www.resistenze.org - popoli resistenti - sudafrica - 04-10-07 - n. 197

Pur dissentendo, almeno in parte, dalla chiave di lettura dell'autore del pur stimolante articolo (Prêche è un competente studioso della realtà africana), vogliamo, con la traduzione del suo contributo, rendere omaggio alla figura di Steve Biko, martire eroico della lotta di liberazione dall'apartheid, assassinato 30 anni fa dai macellai del regime razzista sudafricano.
 
da rebelion.org
http://www.rebelion.org/noticia.php?id=56307
 
Steve Biko, il martire della “Coscienza Nera”!
 
30° anniversario dell’assassinio di un grande leader sudafricano                 
 
Pierre Prêche
 
17/09/2007
 
tradotto in spagnolo da Caty R.
 
Specie di stella cometa della lotta per la liberazione dei neri del Sudafrica e del mondo, Steve Biko nacque nel 1946 in un township (insediamento urbano creato ai tempi dell'apartheid per gente di razza nera in Sudafrica N. di T.) della provincia del Capo e morì a conseguenza delle torture e maltrattamenti inflitti dalla polizia terroristica del regime dell'apartheid. Una Coincidenza?
 
Il fondatore del movimento della Coscienza Nera muore il 12 settembre del 1977, lo stesso giorno di suo padre Mzimkhayi, che morì assassinato da un poliziotto bianco il 12 settembre del 1951, durante una riunione di militanti.
 
La vita di Steve Biko è stata scritta, cantata ed immortalata dal Biko di Peter Gabriel e dal film “Cry Freedom” , che servì anche a scoprire Denzel Washington, una futura stella del cinema. La resistenza eroica di Biko è ben conosciuta, il suo percorso di disubbidienza contro l'ordine razzista e segregazionista cominciò dalla scuola secondaria, dalla quale fu espulso per il suo atteggiamento contro l'establishment. Con un padre ed un fratello impegnati nella causa antirazzista, il suo destino sembrava già segnato per qualcosa di grande.
 
Steve Biko creó il primo sindacato di studenti esclusivamente nero nel 1969, il South African Students Organisation (SASO), e fece fare un passo avanti alla lotta di liberazione concentrandosi sulla dimensione psicologica, la coscienza dei neri, un terreno da cui riteneva sarebbe scaturito un processo rivoluzionario. Per questa ragione si separò dai liberali bianchi antiapartheid dedicandosi all’unificazione delle forze dei neri. Una strategia che lo distingueva chiaramente da altri partiti impegnati nella lotta di liberazione, come l'ANC. In quest’ambiente produsse una filosofia politica, una messa a fuoco della coscienza nera che continua ad essere attuale e adattabile ai differenti ambienti sociopolitici.
 
Carismatico ed eloquente, Biko, il militante, l'antico studente della scuola di medicina, disse (1):
 
"I neri sono stanchi di essere spettatori del gioco che dovrebbero giocare. Vogliono fare da sé e per sé le cose che gli spettano."
 
"La Coscienza Nera è un atteggiamento dello spirito ed una maniera di vivere, la più positiva, che deve derivare sempre dal mondo nero. La sua essenza è la realizzazione per l'uomo nero della necessità di unirsi coi suoi fratelli intorno alla causa della sua oppressione - il colore della sua pelle - ed agire in gruppo per liberarsi delle catene che li legano alla servitù perpetua."
 
"Non abbiamo bisogno che ci ricordino chi siamo, il popolo indigeno, poveri e sfruttati nella terra dove nascemmo. Quelli sono i concetti che la Coscienza Nera vuole sradicare dallo spirito dell'uomo nero prima che la nostra società sia trascinata nel caos da irresponsabili con un bagaglio culturale fatto di Coca Cola e hamburger."
 
"Uomo nero stai nel tuo diritto, stai nella tua casa." (il motto dell'organizzazione SASO)
 
La cosa prima che devono capire i bianchi è che sono esseri umani, non esseri superiori. E la stessa cosa i neri, devono capire che sono esseri umani, non esseri inferiori."
 
"Se non vivi con dignità sei morto, e quando sei morto non sei niente."
 
"L'arma più potente dell'oppressore è lo spirito dell'oppresso."
 
"Il principio basilare della Coscienza Nera è che il nero deve respingere tutti i sistemi di valori che tendono a fare di lui un straniero nella terra dove nacque e a ridurre la sua dignità umana fondamentale."
 
"Essere nero non è una questione di pigmentazione Essere nero è il riflesso di un atteggiamento mentale."
 
"È necessario vedere la verità, è l'unica strada per il cambiamento di questa gente che ha smarrito la sua personalità. La prima tappa è fare che l'uomo nero ritorni in sé, iniettare di nuovo la vita nel suo guscio vuoto, infondergli orgoglio e dignità e ricordargli la sua complicità nel crimine quando accetta che l'utilizzino lasciando così regnare il male supremo nel suo paese natale."
 
"Definendoci come neri, semplicemente, intraprendiamo la strada verso l'emancipazione, ci impegniamo a lottare contro tutte le forze dirette ad utilizzare la nostra negritudine come segno di servilismo."
 
Il giovane di 30 anni che la brutalità afrikáner strappò al suo popolo, continuò ad essere molto popolare e la sua eredità d’orgoglio nazionale nero contribuì a forgiare il Sudafrica d’oggi, servendo a riferimento costante della consacrazione nella lotta sincera contro il razzismo.
 
Gli accenti "fanoniani" di Biko sono facilmente riconoscibili, benché egli non si dichiari ispirato al suo fratello di lotta, il nero pensatore e rivoluzionario della Martinica. Si noti che entrambi, Fanon e Biko, formatisi in medicina, percepirono con acutezza la dimensione patologica del problema nero, il complesso di superiorità del bianco e d’inferiorità del nero. Da questo punto di vista la Coscienza Nera mise in moto una terapia che pretendeva di incidere sull'atteggiamento mentale per il quale il nero sottoscrive, quando non riproduce, il servilismo. Una messa a fuoco dell'atteggiamento mentale che probabilmente manca nella comprensione contemporanea dei comportamenti regressivi ed incoerenti che molti africani, specialmente le élite, dimostrano con un'inquietante continuità.
 
Un'eredità che deve dare i suoi frutti.
 
Grazie Biko.
 
(1) gli scritti di Steve Biko sono tratti dal libro “I Write What I Like” (Scrivo quello che voglio) Pane Macmillan South Africa, 2002.
 
Testo originale in francese: http://www.afrikara.com/index.php?page=contenu&art=1886
 
° Pierre Prêche appartiene alla squadra editoriale di afrikara.com, pubblicazione online di informazione alternativa che sviluppa una linea editoriale basata sull'analisi di fatti socioeconomici, commenti alternativi dell'attualità e critica di prodotti culturali alternativi: musica, libri, spettacoli, film. La sua intenzione è sottolineare le contraddizioni informative e fare conoscere opinioni poco invalse, poco conosciute o controverse sull'attualità o la Storia - africana ed europea - e mostrare altre forme di vedere il mondo.
° Caty R. appartiene ai collettivi di Rebelion, Cubadebate e Tlaxcala. Questa traduzione può essere usata liberamente a condizione di rispettare la sua integrità e menzionare l'autore, la traduttrice e la fonte.
 
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org di FR