondiale per l’attuazione del suo progetto nella regione, il PC sudanese condanna fermamente la visita del presidente del Movimento di Liberazione sudanese del Darfour, Abd alwahid Mohamed Nur, in Israele, che rappresenta una provocazione oltraggiosa verso il patrimonio e le posizioni del Movimento democratico sudanese sul ruolo dello Stato di Israele, nonché un'azione inutile e che danneggia il popolo del Darfour.
 
4 - Riguardo l’Incontro di Dawha, il Partito sottolinea la necessità di una soluzione globale al problema del Darfour, piuttosto che soluzioni bilaterali.
 
5 - Inoltre, rispetto al piano di lavoro del gruppo parlamentare e il ruolo del Partito nella prossima sessione del Parlamento, è stato dato incarico ai rappresentanti del Partito di rafforzare ulteriormente il coordinamento con il blocco di SPLM, con i rappresentanti del Darfour, con i deputati del Sudan orientale, con il blocco dell'Alleanza Democratica nazionale e con i rappresentanti dei partiti del sud che puntano a emendare le leggi antidemocratiche esistenti che violano la Costituzione e lavorano per l'approvazione di norme democratiche alternative.