Sono trascorsi sei anni da quando un colpo di stato armato, accompagnato da omicidi, torture e abusi contro i dissidenti a Maidan ha preso il potere in Ucraina; inoltre il branco di neonazisti e banditi politici ha commesso un'altra brutale nefandezza: il criminale rogo della Casa dei Sindacati a Odessa il 2 maggio 2014. Lo ha affermato il leader dei comunisti ucraini Petro Symonenko nel giorno del ricordo di coloro che sono morti in quella tragedia.
"Da sei anni, gli assassini restano liberi: sono i criminali che hanno lanciato le Molotov sulla Casa dei sindacati, sparando alle persone che si nascondevano all'interno e pestando quelli che saltavano dalle finestre per sfuggire al fuoco; da sei anni, quelli che hanno profanato i corpi bruciati delle vittime, che le hanno filmate e accompagnate da commenti ignobili, quelli che hanno organizzato e ordinato questo crimine, vivono oggi liberamente e occupano posti di governo", ha affermato Petro Simonenko.
Il leader del Partito Comunista ha dichiarato che questo brutale crimine del regime che governa in Ucraina dal 2014, è paragonabile alle atrocità commesse dall'esercito di occupazione hitleriano e dai nazionalisti ucraini della Schutzmannschaft, che avevano eliminato dalla faccia della terra i villaggi di Chernigov e Koriukovka, massacrando, pestando a morte e bruciando vive settemila persone!
"Durante i sei anni di indagine, nonostante le innegabili prove video e fotografiche dell'implicazione di alcuni individui negli omicidi dei pacifisti di Odessa che si opponevano alla fascistizzazione della loro città e dell'Ucraina, nessuno degli autori è stato assicurato alla giustizia e anzi è stato fatto di tutto per trasformare le vittime della Casa dei sindacati di Odessa in criminali", ha denunciato il leader del KPU.
Petro Simonenko ha anche affermato che questa pratica - la pratica di trasformare le vittime in carnefici - si inserisce pienamente nell'ideologia del regime al potere di oligarchi, nazisti, criminali e "servi di Soros" in Ucraina, secondo l'ideologia dei loro padroni e sostenitori della CIA, dell'FBI, della NATO, del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e di molte altre organizzazioni governative e non governative straniere che stanno attivamente lavorando per distruggere la verità della Storia.
Petro Simonenko ha ricordato che durante tutti questi anni, i comunisti hanno chiesto che i veri criminali, compresi quelli che ricoprono cariche elevate nello stato, siano ritenuti criminalmente responsabili dei loro atti nella misura massima consentita dalla legge.
"Sotto la presidenza di Poroshenko, questo era impossibile, perché queste atrocità sono state commesse dai suoi sgherri. Ma per il secondo anno, la squadra al governo di Zelensky, calpestando le promesse elettorali, sabota qualsiasi indagine sui crimini e le atrocità dei predecessori, permettendo agli assassini di ricoprire la carica di deputato e sedersi nei loro comodi uffici piuttosto che nelle celle di una prigione", ha detto il leader dei comunisti ucraini.
Petro Simonenko ha inoltre ricordato che la posizione del Partito comunista è stata condivisa dal capo della Missione per il monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, la cui dichiarazione è stata pubblicata sul sito ufficiale dell'organizzazione.
"In questo triste e doloroso giorno, chiedo a tutte le persone oneste di onorare la memoria delle 48 vittime innocenti della Casa dei sindacati di Odessa e di unirsi alla richiesta dei comunisti di consegnare alla giustizia tutti i responsabili di questa atrocità: dagli esecutori agli organizzatori e ai sostenitori, indipendentemente dalle loro posizioni ricoperte oggi o in passato", ha fatto appello il leader dei comunisti ucraini, Petro Simonenko.
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