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Fonte: http://www.bhhrg.org/CountryReport.asp?Countryid=22&reportid=230
24 novembre, 2004

Elezioni presidenziali ucraine

Relazione sul secondo turno elettorale


L’Associazione britannica Helsinki per i diritti umani (British Helsinki Human Rights Group - BHHRG) ha inviato osservatori al ballottaggio per le elezioni presidenziali del 21 novembre 2004 in Ucraina. BHHRG ha monitorato le elezioni nella città e nel distretto di Kiev, di Chernigov e in Transcarpazia. Lo spoglio è stato osservato a Kiev centro ed a Uzhgorod.

Contrariamente alle condanne pubblicate dal gruppo di politici e diplomatici di professione schierati dall'OSCE, principalmente dalla NATO e dagli Stati dell’Unione Europea, gli osservatori di BHHRG non hanno riscontrato prove di frode governative né atti di repressione sui media di opposizione. E’ stata ampiamente citata l’inverosimilmente elevata preferenza nell’Ucraina sud-orientale per il Primo Ministro, Viktor Yanukovich, ma minor attenzione si è prestata alla percentuale del 90% favorevole a Yushchenko registrata nell’Ucraina occidentale.

Sebbene i media occidentali abbiano ampiamente rivendicato che l'opposizione in Ucraina sia stata esclusa dai media di informazione di massa, in verità si è dato il caso contrario soprattutto nell’Ucraina dell’Ovest. Alla vigilia del voto, in aperta violazione alla legge che proibisce propaganda elettorale per i candidati, sono passate sulla televisione di stato una serie di “comunicazioni sociali” in cui note pop star (come Ruslana, vincitore di Eurovision) esortavano a votare, vestite del colore arancione simbolo del candidato Yushchenko!

Anche se BHHRG non ha riscontrato evidenti violazioni né al primo né al secondo turno elettorale, gli osservatori del Gruppo hanno avvertito un allarmate e palpabile cambiamento nell'atmosfera nelle sezioni elettorali, in particolare nell’Ucraina centrale. Al primo turno, è prevalso per tutto il giorno, un umore rilassato ed ordinato. Al ballottaggio la situazione si è fatta caotica e si avvertiva un’indistinta tensione. Secondo BHHRG il cambio di umore nel secondo turno è attribuibile principalmente alla sovrabbondante presenza di osservatori locali, che hanno esercitato un’indebita pressione, talvolta intimidatoria, sul processo. La stragrande maggioranza degli osservatori nelle sezioni elettorali visitate erano in rappresentanza di Viktor Yushchenko.

Le urne elettorali trasparenti adottate hanno dato la possibilità a questi osservatori di riscontrare il voto degli elettori. Questa innovazione approvata dall’OSCE in qualsiasi distretto provoca una più facile forma di intimidazione sugli elettori del candidato meno popolare, poiché pochi sostenitori della minoranza si augurerebbero di essere visti mentre esprimono il voto.

La legge elettorale in Ucraina consente ai soli candidati e partiti politici di schierare osservatori, mentre le organizzazioni non governative sono escluse. Ma anche i giornalisti possono svolgere funzioni di osservazione. Così il Comitato KVU (Committee of Voters of Ucraine, sponsorizzato dall’occidente), simpatizzante dell'opposizione, ha inviato “corrispondenti” in tutta l'Ucraina per il giornale Tochka Zora. Il 31 ottobre, BHHRG non ha incontrato alcun rappresentante di questo giornale, ma il 21 novembre questi “giornalisti-osservatori” erano visibilissimi in Ucraina centrale. In Chernigov 11/208, per esempio, tutti i giornalisti-osservatori presenti (6) erano corrispondenti dei giornali di opposizione ed uno in particolare, il corrispondente di Tochka Zora, si è posizionato molto vicino alle urne elettorali in modo da vedere come i voti erano assegnati. Poiché le schede elettorali nel ballottaggio erano più piccole rispetto al primo turno e non era previsto di imbustarle prima di inserirle nelle urne elettorali trasparenti, la segretezza del voto è stata compromessa. L'impressione immediata che si ricavava da questa situazione era che il giovane corrispondente di Zora Tochka esercitasse un maggior controllo sul processo rispetto allo stesso presidente della commissione elettorale.

