www.resistenze.org - popoli resistenti - spagna - 28-10-19 - n. 726

L'esumazione di Franco dalla Valle de los Caidos: l'opportunismo e il falso antifascismo del PSOE

Partito Comunista dei Lavoratori di Spagna (PCTE) | partido-comunista.es
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

24/10/2019

L'esumazione dei resti del dittatore Francisco Franco dal mausoleo della Valle dei Caduti ha avuto luogo il 24 ottobre. Sono passati 44 anni dalla sua sepoltura. Fu il re Juan Carlos I a firmare il 22 novembre 1975 l'ordine definitivo per seppellire lì il dittatore.

Dei 44 anni trascorsi, per esattamente la metà il Governo della Spagna è stato nelle mani del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE). E' con Pedro Sanchez come presidente che il PSOE ha considerato che era giunto il momento più opportuno per ritirare al dittatore certi onori, trasferendo i suoi resti al cimitero pubblico di Mingorrubio - dove sono seppelliti anche Carrero Blanco e Arias Navarro. Tutto indica che il nuovo luogo di sepoltura del dittatore - in un pantheon con sua moglie, Carmen Polo - sarà un nuovo luogo di pellegrinaggio degli apologeti del fascismo in Spagna e che Franco continuerà a ricevere il tributo pubblico.

La esumazione dei resti di Franco da parte del governo del PSOE non obbedisce ad alcun principio morale né politico di rispetto alle vittime del franchismo e di lotta antifascista. Tutto obbedisce ad un mero calcolo elettorale e ad una operazione di abbellimento democratico del sistema stesso.

Il governo di Pedro Sanchez ha deciso di andare alle Elezioni Generali di novembre con un mappa ben definita, nella quale la sentenza del Processo aveva una speciale rilevanza. Con la gestione della crisi in Catalogna il PSOE intende ampliare il suo spazio elettorale verso la destra. Con la esumazione di Franco ampliarlo verso sinistra. I ritmi e i proclami, su uno e l'altro tema, del governo socialista in questi giorni esprimono molto chiaramente l'inveterato opportunismo del partito del tradimento nella guerra civile, della scomparsa durante la dittatura, della falsa transizione, dei GAL, della NATO, delle ETT, della deindustrializzazione e delle controriforme del lavoro.

I resti di Franco, come quelli di tutti i fascisti seppelleti nella Valle dei Caduti - dove rimarrà la tomba di Primo de Rivera - dovevano esser esumati tempo fa. Ma non prima dei resti delle migliaia di repressi antifranchisti che furono seppelleti lì, contro la loro volontà, molti dei quali obbligati in condizioni di schiavitù a costruire l'infame mausoleo del fascismo. Sono loro i primi che dovrebbero esser trasferiti dalla Valle dei Caduti e ricevere una degna sepoltura. E anche le migliaia di assassinati dal fascismo che giacciono ancora dispersi nei fossati in tutto il paese a cui devono essere resi gli onori. Sarà dato il giusto riconoscimento alle migliaia di eroi antifascisti quando, e con urgenza, si sarà negato qualsiasi monumento o omaggio al dittatore e si sarà proceduto alla demolizione della Valle dei Caduti. Questa è l'unica politica di memoria antifascista che darà giustizia agli antifascisti spagnoli.

24 ottobre 2019
Ufficio Politico del PCTE


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