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Elezioni ucraine: la silenziosa protesta

Sergei Kirichuk | liva.com.ua

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

30/10/2014

L'elezione più sporca della storia del nostro Paese si è conclusa. La Commissione Centrale Elettorale conta ancora i risultati. I dati ufficiali saranno annunciati in seguito, ma i risultati preliminari del voto sono evidenti. A mio parere, il principale risultato delle elezioni è stata una bassa affluenza senza precedenti alle urne. Almeno il 60% dei residenti della città di Odessa non ha votato, evidentemente non hanno dimenticato il massacro del 2 maggio.

L'affluenza nei territori del Donbass ancora controllati dal governo di Kiev è stata talmente bassa che appare come un'umiliazione del governo centrale. Nei metodi di conteggio delle autorità ucraine
vengono persino riconosciuti i "separatisti" (lo spoglio elettorale infatti non tiene conto del non voto a Donetsk e Luhansk e, quindi di fatto, riconoscendo l'esistenza dell'indipendenza delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk). Così, a Mariupol (città nella regione di Donetsk sotto il controllo delle truppe di Kiev), solo alcuni elettori, il 30%, si è recato ai seggi elettorali. La mappa generale dell'affluenza alle urne ha indicato in modo impressionante che il Sud-Est del paese ha di fatto ignorato "l'elezione di un paese unito".


Il risultato del Partito di Poroshenko può essere considerato come una sconfitta che segue il suo fallimento personale nella guerra civile. A.Yatsenyuk, che ha raccolto una notevole quantità di voti grazie alle risorse amministrative utilizzate sapientemente, rivendicherà la posizione di Primo Ministro, ricattando il presidente con la possibilità (anche se ipotetica) di bloccare i lavori del Parlamento, con l'aiuto dei partiti "Patria", "Samopomich" e possibilmente, "Blocco opposizione".

La città di Kiev che in realtà ha votato per l'oligarca I. Kolomoisky... del partito "Samopomіch", ha confermato la sua reputazione politica di "città condannata". Anche se non ci si poteva aspettare un altro risultato dalla città che in maniera massiccia è stata indottrinata dalla propaganda nazionalista e che ha in precedenza eletto alla carica di sindaco, strani figuri quali V. Klitschko e A.Chernovetsky.

Alcuni analisti hanno predetto il mancato ingresso del Partito di estrema destra "Svoboda" ma, tuttavia, questo entra in Parlamento con alcuni politici della destra radicale come Andrew Illenko e Yuri Levchenko, eletti nella capitale ucraina. Dopo tutto, l'elettorato nazionalista di estrema destra è ancora qui. Inoltre è cresciuto notevolmente ampliando il voto a diversi partiti di destra. Naturalmente non sono scomparsi i tradizionali sostenitori della sinistra ma, a differenza della direzione del Partito Comunista, non hanno illusioni parlamentari.

Milioni di persone si sono rese conto che la loro partecipazione alle elezioni è assolutamente inutile, perché le elezioni stesse sono organizzate in modo tale che deliberatamente vengono private di qualsiasi rappresentanza e ignorata la loro posizione. I subdoli uomini d'affari non si adattano al ruolo di politici dell'opposizione e se avranno l'opportunità di poter esprimere le proprie opinioni in Parlamento, gli sarà consentito solo in un quadro rigoroso, altrimenti saranno sottoposti sia a pogrom, come è successo con le sedi del Partito Comunista o a persecuzioni penali (come nel caso dell'ancora fedele al governo imprenditore Oksana Kalyetnik, recentemente accusato di sostenere il separatismo).

Il Partito Radicale di O. Lyashko ha ricevuto in modo significativo meno voti del previsto, a causa del suo conflitto con l'oligarca e governatore I.Kolomoiskiy che ha riservato contro il Partito Radicale tutte le sue risorse mediatiche. Tuttavia il fatto che il Partito nazionalista di uno show-man di estrema destra sia in Parlamento, indica il livello di sentimenti e di cultura politica di un numero significativo di elettori patriottici che in parte hanno spostato la loro lealtà dal partito "Svoboda" di O.Tyahnybok, al "Partito Radicale "di O.Lyashko.

Il futuro deputato Sergei Melnychuk, comandante del battaglione "Aidar", una banda armata che è accusata dagli attivisti occidentali per i diritti umani di crimini di guerra e saccheggi, ha dichiarato che la prima cosa che avrebbe fatto in Parlamento è quella di battere Semen Semenchenko, il comandante del battaglione "Donbass". Questo è, di sicuro, solo un esempio e una spavalderia, visto che gli sponsor reali dei vari partiti nazionalisti, ovviamente, costringeranno i criminali, i ladri e gli assassini eletti a cooperare attivamente tra di loro, a beneficio di chi li sponsorizza. Ma le parole di Melnychuk mostrano chiaramente il livello generale di questi politici del nuovo Parlamento - di fatto illegittimo, di fatto un quasi-parlamento - eletto dall'ultra-destra e da una minoranza neo-liberista, in modo da imporre il loro regime a tutta la società.

Boicottaggio delle elezioni: la metà della popolazione del paese ha effettivamente risposto alla violenza politica e militare.


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