In Chernigov (7/208), tutti i 7 giornalisti-osservatori rappresentavano la stampa di opposizione. Talvolta si tratta di pubblicazioni meramente temporanee volte alla campagna elettorale come il giornale di propaganda favorevole ad Yushchenko Tak, cioè Yes, suo slogan elettorale. Gli osservatori del BHHRG hanno assistito ad una scena paradigmatica dell’atmosfera elettorale il 21 novembre: un’anziana signora visibilmente nervosa è emersa dalla cabina e si è avvicinata ai tre osservatori di opposizione che sedevano proprio dietro alle urne, ed ha chiesto se avesse correttamente compilato la scheda. Uno dei tre, presa visione e constatato che il voto fosse stato assegnato a Viktor Yushchenko, ha risposto Yes. La scheda spiegata della donna era chiaramente visibile all’interno dell’urna elettorale trasparente.

Questi giornalisti-osservatori dell’opposizione non erano visibili nella regione della Transcarpazia visitata dagli osservatori di BHHRG. Esperti nell’analisi sugli exit polls in Mukachevo hanno ammesso di essere sostenitori di Yushchenko e hanno condotto il sondaggio in maniera a dir poco semplicistica, intervistando un elettore ogni venti senza categorizzazione di età, classe, ecc. Il 40% degli elettori ha rifiutato di rivelare la scelta elettorale, ma l’80% di chi ha risposto ha dichiarato di aver appoggiato Yushchenko. Gli exit polls non sono stati propriamente attendibili, meno ancora di quelli che hanno predetto la vittoria di Kerry su Gorge W. Bush in Florida e Ohio!

In una sezione elettorale allestita nell’università di Uzhgorod, un gruppo di giovani osservatori maschi, sostenitori di Yushenko, sostavano all'ingresso della stanza elettorale e vicino alle urne. L’OSCE condanna la presenza di tale personale non autorizzato. Il presidente della commissione di questa sezione ha dichiarato che quattro membri della commissione avevano diffidato gli osservatori di Yushenko dall’adempiere i loro “compiti”. Ma gli altri membri della commissione, quando il caso è stato sottoposto alla loro attenzione, non si sono espressi ed anzi hanno negato che un tale incidente avesse avuto luogo. […]

Concludendo: qualunque cosa sia accaduta nell’Ucraina sud-orientale, è stato chiaro per gli osservatori di BHHRG che in Ucraina centrale e in Ucraina occidentale l'opposizione ha esercitato un controllo quasi completo. I mezzi di comunicazione di massa si sono schierati per Yushchenko in queste aree, particolarmente in Ucraina occidentale dove Yanukovich è rimasto invisibile (non è neanche passata l’immagine di lui al seggio elettorale il giorno delle elezioni). È ingenuo pensare che solo il governo abbia avuto la possibilità di esercitare un’indebita influenza sul voto.

Da ciò che BHHRG ha potuto constatare, l'opposizione ha esercitato un controllo sproporzionato sul processo elettorale in molti luoghi, accrescendo la preoccupazione che l'opposizione, non solo le autorità, abbia commesso violazioni e abbia falsificato il voto in aree controllate. Le cosiddette "risorse amministrative" nei luoghi visitati da BHHRG sembravano essere nelle mani dell'opposizione, non in quelle del governo, e questo ha potuto spaventare gli elettori. Da domenica la polizia ed il personale di sicurezza nelle città occidentali hanno dichiarato la loro lealtà al "presidente" Yushchenko.

L’aperta influenza esercitata dai governi occidentali e dai loro osservatori designati nella delegazione OSCE, alcuni dei quali sono apparsi nelle tribune dell’opposizione, rendono irragionevole far affidamento sul quel rapporto.

A dispetto delle preoccupazioni, BHHRG non vede ragioni di credere che il risultato finale delle presidenziali del 2004 in Ucraina non siano in generale rappresentative della volontà popolare. L'elezione ha posto in evidenza una reale alternativa tra i candidati, un’attiva campagna pre-elettorale, ed un’alta partecipazione al voto. È chiaro che l’opinione ucraina è estremamente polarizzata. Ciò significa che molti di quelli che appoggiano il candidato perdente troveranno difficile accettare la sconfitta. Gli stranieri non dovrebbero incoraggiare uno scontro civile solo perché il candidato per il quale hanno prodigato un costoso appoggio risulta essere il perdente.

traduzione dall'inglese a cura del Ccdp